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Concetti Chiave

  • Giolitti guidò la politica italiana dal 1901 al 1914, periodo noto come età giolittiana, caratterizzato da trasformazioni economiche e sociali.
  • Il nord Italia visse una rivoluzione industriale, mentre il sud rimase povero e arretrato, evidenziando un divario socio-economico.
  • La politica di Giolitti, definita del doppio volto, era aperta e democratica al nord, ma corrotta e sfruttatrice al sud.
  • Nel 1912 fu approvata una nuova legge elettorale che introduceva il suffragio universale maschile, ampliando la partecipazione politica.
  • Giolitti stipulò il patto Gentiloni con i cattolici, consolidando il potere liberale e permettendo l'elezione di numerosi deputati nel 1913.

Indice

  1. L'età giolittiana e la politica
  2. Trasformazioni e contraddizioni in Italia
  3. Riforme elettorali e alleanze
  4. Colonialismo e critiche a Giolitti

L'età giolittiana e la politica

Giolitti fu a capo della politica italiana dal 1901 al 1914, infatti questo periodo è stato chiamato età giolittiana.

Trasformazioni e contraddizioni in Italia

Durante questo periodo l’Italia si trasformò: nel nord del paese ci fu la rivoluzione industriale, invece il sud rimase un paese povero e arretrato.

Il modo di fare politica di Giolitti fu chiamato del doppio volto: da una parte aperto e democratico, nell’affrontare i problemi del nord Italia, senza scrupoli e corrotto nello sfruttare quelli del sud.

Riforme elettorali e alleanze

Nell’età giolittiana ci fu l’approvazione, nel maggio 1912, di una nuova legge elettorale. Giolitti e l'età giolittiana: trasformazioni, riforme e contraddizioni articoloQuesta legge prevedeva il suffragio universale maschile. Poi Giolitti strinse il patto gentiloni, un accordo elettorale con i cattolici, e grazie a questo patto nel 1913 Giolitti riuscì a far eleggerre più di 300 deputati liberali, molti dei quali erano cattolici.Giolitti cercò invano di allearsi ai socialisti. Egli non ci riuscì perché, essendo i socialisti divisi in riformisti e massimalisti, questi ultimi non erano disponibili a scendere a patti con i governi borghesi.

Colonialismo e critiche a Giolitti

Giolitti volle riprendere l’iniziativa coloniale italiana, occupando la Libia, ma non fece un buon affare. I critici di Giolitti definirono la Libia uno scatolone di sabbia. Nel 1914 finì l’età giolittiana, e al suo posto ci fu un conservatore,Salandra.

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