Concetti Chiave
- La scoperta dell'oro in California nel 1848 da parte di James Marshall segnò l'inizio della corsa all'oro, attirando circa 400.000 persone in otto anni.
- Il viaggio verso la California era estenuante e pericoloso, con un tasso di mortalità del 40%, mentre i cercatori affrontavano difficoltà come fame, malattie ed elementi naturali avversi.
- La vita dei cercatori d'oro era dura, caratterizzata da condizioni igieniche precarie, alimentazione povera e alta criminalità, con frequenti furti e truffe nelle miniere.
- Nonostante l'oro accessibile fosse esaurito già nel 1852, i veri beneficiari furono i commercianti come Levi Strauss, che iniziò la sua fortuna vendendo pantaloni ai minatori.
- La corsa all'oro rappresentò un'isteria collettiva e un'emigrazione di massa, alimentando il sogno americano di ricchezza e successo, ma arricchendo solo pochi fortunati.
Indice
La scoperta dell'oro
Le circostanze della scoperta dell’oro sono ben conosciute.
Il 24 febbraio 1848, James Marshall, un carpentiere originario del Missouri, scorge un oggetto brillante in un canale che scorre nei pressi di una segheria, nei terreni di Johann Sutter. Costui, uno svizzero-tedesco, era giunto in California nel 1839 e aveva ottenuto in concessione un immenso territorio, nell’ entroterra della California, dove aveva costruito un forte, Fort Summer. Impiegava manodopera indiana, hawaiana, francese, tedesca e nord - americana.
L’arrivo degli immigrati costituiva per lui un buon affare, in quanto determinava l’aumento delle vendite dei suoi prodotti.
Al fine di fornire del legno da costruzione, Sutter decide di costruire una segheria vicino a uno dei numerosi corsi d’acqua presenti sulle sue terre. Ma i corsi d’acqua trasportano l’oro.
L'inizio della corsa all'oro
La notizia di questa scoperta, che Sutter tenta di tenere segreta, si scontra inizialmente con un certo scetticismo, dovuto a non poche esagerazioni.
È invece un mormore, Samuel Brannan, che ha un magazzino a Fort Summer, a comprendere rapidamente i benefici che può trarre da questo affare.
Compra tutto ciò che può servire ai cercatori d’oro e lancia un’operazione promozionale: nel maggio 1848, percorre le strade di San Francisco agitando una bottiglia di polvere d’oro e gridando: >.
Il viaggio verso la California
Dalla scoperta della prima pepita, in soli 8 anni la corsa all’ oro porta in California circa 400000 persone. Per lo più sono agricoltori, che si trasferiscono con la famiglia e con tutti i loro averi. La partenza avviene in primavera, quando l’erba può nutrire gli animali.
Bisogna arrivare a Sacramento prima dell’inverno, quando le nevi bloccano i valichi della Sierra Nevada.
Qualunque sia il tragitto adottato, il viaggio è estenuante.
Si tratta di percorrere 3500 chilometri, superare montagne, attraversare deserti, spazi sconfinati, continuamente minacciati dalla fame, dalle epidemie di colera, dagli imprevisti di ogni genere. Si stima che il tasso di mortalità raggiunse punte del 40%.
La vita dei cercatori d'oro
Giunti in California, i cercatori separano l’oro dalle sabbie con strumenti rudimentali: una pelle e una padella, che può anche servire a lavare i vestiti e a dar da bere ai muli.
Oppure scavano nelle miniere.
I diritti di proprietà sono regolati da accordi interni: un terreno è occupato finché vengono lasciati i propri strumenti di lavoro e un’assenza di tre giorni lo rende libero.
Se il luogo è ricco d’oro presto sorge un villaggio, che diverrà > alla notizia di un altro filone vicino.
I cercatori d’oro hanno un guardaroba essenziale: due camicie di lana, due paia di pantaloni, stivali che servono anche da cuscino e un cappello che copre capelli e barba. Spesso si ammalano per il duro lavoro: i piedi nell’ acqua fredda sotto un sole cocente; scarsa igiene; nutrimento monotono (carne salata e fagioli di cattiva qualità).
Il crimine nelle miniere
Nelle miniere il crimine è all’ordine del giorno: il mezzo più rapido per un minatore di rifarsi di una stagione senza frutto è rubare l’oro degli altri o assalire il territorio di ricerca altrui.
Le truffe sono diffuse: vengono venduti terreni inesistenti, si spacciano per inestinguibili filoni ormai esauriti… “Salare” una miniera significava buttare un po’ d’oro per qualche ingenuo credulone. Ancora oggi a Tombstone c’è un cimitero dall’ appellativo curioso, >: il nome deriva dal fatto che nessuno di coloro che lì sono sepolti è morto nel suo letto (senza stivali), ma tutti in modo violento e quindi sono stati seppelliti così come si trovavano, con gli stivali.
Le conseguenze della corsa all'oro
Il risultato della corsa all’oro? I primi arrivati e i più fortunati si sono arricchiti, ma sono pochi. Già nel 1852 l’oro più accessibile è stato raccolto. Le fortune costruite sull’oro della California sono quelle dei commercianti, più che dei minatori. Levi Strauss, originario della Baviera, inizia così, vendendo n pantalone di taglia larga a un minatore: presto diventerà il produttore dei celebri jeans Levi’s. La maggior parte dei cercatori riesce appena a sopravvivere. I più attenti investono rapidamente i loro guadagni in altre attività. In conclusione, la corsa all’oro fu un’isteria collettiva, un fuoco selvaggio che bruciò da Boston a New Orleans, dalla baia di San Francisco alla Sierra Nevada, e nel mondo: la più grande emigrazione di massa nella storia americana finalizzata a un arricchimento rapido e risolutivo, cui parteciparono uomini e donne di ogni estrazione sociale, poveri e ricchi, professionisti, imprenditori, missionari, artisti… la ricchezza dunque a portata di mano e per tutti, senza distinzione di nascita censo e professione. Una straordinaria incarnazione dell’ american dream, il sogno che ha fatto l’America.
Domande da interrogazione
- Quali furono le circostanze della scoperta dell'oro in California?
- Come reagì la popolazione alla scoperta dell'oro?
- Quali difficoltà affrontarono i cercatori d'oro durante il viaggio verso la California?
- Qual era la vita quotidiana dei cercatori d'oro in California?
- Quali furono le conseguenze della corsa all'oro?
La scoperta dell'oro avvenne il 24 febbraio 1848, quando James Marshall trovò una pepita in un canale vicino a una segheria sui terreni di Johann Sutter.
Inizialmente ci fu scetticismo, ma Samuel Brannan comprese i benefici e promosse la scoperta, portando a un afflusso massiccio di persone in cerca di fortuna.
I cercatori affrontarono un viaggio estenuante di 3500 chilometri, superando montagne e deserti, con minacce di fame, epidemie e un alto tasso di mortalità.
La vita era dura, con condizioni igieniche scarse, nutrimento monotono e frequenti malattie. Il crimine era comune nelle miniere, con furti e truffe diffusi.
Pochi si arricchirono, mentre molti commercianti prosperarono. La corsa all'oro fu un'isteria collettiva che portò a una grande emigrazione di massa, incarnando il sogno americano.