Concetti Chiave
- L'omicidio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo nel 1914 scatenò l'indignazione a Vienna e portò all'ultimatum dell'Austria alla Serbia, innescando la Prima Guerra Mondiale.
- La Germania pianificò una rapida guerra di movimento contro la Francia e la Russia, ma fu fermata nella battaglia della Marna, trasformando il conflitto in una guerra di posizione logorante.
- L'Italia, inizialmente neutrale, si divise tra neutralisti e interventisti, entrando poi in guerra contro l'Austria nel 1915 a seguito del Patto di Londra.
- La Russia subì una rivoluzione interna nel 1917 che portò all'abdicazione dello zar Nicola II e al ritiro dalla guerra dopo la presa di potere dei bolscevichi.
- L'intervento degli Stati Uniti fu decisivo per la vittoria dell'Intesa, mentre la conferenza di pace di Parigi nel 1919 ridefinì i confini europei, garantendo all'Italia nuovi territori.
Indice
L'assassinio di Francesco Ferdinando
Il 28 giugno 1914, l’arciduca Francesco Ferdinando, nipote dell’imperatore d’Austria ed erede al trono, fu ucciso con la moglie mentre era in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. L’uccisore era lo studente serbo Gavrilo Princip, membro di una setta segreta nazionalista contraria all’annessione della Bosnia all’Austria.
L'inizio della Prima guerra mondiale
L’indignazione a Vienna per l’attentato fu enorme; così l'Austria inviò un ultimatum alla Serbia, minacciando di attaccarla se non avesse rinunciato alla politica anti-austriaca.
I Serbi respinsero l’ultimatum.
Nel giro di pochi giorni entrarono in guerra: l’Intesa (composta da Inghilterra, Francia e Russia) che si schierarono con la Serbia, e la Germania al fianco dell’Austria; invece l’Italia inizialmente rimase neutrale.
La guerra di posizione e l'Italia
Ebbe così inizio, nell’agosto 1914, la Prima guerra mondiale.
Il piano della Germania prevedeva una rapida guerra di movimento, attaccando prima la Francia e poi la Russia; ma fu bloccata dall’esercito francese nella battaglia della Marna.
Poiché gli eserciti contrapposti non riuscivano a prevalere, il conflitto si trasformò in una logorante guerra di posizione.
Nel frattempo in Italia il paese si divise in: neutralisti che avversavano la guerra, e interventisti che ne erano favorevoli. Intanto il governo italiano, con l’appoggio di Vittorio Emanuele III, favorevole all’intervento, aprì trattative segrete con l’Intesa; così si giunse al “Patto di Londra”, in base al quale l’Italia dichiarò guerra all’Austria il 24 maggio 1915.
La rivoluzione russa e il ritiro
Dopo alcuni anni di guerra, nel 1917, i paesi erano ormai allo stremo. I prezzi salirono alle stelle e scarseggiarono i generi di prima necessità. I soldati soffrivano per la fame e il freddo.
In Russia, la difficile situazione e la crisi del regime zarista portarono alla rivoluzione. Lo zar Nicola II abdicò e salì al potere un governo provvisorio guidato da Kerenskij. Però questo governo ebbe breve durata; infatti con la “rivoluzione d’ottobre” il potere passò nelle mani dei bolscevichi, che confiscarono le terre dello zar, dei nobili e della Chiesa. Dopo questi fatti, la Russia si ritirò dalla Prima guerra mondiale.
L'intervento degli Stati Uniti e la fine
Il fatto decisivo per la fine del conflitto fu l’intervento degli Stati Uniti a fianco dell’intesa. La decisione fu presa in seguito alla minaccia di attacchi dei sommergibili tedeschi verso le navi americane che commerciavano con Francia e Inghilterra.
Le armi, i soldati e gli abbondanti rifornimenti americani permisero all’Intesa di piegare i Tedeschi.
Intanto gli Italiani, dopo aver subito dure sconfitte dagli Austriaci, sconfissero definitivamente il nemico a Vittorio Veneto nel 1918.
La conferenza di pace di Parigi del 1919 portò a una nuova sistemazione dell’Europa. In particolare, l’Italia riuscì ad ottenere il Trentino, l’Alto Adige fino al Brennero, Trieste e Istria.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento scatenante della Prima Guerra Mondiale?
- Come si è evoluta la posizione dell'Italia durante la guerra?
- Qual è stato il ruolo degli Stati Uniti nella conclusione della guerra?
- Quali furono le conseguenze della conferenza di pace di Parigi del 1919 per l'Italia?
L'evento scatenante è stato l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria e di sua moglie a Sarajevo il 28 giugno 1914 da parte di Gavrilo Princip, uno studente serbo.
L'Italia inizialmente rimase neutrale, ma successivamente, con il Patto di Londra e l'appoggio di Vittorio Emanuele III, dichiarò guerra all'Austria il 24 maggio 1915.
Gli Stati Uniti intervennero a fianco dell'Intesa, fornendo armi, soldati e rifornimenti, che furono decisivi per piegare i Tedeschi e concludere il conflitto.
L'Italia ottenne il Trentino, l'Alto Adige fino al Brennero, Trieste e l'Istria, ridefinendo i suoi confini territoriali.