Concetti Chiave
- Nel XIV secolo, l'Europa affrontò una crisi agricola dovuta a terreni meno fertili e condizioni climatiche avverse.
- Tra il 1310 e il 1350, cattivi raccolti causarono un arresto della crescita demografica e gravi carestie.
- Dal 1347 al 1351, un'epidemia di peste si diffuse rapidamente in tutta Europa, partendo dall'Italia.
- La peste colpì duramente soprattutto i poveri e malnutriti, vivendo in condizioni igieniche precarie.
- La diffusione della peste fu vista da alcuni come una punizione divina per i peccati dell'umanità.
Crisi economica e climatica
A partire dal secolo XI, l'occidente aveva vissuto un periodo di forte espansione economica. All'affacciarsi del XIV secolo, il rapporto uomo ambiente andò in crisi: i terreni meno fertili diminuirono la produzione agricola. Vi furono inoltre un generale peggioramento climatico: la temperatura media si abbassò, aumentarono il freddo, l'umidità e gli alluvioni. Tra il 1310 e il 1350 una serie di cattivi raccolti in numerose regioni d'Europa provocò un arresto della crescita demografica. I rendimenti agricoli diminuirono progressivamente. Quest'insieme di fattori concominanti, nei primi anni del secolo XIV, provocò gravi carestie.
Diffusione della peste
Tra il 1347 e il 1351 una forte epidemia di peste si diffuse tra la popolazione europea. Il contagio fu immediato: dall'Italia si propagò in Francia,nei Paesi Bassi e in pochi mesi in Inghilterra. Nessun paese europeo fu risparmiato dalla pestilenza, che durò per un lungo periodo e provocò moltissime vittime.
Conseguenze sociali e credenze
Il contagio si diffonde e a tal proposito le cronache raccontano che sulla pelle di molti malati comparivano i bubboni e si formano la pieghe. La peste colpiva chiunque anche se le vittime più frequenti erano i poveri, i mal nutriti e costretti a vivere in condizioni igieniche precarie.Si pensò pure che la diffusione dell'epidemia fosse una punizione divina per i peccati commessi dall'umanità.