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Mussolini intanto era entrato in Parlamento e puntava di voler arrivare con forza al governo del
paese e proprio il 26 ottobre del 1922 indice la marcia su Roma.
Intanto Facta si preparò a resistere presentando al sovrano il decreto che proclamava lo stato
d'assedio a Vittorio Emanuele III, rifiutandosi di firmare invitò Mussolini a creare un nuovo
Governo compiendo così un vero colpo di Stato.
Mussolini creò immediatamente un governo di coalizione creando il Gran consiglio del Fascismo,
che aveva una funzione maggiore del Parlamento e in un primo momento concesse anche una
discreta libertà,ma in realtà continuavano le azioni illegali Creò anche una milizia di volontari per la
sicurezza nazionale.
In ogni caso i deputati erano ancora un numero esiguo e Mussolini indi delle nuove elezioni,
truccandole vinse ottenendo il 65% dei voti.
Ad accorgersi dell'imbroglio fu Matteotti il quale venne assassinato, l'opposizione abbandonò la
camera e decide di non partecipare alla vita politica finché non avesse destituito Mussolini ma,
questo non avvenne per vari motivi perché l'opposizione era frammentata e il fascismo godeva
dell'appoggio della monarchi, questa opposizione venne chiamata secessione dell'Aventino.
Dopo poco tempo Mussolini istituì la dittatura varando severe restrizioni tra cui la libertà di stampa
e di riunione.
Il consolidamento del regime avviene con le leggi fascistissime ispirate da Alfredo Rocco.
Oltre al varare delle leggi aumentò i poteri dei prefetti,egli diveniva Segretario di Stato responsabile
solo di fronte al re,istaurò una nuova riforma elettorale con un’ unica lista quella del Gran consiglio
del fascismo, ripristinò la pena di morte e il confino.
Per accrescere il suo consenso attuò una martellante propaganda attuata attraverso la radio, i
cinema, i giornali curando cosi il culto della propria immagine e per questo motivo si fece chiamare
duce che vuol dire condottiero.
Ebbe un controllo totale sulla società attuando anche riforme scolastiche tra cui la creazione
dell'Opera nazionale Ballila e dei Gruppi universitari fascisti.
Nonostante questa assillante propaganda c'erano ancora degli oppositori tra questi Luigi
Sturzo,Filippo Turati e Benedetto Croce.
Gli oppositori attuarono anche un attentato contro la vita di Mussolini a Bologna causata un giovane
studente Anteo Zamboni immediatamente ucciso.