Concetti Chiave
- Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, l'Europa era divisa in due schieramenti: la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa, con tensioni politiche crescenti.
- Le grandi potenze, in particolare la Germania, intrapresero una corsa agli armamenti, preparandosi al conflitto con il riarmo massiccio.
- L'Italia inizialmente si dichiarò neutrale ma poi entrò in guerra con la Triplice Intesa nel 1915, a seguito del patto segreto di Londra.
- La Prima Guerra Mondiale si concluse nel 1918 con trattati di pace a Parigi, portando alla creazione di nuovi stati e all'indebolimento dell'Europa.
- Il dopoguerra fu segnato da una grave crisi economica e sociale, aggravata dall'epidemia di influenza "spagnola" e dalla disoccupazione diffusa.
Indice
Tensioni pre-guerra
Alla vigilia della guerra i rapporti tra gli stati europei erano tesi. L’Europa si suddivise in due schieramenti pronti:
- La Triplice Alleanza (1882), che comprendeva Germania, Austria e Italia;
- La Triplice Intesa (1907), costituita da Francia, Gran Bretagna e Russia.
Le grandi potenze, la Germania soprattutto, da anni si preparava alla guerra dotandosi di grandi armamenti. Per questo si parla di corsa al riarmo, nonostante ancora si credesse che la guerra sarebbe durata pochi mesi.
Tra le potenze industriali si era scatenata anche una gara economica.
Nei primi anni del secolo si diffuse un giudizio positivo sulla guerra. Parte dell’opinione pubblica vedeva nella guerra l’unica possibilità di cambiamento della situazione sociale e politica. Alcuni scrittori italiani vedevano nella guerra un modo per risolvere i problemi.
Divisioni interne in Italia
Allo scoppio della guerra l’Italia si dichiarò neutrale, ma in Italia la popolazione si divideva tra neutralisti, ovvero coloro che volevano che l’Italia rimanesse neutrale (religiosi, socialisti, parlamenti liberali) e interventisti, favorevoli alla guerra (nazionalisti, esercito, grandi gruppi industriali, socialisti, democratici e anche Benito Mussolini).
Il 26 Aprile 1915 il governo italiano firmò a Londra un patto con Francia e Inghilterra: l’Italia si impegnava a entrare nel conflitto (però con la Triplice Intesa) in cambio della promessa di notevoli acquisti territoriali. Il patto di Londra venne tenuto segreto per due anni. Il 24 Maggio 1915 l’Italia entrò in guerra. L’Italia affrontò la guerra in modo molto impreparato. Inizialmente la guerra era una guerra di movimento, che poi diventò di posizione.
Conseguenze della guerra
Nel 1918 la Prima Guerra Mondiale per via di varie sospensioni per vari paesi si concluse e terminò con dei trattati di pace che furono firmati a Parigi tra il 1919 e il 1920. Molti nuovi stati furono considerati indipendenti e alcuni paesi avevano conquistato nuove terre. L’Italia ricevette dei paesi, ma non quelli del patto di Londra, perché quei paesi erano ormai indipendenti, perciò la vittoria dell’Italia fu considerata una vittoria mutilata. Il mondo uscì dalla guerra e quattro Imperi erano crollati, erano nate nuove nazioni, l’Europa si era indebolita sia dal punto politico che economico e gli Stati Uniti cominciavano a emergere.
Crisi del dopoguerra
Negli anni del dopoguerra la popolazione subì un’altra pesante prova. Tra il 1913 e il 1924 si diffuse in Europa una terribile epidemia di influenza, la cosiddetta “spagnola”. Fu una vera strage, che sommata alle perdite causate dalla guerra provocò una grave crisi economica. Le fabbriche che durante la guerra avevano prodotto armi, aerei, navi furono costrette a chiudere o alla riconversione industriale, cioè a cambiare produzione. Le fabbriche cominciarono a licenziare, così si diffuse povertà e disoccupazione. I prezzi aumentarono in modo vertiginoso. Infine si presentò il problema dei reduci, cioè i soldati che tornavano dalla guerra. Alcuni tornavano invalidi e chiedevano assistenza allo Stato.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali alleanze politiche in Europa alla vigilia della Prima Guerra Mondiale?
- Quali furono le cause economiche che contribuirono allo scoppio della Prima Guerra Mondiale?
- Come si posizionò l'Italia all'inizio della Prima Guerra Mondiale e cosa portò al suo ingresso nel conflitto?
- Quali furono le conseguenze economiche e sociali del dopoguerra in Europa?
Alla vigilia della guerra, l'Europa era divisa in due schieramenti principali: la Triplice Alleanza, composta da Germania, Austria e Italia, e la Triplice Intesa, formata da Francia, Gran Bretagna e Russia.
Tra le potenze industriali si era scatenata una gara economica, che contribuì a creare tensioni tra gli stati europei.
Allo scoppio della guerra, l'Italia si dichiarò neutrale. Tuttavia, il 26 aprile 1915, il governo italiano firmò il Patto di Londra con Francia e Inghilterra, impegnandosi a entrare nel conflitto con la Triplice Intesa in cambio di promesse territoriali.
Dopo la guerra, l'Europa affrontò una grave crisi economica aggravata dall'epidemia di influenza spagnola. Le fabbriche chiusero o si riconvertirono, causando disoccupazione e povertà, mentre i reduci di guerra richiedevano assistenza.