Concetti Chiave
- Durante la Grande Guerra, le industrie pesanti si espandono grazie alla domanda statale, non privata.
- Intervento statale nell'industrializzazione di paesi arretrati come Francia e Italia favorisce l'economia bellica.
- I trust e i cartelli si rafforzano, danneggiando le imprese minori.
- Lo Stato adotta misure repressive per mantenere consenso, censurando anche la corrispondenza dei soldati.
- Crisi economica e inflazione portano a un aumento del debito internazionale, specialmente verso gli Stati Uniti.
Indice
Sviluppo delle industrie pesanti
Durante il periodo della Grande Guerra, tutte le industrie pesanti si svilupparono: aumentarono di numero, dimensioni e addetti ai lavori.
Intervento statale nell'economia
La particolarità di questo fenomeno sta nel fatto che la domanda proveniva da Stati e non da privati. Il fatto che la domanda provenisse dagli Stati favorì l’intervento di quest’ultimi nell’economia e nell’industrializzazione di Paesi maggiormente arretrati dal punto di vista industriale, come la Francia e l'Italia.
Effetti economici della guerra
Di conseguenza, si rafforzò il fenomeno dei trust e dei cartelli, e ciò determinò danni ingenti alle imprese minori.
Allo scopo di mantenere alto il consenso ad un’economia basata sulla guerra, lo Stato intervenne in modo repressivo, pretendendo disciplina e censurando ciò che poteva intaccare questo equilibrio, come ad esempio la corrispondenza privata dei soldati.
A livello finanziario, invece, al fine di sostenere i costi della guerra, ci fu una crisi economica, infatti, fallì sia l’aumento delle tasse che l’aumento di carta moneta, reso vano dall’inflazione dilagante.
Fu così che in una rete di prestiti internazionali i paesi più deboli furono costretti ad indebitarsi con i più forti, e tutti quanti con gli Stati Uniti.