Autoref3874d
Genius
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Le città-stato della Mesopotamia erano centri indipendenti con proprie politiche estere, spesso in conflitto o alleanza tra loro.
  • Le ziggurat, templi imponenti, erano il fulcro della vita cittadina, combinando funzioni religiose, commerciali e produttive.
  • Il re-sacerdote, pur non divino, era un leader politico ed economico, promotore di agricoltura, commercio e giustizia.
  • La proprietà privata era comune, con il re come maggior proprietario, supportato da un complesso sistema legale per la gestione dei beni.
  • Babilonesi e Assiri centralizzarono il potere, mantenendo però l'amministrazione e le leggi tradizionali dei Sumeri.

Indice

  1. Organizzazione politica delle città mesopotamiche
  2. Ruolo del tempio e del re-sacerdote
  3. Proprietà privata e sviluppo del diritto
  4. Evoluzione politica sotto Babilonesi e Assiri

Organizzazione politica delle città mesopotamiche

Fu tipica della Mesopotamia antica una forma di organizzazione politica che si basava sulle città. La divisione politica fu molto accentuata nel periodo sumerico: ogni città era indipendente e aveva una sua "politica estera" che la portava, di volta in volta, a trovarsi in lotta oppure alleata con le altre.

Ruolo del tempio e del re-sacerdote

Le città sorgevano intorno a un tempio, la ziggurat, una grande costruzione formata da più piani sovrapposti e degradanti verso l'alto, che doveva servire come simbolo dell'unione fra il cielo e la terra. Il tempio, oltre che centro religioso, era anche il centro della vita cittadina, perché lì si svolgevano le attività produttive e commerciali. Ogni città veniva governata da un re-sacerdote, il quale non era considerato una divinità, ma soltanto un uomo favorito e benedetto dagli dei. Il suo ruolo era soprattutto politico ed economico: egli promuoveva l'agricoltura, il commercio e l'artigianato; amministrava la giustizia; dirigeva l'amministrazione; guidava le spedizioni militari contro i nemici.

Proprietà privata e sviluppo del diritto

In Mesopotamia esisteva la proprietà privata. B re era il più grande proprietario di terre, ma anche i sacerdoti, i nobili, i guerrieri e gli altri gruppi sociali potevano a loro volta possederne.

Ciò contribuì al grande sviluppo del diritto: il re proclamava leggi e decreti per regolare le proprietà, i testamenti, le eredità, gli acquisti e le vendite, e per evitare che taluno potesse impadronirsi illegalmente delle proprietà di un altro.

Evoluzione politica sotto Babilonesi e Assiri

Babilonesi e Assiri modificarono la struttura politica e militare della civiltà sumerica, trasformandola in un regno centralizzato. Tuttavia l'amministrazione statale restò simile a quella esistente presso i Sumeri. I sovrani babilonesi e assiri continuarono infatti a utilizzare i grandi archivi amministrativi, pubblicarono raccolte di leggi civili e penali e favorirono lo sviluppo agricolo.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la struttura politica delle città mesopotamiche durante il periodo sumerico?
  2. Le città mesopotamiche erano indipendenti e ciascuna aveva una propria politica estera, che poteva portarle a essere in conflitto o alleate con altre città.

  3. Qual era il ruolo del re-sacerdote nelle città mesopotamiche?
  4. Il re-sacerdote aveva un ruolo politico ed economico, promuovendo l'agricoltura, il commercio, l'artigianato, amministrando la giustizia e guidando le spedizioni militari.

  5. Come influenzarono Babilonesi e Assiri l'evoluzione politica della Mesopotamia?
  6. Babilonesi e Assiri trasformarono la struttura politica sumerica in un regno centralizzato, mantenendo però un'amministrazione simile e continuando a utilizzare archivi amministrativi e pubblicare leggi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino