Concetti Chiave
- Le città-stato della Mesopotamia erano centri indipendenti con proprie politiche estere, spesso in conflitto o alleanza tra loro.
- Le ziggurat, templi imponenti, erano il fulcro della vita cittadina, combinando funzioni religiose, commerciali e produttive.
- Il re-sacerdote, pur non divino, era un leader politico ed economico, promotore di agricoltura, commercio e giustizia.
- La proprietà privata era comune, con il re come maggior proprietario, supportato da un complesso sistema legale per la gestione dei beni.
- Babilonesi e Assiri centralizzarono il potere, mantenendo però l'amministrazione e le leggi tradizionali dei Sumeri.
Indice
Organizzazione politica delle città mesopotamiche
Fu tipica della Mesopotamia antica una forma di organizzazione politica che si basava sulle città. La divisione politica fu molto accentuata nel periodo sumerico: ogni città era indipendente e aveva una sua "politica estera" che la portava, di volta in volta, a trovarsi in lotta oppure alleata con le altre.
Ruolo del tempio e del re-sacerdote
Le città sorgevano intorno a un tempio, la ziggurat, una grande costruzione formata da più piani sovrapposti e degradanti verso l'alto, che doveva servire come simbolo dell'unione fra il cielo e la terra. Il tempio, oltre che centro religioso, era anche il centro della vita cittadina, perché lì si svolgevano le attività produttive e commerciali. Ogni città veniva governata da un re-sacerdote, il quale non era considerato una divinità, ma soltanto un uomo favorito e benedetto dagli dei. Il suo ruolo era soprattutto politico ed economico: egli promuoveva l'agricoltura, il commercio e l'artigianato; amministrava la giustizia; dirigeva l'amministrazione; guidava le spedizioni militari contro i nemici.
Proprietà privata e sviluppo del diritto
In Mesopotamia esisteva la proprietà privata. B re era il più grande proprietario di terre, ma anche i sacerdoti, i nobili, i guerrieri e gli altri gruppi sociali potevano a loro volta possederne.
Ciò contribuì al grande sviluppo del diritto: il re proclamava leggi e decreti per regolare le proprietà, i testamenti, le eredità, gli acquisti e le vendite, e per evitare che taluno potesse impadronirsi illegalmente delle proprietà di un altro.
Evoluzione politica sotto Babilonesi e Assiri
Babilonesi e Assiri modificarono la struttura politica e militare della civiltà sumerica, trasformandola in un regno centralizzato. Tuttavia l'amministrazione statale restò simile a quella esistente presso i Sumeri. I sovrani babilonesi e assiri continuarono infatti a utilizzare i grandi archivi amministrativi, pubblicarono raccolte di leggi civili e penali e favorirono lo sviluppo agricolo.
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura politica delle città mesopotamiche durante il periodo sumerico?
- Qual era il ruolo del re-sacerdote nelle città mesopotamiche?
- Come influenzarono Babilonesi e Assiri l'evoluzione politica della Mesopotamia?
Le città mesopotamiche erano indipendenti e ciascuna aveva una propria politica estera, che poteva portarle a essere in conflitto o alleate con altre città.
Il re-sacerdote aveva un ruolo politico ed economico, promuovendo l'agricoltura, il commercio, l'artigianato, amministrando la giustizia e guidando le spedizioni militari.
Babilonesi e Assiri trasformarono la struttura politica sumerica in un regno centralizzato, mantenendo però un'amministrazione simile e continuando a utilizzare archivi amministrativi e pubblicare leggi.