Concetti Chiave
- La letteratura medievale italiana nasce dalla borghesia, con un contesto politico diviso tra il Regno Romano Carolingio a nord, il potere papale al centro e Federico II a sud.
- Dal 1000 d.C., l'aumento della popolazione e il ripopolamento delle città portano alla ripresa del commercio e alla diversificazione delle professioni, come mercanti e artigiani.
- I comuni emergono come nuove realtà politico-sociali con consoli e assemblee che governano, e la borghesia si organizza in corporazioni per tutelare i propri interessi.
- Le prime scuole cittadine ampliano l'istruzione oltre la teologia, includendo matematica, filosofia e giurisprudenza, con l'intellettuale laico che si affianca a chierici e giullari.
- A Firenze, si evidenziano i conflitti tra Guelfi, sostenitori del papa, e Ghibellini, sostenitori dell'imperatore, con i Guelfi ulteriormente divisi in Bianchi e Neri.
Indice
Origini della letteratura italiana
La letteratura nasce precisamente dalla classe sociale della borghesia, dall'anno 1000 in poi l'Italia da un punto di vista politico-territoriale: al nord è in mano al Regno Romano Carolingio e al sud è uno stato centrato da Federico II mentre al centro si trova il potere del papa.
Sviluppo dei comuni italiani
Dall'anno 1000 la popolazione aumenta e le città dunque si ripopolarono e quindi cominciano a riprendere i commerci e il mercato. C'è di conseguenza una differenziazione nel mondo del lavoro che portò alla rinascita di professioni come quella del mercante oppure dell'artigiano. Questo porta alla nascita di una nuova realtà politico-sociale: i comuni, che si può definire come una realtà istatalizzata con delle norme rispettate dalla popolazione e la nascita dei consoli che hanno il compito di far rispettare le regole, i consoli vanno da un minimo da due ad un massimo di venti in base alla grandezza del comune e governavano insieme a delle assemblee che diventarono il centro vero e proprio dei comuni.
Evoluzione delle classi sociali
La classe che era maggiormente si distingue è quella della borghesia, la quale si riconosce sempre di più con i propri valori e quindi danno vita a delle associazioni di arte oppure corporazioni e associazioni di mestiere per tutelate i loro interessi nella professione che praticano.
Istruzione e intellettuali nel Medioevo
Nei comuni nascono le prime scuole cittadine frequentate dai giovani delle classi sociali per arte e corporazione e l'istruzione si amplia non solamente alla teologia ma anche alla matematica, filosofia e giurisprudenza. Nel basso Medioevo cambia anche la figura dell'intellettuale prima era l'uomo di chiesa accanto ai chierici e ai giullari in questo periodo si aggiunge l'uomo laico.
Conflitti tra guelfi e ghibellini
Si distinguono i comuni della Toscana con uno sviluppo politico-sociale importante, emerge in questo contesto in particolare il comune di Firenze che porta alla ricchezza il popolo definito grasso quindi di banchieri e di mercanti. Proprio qui si distinguono:
• Guelfi, sostenitori del papa e quindi sempre del popolo grasso e non del popolo invece minuto
• Ghibellini, sostenitori dell'imperatore e quindi dell'aristocrazia
Finché Federico II rimane in Italia, i ghibellini hanno la meglio, poi con la sua morte e la sua conseguente sconfitta del figlio nella città toscana di Firenze si impone la parte dei guelfi. I guelfi a loro volta potevano essere suddivisi in due categorie:
• Bianchi, i quali appoggiano un tipo di politica aggressiva negli altri comuni per espandersi
• Neri, i quali proponevano invece un atteggiamento decisamente più cauto, favorevoli al rafforzamento di costumi tradizionali
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della letteratura nel Medioevo italiano?
- Quali sono le principali differenze politiche e sociali tra nord, centro e sud Italia nel Medioevo?
- Come si sviluppano i comuni nel Medioevo italiano?
- Quali sono le differenze tra Guelfi e Ghibellini a Firenze?
La letteratura nel Medioevo italiano nasce dalla classe sociale della borghesia, che emerge con l'aumento della popolazione e la ripresa dei commerci e del mercato.
Al nord, il potere è in mano al Regno Romano Carolingio, al sud è centrato su Federico II, mentre al centro domina il potere del papa.
I comuni emergono come realtà politico-sociali istatalizzate con norme rispettate dalla popolazione, governate da consoli e assemblee, e diventano centri di sviluppo economico e culturale.
I Guelfi sostengono il papa e il popolo grasso, mentre i Ghibellini sostengono l'imperatore e l'aristocrazia. I Guelfi si dividono ulteriormente in Bianchi, con una politica aggressiva, e Neri, favorevoli a costumi tradizionali.