Concetti Chiave
- Dopo la battaglia di Bouvines del 1214, Ottone IV perse il potere, che passò a Federico II.
- Federico II rafforzò il suo dominio in Italia, stabilendo la corte a Palermo e promuovendo la cultura.
- La scuola siciliana fiorì sotto Federico II, contribuendo allo sviluppo della poesia in volgare italiano.
- Con le Costituzioni di Melfi del 1231, Federico II centralizzò il potere in Sicilia e nell'Italia meridionale.
- In Germania, Federico II concesse autonomia ai signori locali, perdendo così il controllo imperiale.
La disfatta di Ottone IV
Dopo la disfatta del 1214, la battagli di Bouvines, Ottone IV di Brunswick (Argentan, 1175 – Harzburg, 19 maggio 1218), alleato di Giovanni Senza Terra (in inglese John Lackland, in francese antico Johan sanz Terre), non fu più in grado di conservare il potere, che passò a Federico II, che divenne signore anche del regno di Sicilia.
Federico II e la scuola siciliana
Federico dedicò le proprie energie a rafforzare la sua posizione di sovrano italiano. Dopo aver fissato la propria corte a Palermo, la trasformò in un grande centro culturale. Nacque così la scuola siciliana, un gruppo di poeti che componevano poesie in volgare italiano.
Le Costituzioni di Melfi
Nel 1231, con le Costituzioni di Melfi, Federico II tolse ai grandi signori della Sicilia e dell'Italia del Sud ogni potere in campo giudiziario e militare. In Germania, invece, l'imperatore si rese conto dell'impossibilità di imporre a tutti i signori la propria autorità; pertanto, decise di rinunciare definitivamente a quei medesimi diritti del re che egli si sforzava di recuperare e difendere in Italia. Con la Costituzione in favore dei principi del 1231, Federico II concesse ai grandi signori tedeschi una grande autonomia in tutti i campi; quindi, dal 1231, l'autorità dell'imperatore in Germania divenne priva di ogni significato.