Concetti Chiave
- L'Impero Romano d'Oriente sopravvisse grazie alla sua capitale, Costantinopoli, progettata secondo l'urbanistica romana e caratterizzata da un complesso monumentale imperiale.
- L'imperatore d'Oriente deteneva un potere assoluto, proclamandosi difensore dello stato romano e protettore della religione cristiana, con un'autorità derivante direttamente da Dio, unendo politica e religione nel cesaropapismo.
- La vivace vita cittadina e il commercio estero dell'Impero d'Oriente permisero il reclutamento di eserciti efficienti e il mantenimento di una struttura burocratica di stato tardoantico.
- L'assenza di invasioni dopo la sconfitta degli Unni contribuì alla stabilità dell'Impero, che mantenne tribunali, leggi, poste pubbliche e scuole, preservando la cultura classica.
- Bisanzio si distingueva per le sue finanze solide, economia monetaria, diplomazia abile, superiorità tecnologica e predominanza di popolazione di lingua greca, differenziandosi dai regni romano-barbarici.
Indice
La sopravvivenza di Costantinopoli
Mentre l’impero d’Occidente era in difficoltà, l’Impero d’Oriente riuscì a sopravvivere arroccato intorno alla sua capitale, Costantinopoli. La città era stata progettata dagli architetti di Costantino secondo i moduli tipici dell’urbanistica romana e quindi presentava un aspetto monumentale.
Il potere dell'imperatore d'Oriente
Il cuore della città era costituito da un grande complesso monumentale che ruotava attorno al sacro palazzo, la residenza imperiale circondata da mura inaccessibili, raccoglieva una corte fastosa di funzionari, di ufficiali e di dignitari. Ogni stanza aveva un ruolo caratteristico. L’imperatore d’Oriente riuscì a conservare saldamente il controllo sullo stato. Il suo potere era assoluto infatti si proclamava difensore dello stato romano e nello stesso tempo protettore della religione cristiana, il suo potere promanava direttamente da Dio e quindi la sua persona era sacra. L’imperatore poteva quindi intervenire nelle questioni religiose. A Costantinopoli, dunque, autorità politica e autorità religiosa erano strettamente collegate nella figura dell’imperatore, questo tipo di rapporto tra sfera civile e religiosa è noto con il nome di cesaropapismo.
Le ragioni della sopravvivenza
Le ragioni della sopravvivenza dell’Impero d’Oriente sono numerose: si era conservata la vita cittadina, alimentata da un vivace commercio estero. Questa prosperità consentì al governo imperiale di reclutare eserciti efficienti per la propria difesa e di tenere in piedi una struttura burocratica che mantenne le forme dello stato romano tardoantico. Con la sconfitta degli Unni Gli imperatori di Oriente erano riusciti a liberarsi di una pericolosa minaccia e per alcuni secoli non furono colpiti da invasioni.
La superiorità dell'impero bizantino
L’Impero d’Oriente riuscì a conservare ciò che l’Occidente andava perdendo: rimase cioè uno Stato, e anzi l’unico stato organizzato in un modo che altrove non esisteva più. Solo nell’impero bizantino c’erano ancora Tribunali, leggi, poste pubbliche e scuole dove si leggevano gli autori classici. Bisanzio possedeva solide Finanze, un'economia monetaria, una diplomazia abile e scaltra, una superiorità tecnologica che si manifestava nelle capacità di costruire fortificazioni, acquedotti, navi e armi. L’Impero d’Oriente era assai diverso dai regni romano barbarici ed inoltre era popolato per la massima parte da genti di lingua greca.
Domande da interrogazione
- Quali erano le caratteristiche principali della città di Costantinopoli nell'Impero d'Oriente?
- In che modo l'imperatore d'Oriente esercitava il suo potere?
- Quali fattori hanno contribuito alla sopravvivenza dell'Impero d'Oriente?
Costantinopoli era progettata secondo i moduli dell'urbanistica romana, con un aspetto monumentale. Il cuore della città era un complesso monumentale attorno al sacro palazzo, residenza imperiale circondata da mura inaccessibili, con una corte di funzionari e dignitari.
L'imperatore d'Oriente aveva un potere assoluto, proclamandosi difensore dello stato romano e protettore della religione cristiana. Il suo potere derivava direttamente da Dio, permettendogli di intervenire nelle questioni religiose, unendo autorità politica e religiosa in un sistema noto come cesaropapismo.
La sopravvivenza dell'Impero d'Oriente fu dovuta a una vivace vita cittadina e commercio estero, che permisero di mantenere un esercito efficiente e una struttura burocratica. Inoltre, l'Impero aveva solide finanze, un'economia monetaria, una diplomazia abile, superiorità tecnologica e non subì invasioni per secoli.