Concetti Chiave
- Nel periodo tra il 1100 e il 1300, le città rifiorirono grazie ai mutamenti avvenuti intorno all'anno 1000.
- Le nuove città medievali sorsero in luoghi facilmente governabili come alture e colline, inizialmente come villaggi poi circondati da mura.
- Un contrasto emerse tra la vita civile e protetta delle città e la condizione più pericolosa delle campagne.
- L'afflusso di persone povere dalle campagne verso le città fu incentivato dalla necessità di manodopera nelle attività urbane.
- Le città adottarono ordinamenti simili a quelli delle civiltà romane e greche, distinguendo tra cittadini liberi e abitanti delle campagne.
Tra il 1100 e il 1300 le città rifiorirono: questa rinascita fu dovuta ai mutamenti verificati intorno all’anno 1000.
Le città più antiche si rafforzarono e ne vennero create nuove in luoghi facili da governare (alture, colline) o nelle pianure.
Inizialmente furono solo dei semplici villaggi, poi vennero ampliati e racchiusi tra le mura: il simbolo delle nuove città medievali, le vecchie città vennero ricostruite o distrutte. Nacque una contrapposizione tra campagna e città ,tra liberi e servi: “dentro” si era protetto e civile (città),”fuori” barbaro e in pericolo (campagna e contado).
La gente povera ( come schiavi e servi) abbandonarono la campagna per cercare vita migliore in città.
In città c’era bisogno di nuove braccia da impiegare nelle botteghe, nei cantieri e nelle altre attività e ciò fece proprio al caso loro .
Ci furono anche leggi per favorirli: i nuovi arrivati erano liberi e nessuno poteva costringerli a tornare da dove venivano.
Le città ripresero gli ordini dei tempi di Roma e della Grecia: la città “ civile “ ( cittadino uomo libero) la campagna “ incivile “ ( villano o servo).
Le città ebbero circa 15000-40000 abitanti per eccezione di città come Palermo e Londra 50000 e Parigi, Genova e Milano 200000, mentre città come Colonia e Siviglia solamente 1000.