Concetti Chiave
- Dopo la caduta del regno Harsha, l'India settentrionale fu politicamente isolata mentre la presenza araba e turca si consolidava ai suoi confini.
- La prima grande invasione islamica fu guidata dai Turchi di Mahmud, seguita dalla dinastia Ghuridi, che devastò diverse città e portò alla fuga di monaci buddisti.
- I territori conquistati dai Ghuridi divennero il Sultanato di Delhi, che nonostante le lotte interne, resistette alle incursioni mongole e fiorì sotto il sultano Ala-ad-Din.
- L'India meridionale mantenne la civiltà dravidica attraverso numerosi regni regionali, resistendo all'influenza islamica con il regno di Vijayanagar come simbolo della tradizione induista.
- Vijayanagar, famosa per la sua ricchezza e grandezza, iniziò a decadere a metà del XVI secolo a causa di tensioni interne e attacchi musulmani, ma continuò a preservare l'identità culturale induista.
Indice
Invasioni e isolamento politico
Dopo la caduta del regno Harsha, l'India settentrionale precipitò nell'isolamento politico (secoli VIII-X), proprio mentre ai suoi confini si consolidavano la presenza araba e turca.
La prima grande invasione fu a opera dei Turchi di Mahmud (998-1030) che occuparono il Punjab e il bacino dell'Indo. Seguì una seconda invasione, alla fine del secolo XII, a opera della dinastia musulmana dei Ghuridi proveniente dall'Afghanistan, che causò la distruzione di molte città e la fuga dei monaci buddisti verso il Tibet.
Formazione del Sultanato di Delhi
I territori occupati dai Ghuridi (Delhi, Benares, il Bihar, il Bengala) divennero nel secolo XIII indipendenti, dando vita al Sultanato di Delhi (1206-1526). La sua organizzazione però risentiva dei contrasti interni e della forte fiscalità che alimentò forti contrasti sociali. Nonostante queste debolezze, il sultanato riuscì a respingere le scorrerie dei Mongoli e raggiunse un nuovo splendore grazie al sultano Ala-ad-Din, nel 1296.
Conquista e civiltà dravidica
Ridotti gli indù in stato di profonda prostrazione, egli poté dedicarsi alla conquista dell'India meridionale, che presentava caratteri ben diversi, in quanto si era mantenuta in vita la civiltà dravidica.
Nell'India del Sud non si giunse mai alla formazione di un grande regno unitario, né si mirò alla formazione di un impero panindiano: si susseguirono bensì numerosissimi regni regionali, guidati da piccole dinastie locali, che ebbero il merito di mantenere vive le tradizioni del luogo, nonostante il diffondersi dell'influenza islamica.
Impero di Vijayanagar e decadenza
Significative furono le vicende dell'impero di Vijayanagar, situato nell'estremità meridionale della penisola. Il regno si fondava ideologicamente sulla difesa della tradizione induista dalla minaccia musulmana, e politicamente seguiva la tradizione feudale dei regni indiani. Il regno indù era famoso per il numero, la grandezza e la ricchezza delle sue città e, in particoalre, per lo splendore della sua capitale, Vijayanagar appunto, che colpì profondamente i Portoghesi.
Intorno alla metà del secolo XVI l'impero cominciò la sua decadenza, a causa dell'atteggiamento anarchico dei principi vassalli e edlla crescente ostilità dei musulmani del Nord, che nel 1565 lo saccheggiarono e lo impoverirono. Nonostante ciò Vijayanagar sopravvisse, sia pure con ridotta importanza politica, mantenendo la sua funzione di protezione della identità culturale induista.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali invasioni islamiche in India settentrionale?
- Quali furono le caratteristiche del Sultanato di Delhi?
- Qual era l'importanza dell'impero di Vijayanagar nell'India meridionale?
Le principali invasioni furono quella dei Turchi di Mahmud (998-1030) che occuparono il Punjab e il bacino dell'Indo, e quella della dinastia musulmana dei Ghuridi alla fine del secolo XII, che distrusse molte città e causò la fuga dei monaci buddisti verso il Tibet.
Il Sultanato di Delhi (1206-1526) divenne indipendente nel XIII secolo, ma soffriva di contrasti interni e forte fiscalità. Nonostante ciò, riuscì a respingere i Mongoli e raggiunse un nuovo splendore sotto il sultano Ala-ad-Din nel 1296.
L'impero di Vijayanagar difendeva la tradizione induista dalla minaccia musulmana e seguiva la tradizione feudale. Era famoso per la grandezza e la ricchezza delle sue città, in particolare la capitale Vijayanagar, e mantenne viva l'identità culturale induista nonostante le difficoltà.