Crisi del '300: declino economico, sociale e ambientale

Crisi agricola e demografica

Il ‘300 fu un periodo nel quale si vide una grande involuzione della società, infatti furono tanti gli avvenimenti catastrofici che portarono ad una grande crisi generale:

le terre coltivabili divennero marginali e poco fertili, quindi l’agricoltura subì una fortissima crisi dato che mancavano anche nuove ed efficaci tecniche

il rapporto popolazione-cibo era sproporzionato infatti la popolazione cresceva più di quanto sostentamento era disponibile per mantenerla. Quindi ciò portò a gravi carestie

Declino dell'artigianato e manifattura

l’artigianato e l’attività manifatturiera ebbero una grande crisi, ma anche la produzione tessile che era a corto di materie prime. La popolazione iniziò a diminuire, quindi le richieste di prodotti erano di meno e i costi della manodopera erano sempre più alti

Fallimento bancario e impatto economico

di grande impatto fu anche il fallimento bancario. Infatti i banchi dei Bardi e dei Peruzzi subirono una grande crisi dati i mancati pagamenti dei prestiti da parte dei re d’Inghilterra e dal comune di Firenze e l’improvvisa richiesta di prestito di Napoli che li portò alla bancarotta. Ciò influì molto sulla popolazione del periodo perché l’economia si stava allargando e i finanziamenti delle banche molte volte erano cruciali per il buon andamento di una società. Un esempio può essere la compagnia di Ventura la quale chiedeva i prestiti alla banca per poter navigare, successivamente guadagnava e poi ripagava il debito, ma senza il prestito iniziale non poteva fare il suo lavoro.

Cambiamenti climatici e conseguenze

il clima peggiorò, infatti gli inverni divennero più lunghi e freddi. Ciò portò ad una grande riduzione dei raccolti che porto al successivo incremento delle carestie. Per mancanza di foraggio il bestiame morì.

scoppiò la

scoppiarono diverse epidemie