Concetti Chiave
- Creta sviluppò una civiltà avanzata, conosciuta come minoica, grazie alla sua posizione nell'Egeo.
- I villaggi cretesi si trasformarono in cittadine con infrastrutture moderne, come moli e dighe per le numerose navi.
- L'agricoltura cretese prosperò con l'uso di canali per l'irrigazione, producendo abbondanti quantità di grano, uva e olive.
- L'isola divenne un centro di commercio, esportando olio, vino e bronzo e importando stagno, spezie e altri beni preziosi.
- Gli artigiani e contadini cretesi vissero un periodo di prosperità, beneficiando del commercio e della fertile terra.
Indice
La nascita della civiltà cretese
Col passare del tempo dal loro primo insediamento sull’isola, gli abitanti di Creta dettero vita ad una straordinaria civiltà, che dagli storici viene chiamata crete¬se, oppure minoica (in quanto, i re dell’isola vennero chiamati «Minossi»), o ancora egea, essendosi sviluppata in un’isola dell’Egeo.
I primitivi villaggi divennero cittadine con case in muratura dipinte a vivaci colori, nelle insenature furono gettati moli, ban¬chine, dighe per proteggere dal mare le numerosissime navi che venivano costruite nei cantieri.
L'evoluzione dell'agricoltura cretese
L’agricoltura ebbe grande evoluzione: la terra, lavorata con arnesi appropriati, irrigata a regola d’arte per mezzo di canali artificiali, produceva in abbondanza grano, uva, olive. Così farina, vino, olio divennero i prodotti più diffusi dell’isola.
Il periodo felice dei Cretesi
Per i Cretesi cominciò a delinearsi un periodo felice. La terra produceva, gli alberi davano legno buono e solido, le navi trasportavano verso le coste della penisola greca, dell’Asia minore, dell’Egitto orci colmi di olio, di vino profumato e denso, bronzo e rame lavorati, oggetti preziosi, vasellame decorato. Tornavano cariche di stagno, spezie, avorio, oro, stoffe. Gli artigiani lavoravano senza posa e guadagnavano molto, i contadini curavano lietamente la fertile terra e i marinai vedevano passare fiotti di ricchezza per le loro mani.