Concetti Chiave
- Nel mondo feudale, la società era divisa tra uomini liberi, che includevano artigiani, contadini, vassalli e clero, e servi legati ereditarietà alla terra.
- Il clero si suddivideva in basso clero, spesso poco istruito, e vescovi potenti, che ricevevano donazioni e investiture dal sovrano, indicando la subordinazione della Chiesa all'Impero.
- I cavalieri, spesso figli cadetti dei nobili, seguivano un percorso di formazione che iniziava da paggio e culminava in una cerimonia di investitura a cavaliere.
- Con la Costitutio de Feudis del 1037, i feudi divennero ereditari, permettendo il passaggio al figlio maggiore e indirizzando i cadetti verso la carriera cavalleresca.
- Il potere economico delle cariche ecclesiastiche portò a pratiche come la simonia e il concubinato, contribuendo al degrado del clero e alla necessità di riforme religiose.
Indice
Le classi sociali nel mondo feudale
Nel mondo feudale si distinguono due grandi categorie di persone: gli uomini liberi e i servi. Gli uomini liberi potevano essere di varia condizione: artigiani, contadini, vassalli di vario grado, clero. Il clero si distingueva in basso clero, costituito dai parroci di campagna e i vescovi dei grandi monasteri. I parroci non erano istruiti e spesso non rispettavano la regola del celibato, mentre i vescovi erano considerati dei veri e propri signori feudali per le ricche donazioni che ricevevano sotto forma di beneficio. I vescovi ricevevano l'investitura da parte del sovrano durante una cerimonia religiosa, questo stava ad indicare la subordinazione della Chiesa rispetto all'Impero. La loro condizione, per quanto riguarda i servi, era ereditaria ed il loro legame con la terra era strettissimo, al punto che essi venivano venduti insieme alla terra o alla fattoria.
Il ruolo dei cavalieri e la cavalleria
Una classe a parte era costituita dai cavalieri, figli cadetti dei nobili feudatari. Inizialmente i feudi non erano ereditari, ma successivamente con la costitutio dei feudis nel 1037 che fu sancita l'eridatarietà dei feudi anche minori. Fu così che i feudi venivano concessi dal padre al figlio maggiore, mentre gli altri figli, i cadetti, intraprendevano la carriera di cavalieri. I cadetti iniziavano la loro carriera come paggio, successivamente a quattordici anni diventavano scudiero, fino a che con una solenne cerimonia religiosa si diventava cavalieri. Bisogna riconoscere alla cavalleria un fine umanitario, volto alla difesa degli umili, delle donne e degli oppressi, a difesa della fede cristiana.
Il clero e la corruzione ecclesiastica
Ii vescovi e il clero in generale ricoprivano posizioni di grande importanza all'interno del sistema feudale. Di conseguenza si verificò una corsa alle cariche ecclesiastiche, non per il loro valore religioso, ma per il potere economico che ne derivava. Infatti si diffuse a partire da quel periodo la pratica della simonia (acquisto di cariche religiose) e del concubinato (convivenza con una donna al di fuori del matrimonio). Questa situazione di degrado generale del clero non fece nascere l'esigenza di una riforma religiosa.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali categorie sociali nel mondo feudale?
- Qual era il ruolo dei vescovi nel sistema feudale?
- Come si sviluppava la carriera dei cavalieri nel sistema feudale?
Nel mondo feudale si distinguevano principalmente due categorie: gli uomini liberi, che includevano artigiani, contadini, vassalli e clero, e i servi, la cui condizione era ereditaria e strettamente legata alla terra.
I vescovi erano considerati signori feudali per le ricche donazioni ricevute e ricevevano l'investitura dal sovrano, indicando la subordinazione della Chiesa all'Impero. Ricoprivano posizioni di grande importanza e potere economico.
I cavalieri, spesso figli cadetti dei nobili, iniziavano come paggi, diventavano scudieri a quattordici anni e infine cavalieri attraverso una cerimonia religiosa. La cavalleria aveva un fine umanitario, difendendo gli umili e la fede cristiana.
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