Concetti Chiave
- La seconda rivoluzione industriale, iniziata nel 1870, fu caratterizzata dall'uso di nuove fonti energetiche come petrolio ed elettricità e dall'introduzione della catena di montaggio.
- Creò un intreccio tra scienza, tecnica e industria, generando fiducia nel progresso tecnologico e un’espansione nei settori siderurgico, meccanico e chimico.
- Portò all'età dell'imperialismo, con paesi come l'Italia che si rivolsero all'Africa per le sue risorse minerarie, influenzando la geopolitica globale.
- Nacquero le società per azioni (S.P.A.) e le borse, come quelle di Londra e Wall Street, per finanziare le nuove industrie attraverso il capitale privato.
- In Italia, la rivoluzione industriale interessò principalmente il nord, mentre il sud rimase agricolo; furono introdotte le prime leggi antitrust per regolare i monopoli.
Indice
L'inizio della seconda rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industriale è quella fase di industrializzazione che iniziò nel 1870 e fu contraddistinta dall'uso di nuove fonti energetiche come il petrolio e l'elettricità. Migliorò il modo di produrre grazie all'introduzione della catena di montaggio.
Essa fu resa possibile grazie all'intreccio tra scienza (formula leggi su cosa deve essere costruito), tecnica (le mette in atto) e industria (le produce in grande quantità) generando così una grande fiducia che prese il nome di positivismo. Le innovazioni si estesero soprattutto nelle industrie siderurgiche, meccaniche e chimiche perciò si può dire che il settore secondario ebbe una svolta.
L'espansione dell'imperialismo
Durante questo periodo si necessitava di materie prime perciò iniziò l'età dell'imperialismo con Depretis che guidava l'Italia. (vedi appunto precedente per sinistra storica e Depretis). Principalmente l'Italia e gli altri paesi puntavano soprattutto all'Africa infatti dopo pochi decenni non restò neanche uno stato indipendente. Questo perché essa era piena di risorse minerarie.
La nascita delle società per azioni
Per costruire e portare avanti le fabbriche si necessitava di un capitale, ma dove prendere questi soldi? si crearono le cosi dette S.P.A. ovvero società per azioni in cui degli imprenditori che volevano finanziare le aziende davano delle quote chiamate azioni. E così nacquero le borse tra cui le più famose furono quelle di Londra e di Wall Street, a New York.
L'intervento dello stato e i trust
Anche lo stato contribuì:
agevolò l'iniziativa privata;
favorì il libero commercio;
costruì più infrastrutture;
investì nell'istruzione.
si affermarono,però, delle cosi dette ''trust'' ovvero concentrazioni industriali (oligopoli e monopoli) che furono poi ostacolate dallo Stato mediante delle leggi antitrust. in Italia, però, la seconda rivoluzione industriale toccò solo la parte settentrionale dell'Italia mentre il sud dipendeva ancora dall'agricoltura.
Le innovazioni di Taylor e Ford
Frederick Winslow Taylor inventò la prima catena di montaggio mai esistita che facilitava il lavoro di moltissimi operai. Fu subito usata nell'industria automobilistica di Henry Ford (la Ford: prima macchina).
Differenze tra le due rivoluzioni industriali
Ora diamo un'occhiata alle differenze tra la I e II rivoluzione industriale:
dal carbone all'elettricità;
dalle case in cemento a quelle in cemento armato;
dalle industrie tessili a quelle meccaniche e siderurgiche;
scoperta del petrolio nel 1856 ca. che portò all'auto e agli aerei;
da Alessandro Volta ad Edison, Tesla;
dal successo della Gran Bretagna agli Usa e tutta l'Europa;
si passò al ferro più duttile
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Domande da interrogazione
- Quali furono le principali innovazioni della seconda rivoluzione industriale?
- Come influenzò l'Italia la seconda rivoluzione industriale?
- Quali furono le differenze principali tra la prima e la seconda rivoluzione industriale?
La seconda rivoluzione industriale fu caratterizzata dall'uso di nuove fonti energetiche come il petrolio e l'elettricità, e dall'introduzione della catena di montaggio, che migliorò il modo di produrre. Le innovazioni si estesero soprattutto nelle industrie siderurgiche, meccaniche e chimiche.
In Italia, la seconda rivoluzione industriale toccò principalmente la parte settentrionale, mentre il sud rimase dipendente dall'agricoltura. Durante questo periodo, l'Italia, guidata da Depretis, partecipò all'età dell'imperialismo, puntando soprattutto all'Africa per le sue risorse minerarie.
Le differenze principali tra la prima e la seconda rivoluzione industriale includono il passaggio dal carbone all'elettricità, dalle case in cemento a quelle in cemento armato, dalle industrie tessili a quelle meccaniche e siderurgiche, e l'uso del petrolio che portò allo sviluppo di auto e aerei.