Concetti Chiave
- Nel XII secolo, le biblioteche nascono come semplici armadi nei monasteri, contenendo pochi libri.
- L'abbazia di Montecassino vantava una grande biblioteca con circa settanta titoli.
- Le raccolte si ampliarono nel tempo grazie ad acquisti e riproduzioni di libri presi in prestito.
- I monasteri conservavano libri fondamentali come la bibbia, il messale e opere dei Padri della chiesa.
- I libri erano scritti su pergamena e la scrittura minuscola carolina facilitava la lettura.
Indice
Le prime biblioteche medievali
Nel XII secolo nascono anche le prime biblioteche. Si tratta di un avvenimento molto curioso perché non si tratta di un edificio, ma un armadio poiché i libri che i monasteri custodivano erano per noi molto pochi. L’abbazia di Montecassino che vantava una grande biblioteca, aveva non più di settanta titoli.
Espansione delle raccolte librarie
Con il passare del tempo le raccolte librarie si ampliano sempre di più grazie ad acquisti e riproduzioni di libri avuti in prestito. In tutte le biblioteche vi erano alcuni libri ritenuti fondamentali come la bibbia, il messale, l’antifonario e il salterio. Tra i Padri della chiesa venivano collezionati Ambrogio, Girolamo, Agostino e Gregorio.
Il costo e la produzione dei libri
In epoca medievale il concetto di biblioteca non è conosciuto poiché non esisteva il concetto di prendere in prestito i libri. I libri costavano moltissimo e uscivano dal monastero appena per essere copiati. In questo secolo i libri sono in pergamena, essendosi perduto l’uso del papiro in epoca altomedioevale. La pergamena era fornita ai monasteri dai greggi che possedevano. Per quanto riguarda la scrittura, dall’Irlanda si diffuse un modo particolare di scrivere con lettere minuscole più semplici da tracciare e da leggere che evolvono nella minuscola carolina, una scrittura a lettere minuscole perfette da sembrare stampate che ha il pregio di leggersi chiaramente.