Concetti Chiave
- L'epidemia della "Morte Nera" provoca una drastica diminuzione della domanda di merci, portando a un brusco calo dei prezzi in tutta Europa.
- L'abbondanza improvvisa di beni e proprietà immobiliari porta a fenomeni di appropriazione da parte delle classi meno abbienti.
- Dopo un periodo iniziale di riduzione dei prezzi, si assiste a un loro rialzo e stabilizzazione, nonostante la continua disorganizzazione produttiva.
- La persistenza di penurie alimentari contribuisce al rialzo dei prezzi in diverse regioni europee tra il 1351 e il 1353.
- Il declino della popolazione continua nel XIV secolo a causa di una crisi economico-sociale, con alti tassi di mortalità e bassi tassi di natalità.
La « Morte Nera » esercita anche effetti profondi sull’insieme dell’economia europea. Nei mesi immediatamente successivi alla scomparsa dell’epidemia la tendenza alla diminuzione del prezzo di alcune merci, già esistente da più di vent’anni, si generalizza e si accentua bruscamente. La ragione di ciò è evidente: l’improvvisa morte di circa venti milioni di persone sconvolge l’economia, determinando una fortissima caduta della domanda di merci e rendendo perciò le merci stesse improvvisamente abbondanti rispetto ai loro compratori, in modo tale che i loro prezzi non possono che scendere rapidamente.
Conseguenze sociali e demografiche
Anche gli strumenti di produzione e i beni immobili diventano improvvisamente abbondanti. Così si vedono famiglie povere che vanno ad occupare ricche dimore rimaste vuote per la morte di tutti i loro abitanti e dei loro parenti, e contadini che si appropriano di arnesi e bestiame di fattorie spopolate dalla peste, che nessuno pensa più a rivendicare. Questa situazione ha una durata piuttosto breve. Subito dopo, infatti, la diminuzione dei prezzi ha termine, e si ha dapprima un loro rialzo, che li riporta press’a poco ai livelli precedenti alla peste, e poi una loro relativa stabilità per un quarto di secolo. La disorganizzazione della produzione è tale che già nel 1350 è segnalata una penuria di generi alimentari in varie regioni della Francia meridionale, e che tra il 1351 e il 1353 si susseguono analoghe situazioni di penuria in diverse aree d’Europa, contribuendo al rialzo dei prezzi. L’arresto della discesa dei prezzi non significa un arresto della discesa della popolazione. Il calo demografico continua, ed anzi si accentua per tutta la seconda metà del XIV secolo. Esso è un effetto non delle grandi epidemie del secolo ma del permanere di una generale crisi economico-sociale, che fa continuare a morire di fame, di stenti e di guerre gli strati inferiori delle popolazioni, togliendo loro accettabili prospettive di vita, e quindi facendo rapidamente affievolire anche ogni incremento della natalità.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli effetti economici immediati della « Morte Nera » sull'Europa?
- Come ha influenzato la « Morte Nera » la disponibilità di beni immobili e strumenti di produzione?
- Qual è stata la situazione economica e demografica in Europa dopo la fine dell'epidemia?
L'improvvisa morte di circa venti milioni di persone ha causato una forte caduta della domanda di merci, rendendole abbondanti rispetto ai compratori e portando a una rapida diminuzione dei prezzi.
Gli strumenti di produzione e i beni immobili sono diventati improvvisamente abbondanti, permettendo a famiglie povere di occupare dimore ricche e a contadini di appropriarsi di arnesi e bestiame di fattorie spopolate.
Dopo un iniziale calo dei prezzi, si è verificato un rialzo e una stabilità relativa per un quarto di secolo. Tuttavia, la popolazione ha continuato a diminuire a causa di una crisi economico-sociale persistente, che ha portato a fame, stenti e guerre.