Concetti Chiave
- La produzione tessile, soprattutto di panni di lana, e la metallurgia, con Milano come centro di eccellenza, furono fondamentali per lo sviluppo delle città europee.
- Le fere, mercati periodici esenti da dazi, si svilupparono dall'XI secolo, favorendo l'incontro tra mercanti e l'espansione delle città medievali.
- Le città italiane, grazie ai porti che ricevevano cotone e spezie, diventarono centri di scambio con le regioni europee, incanalando merci verso il centro-nord Europa.
- Le Fiandre, con città come Bruges e Gand, divennero poli cruciali per i commerci grazie alla loro posizione strategica tra il Mediterraneo e il nord Europa.
- La Lega anseatica, dominata da Lubecca, nacque nel XII secolo per proteggere interessi commerciali comuni, connettendo città tedesche e baltiche.
Indice
L'espansione dell'industria tessile
L’attività manifatturiera che diede il maggiore impulso allo sviluppo delle città fu quella tessile, in particolare la produzione di panni di lana, che si estese da alcune zone del centro Europa (Francia del nord e Fiandre, corrispondenti all’odierno Belgio) all’Italia (Milano e Firenze).
Importanti dal XII secolo divennero anche le produzioni metallurgiche specializzate, come quella delle armi, in cui Milano eccelleva. L’Italia centrale fu inoltre l’area dove si svilupparono alcuni dei massimi centri fnanziari europei (Firenze, Siena), con la nascita delle banche, di cui torneremo a parlare.L'importanza delle fiere medievali
Se le città erano il luogo di appuntamento privilegiato per tutti coloro che avessero prodotti da comperare e vendere, caratteristici luoghi di scambio – dai quali, come abbiamo già ricordato, alcune città presero origine – erano anche le fere (dal latino feriae, giorni festivi), che si tenevano dapprima in occasione di festività religiose, poi a cadenza più frequente e stabile. Alcune risultano attive già in età altomedievale, ma è dall’XI secolo che data il loro grande sviluppo. Di solito chi deteneva la signoria del luogo concedeva l’esenzione dai dazi e dalle gabelle nei giorni di fera, cosa che consentiva di tenere i prezzi più bassi e di attrarre un pubblico più numeroso, contribuendo ad accrescere la notorietà della fera e gli introiti di chi vi operava. C’erano fere più note e ricercate di altre, che attiravano mercanti da tutta Europa. Per due secoli, a partire dal XII, le più famose furono le fere che si tenevano nella regione francese dello Champagne (a Troyes, Provins, Lagny-sur-Marne, Barsur- Aube), che, per la sua collocazione geografca, favoriva i contatti fra i mercanti nordici e quelli mediterranei.
Commercio marittimo e vie terrestri
Le navi che attraccavano nei porti italiani vi scaricavano il cotone siriano e le spezie delle Indie, per ripartire con le stive piene dei panni di lana o dei fustagni prodotti nella penisola e di merci arrivate via terra da altre regioni europee. Il traffco di merci approdato in Italia si intrecciava e si incanalava verso la pianura padana, che costituiva un grande bacino collettore attraversato da vie terrestri e da corsi d’acqua navigabili, lungo i quali transitavano le merci verso i mercati dell’Europa centro-settentrionale, nell’uno e nell’altro senso. Le città italiane si giovarono quindi dello sviluppo dei commerci mediterranei, ma anche il centro-nord Europa e le sue città conobbero un notevole sviluppo commerciale. Poli di grande importanza divennero le città che si trovavano sulle coste del mare del Nord e del Baltico, o lungo il corso dei grandi fumi navigabili (come l’Elba, l’Oder, la Vistola) che collegavano le regioni costiere con l’interno. Le città più importanti in quest’area erano Bruges, Ypres, Gand, Lovanio, Arras, nelle Fiandre, in area tedesca Colonia, Amburgo e Lubecca, fondata nel 1158 in seguito alle cosiddette “crociate del nord”, come molte altre in quest’area.
La nascita della Lega anseatica
Nel XII secolo le città commerciali tedesche costituirono delle leghe commerciali (Hanse) per difendere i propri interessi economici comuni; da qui prese origine la Lega anseatica, un’associazione che arrivò a contare decine di città e fu dominata da Lubecca, che per lungo tempo controllò i commerci, le aree di pesca e i traffici soprattutto fra il Baltico e le regioni russe.
Domande da interrogazione
- Quali furono le produzioni manifatturiere che diedero impulso allo sviluppo delle città?
- Quali furono le città italiane che si svilupparono come centri finanziari?
- Cosa erano le fere e quando iniziarono a svilupparsi?
- Quali erano le merci che venivano scaricate nei porti italiani?
- Quali furono le città più importanti nella regione del mare del Nord e del Baltico?
La produzione di panni di lana e la produzione di armi.
Firenze e Siena.
Le fere erano luoghi di scambio e iniziarono a svilupparsi dall'XI secolo.
Il cotone siriano e le spezie delle Indie.
Bruges, Ypres, Gand, Lovanio, Colonia, Amburgo e Lubecca.