Concetti Chiave
- Durante l'Alto Medioevo, la necessità di commercio ha spinto al ripristino e alla creazione di nuove vie di comunicazione, inclusi valichi alpini cruciali per collegare la pianura padana all'Europa centrale.
- I valichi alpini, oltre al commercio, avevano un ruolo strategico anche per il transito di eserciti e pellegrini, influenzando le dinamiche politiche e religiose dell'epoca.
- La ripresa della circolazione monetaria grazie al commercio ha portato alla nascita delle prime banche, che offrivano servizi di deposito e credito tramite lettere di credito.
- Le nuove attività bancarie erano essenziali per i mercanti, permettendo transazioni sicure e finanziamenti a distanza, e si estendevano anche a sovrani e papi.
- La Chiesa condannava l'usura, considerandola un sacrilegio, contribuendo a una percezione negativa degli ebrei, spesso associati all'attività di prestito di denaro, alimentando l'antisemitismo.
Indice
Sviluppo delle vie di comunicazione
Il trasporto di beni agricoli e merci di ogni tipo implicava lo sviluppo e la sicurezza delle vie di comunicazione. Nei secoli dell’Alto Medioevo era caduto in rovina l’efficiente sistema stradale romano. Ora le esigenze dei commerci indussero una nuova attenzione verso la transitabilità e la sicurezza delle strade: vennero tracciati nuovi percorsi, costruiti ponti, e si diffusero i punti di tappa lungo le principali direttrici (locande e servizi ai viaggiatori, ma anche presìdi armati di controllo).
Importanza delle vie alpine
Un caso interessante è quello delle vie attraverso le Alpi, indispensabili per collegare la pianura padana al centro Europa. Sulle Alpi esistevano valichi già percorsi dalle strade romane (Monginevro, Piccolo e Gran San Bernardo, Spluga, Brennero, Tarvisio), in parte caduti in disuso: vennero ripristinati e se ne aprirono di nuovi (Sempione, Gottardo), per fornire alternative al transito di merci e persone. Sui passi delle Alpi non transitavano solo merci e mercanti. I valichi avevano anche una fondamentale importanza militare e venivano attraversati da interi eserciti, come accadde con l’imperatore Federico Barbarossa alla metà del XII secolo . Vi passavano inoltre i pellegrini diretti alla capitale della cristianità, Roma.
Rinascita della circolazione monetaria
La presenza del nuovo ceto mercantile e la sua febbrile attività di scambio accelerò le trasformazioni dello scenario economico medievale anche da un altro punto di vista. I commerci riattivarono infatti la circolazione monetaria, rimasta stagnante e in certe zone addirittura scomparsa nell’Alto Medioevo.
Origine delle prime banche
La circolazione del denaro stimolò l’apertura di banchi di cambio e di prestito. Era scomodo e pericoloso spostarsi, magari su lunghe distanze, con grossi quantitativi di denaro, ma il mercante in procinto di compiere un viaggio aveva un nuovo strumento a disposizione. Si rivolgeva a un banco di prestito che aveva una sede anche nel luogo di destinazione e vi depositava il proprio denaro; giunto alla sua meta poteva ritirarlo presentando la lettera di credito, cioè la ricevuta di quanto aveva depositato, o pagare direttamente con la lettera. Da queste semplici operazioni presero origine le prime banche, che ben presto, già verso la fine del Duecento, furono in grado di svolgere complesse attività finanziarie di concessione di credito, cioè di prestito di denaro dietro interesse, sia ai mercanti sia anche a sovrani e a papi.
Condanna del prestito a interesse
L’attività finanziaria e in particolare la concessione di credito generarono la condanna del prestito di denaro a interesse. Il prestito a interesse era quindi considerato più che un furto, un sacrilegio. È evidente che su questa base non si sarebbe potuto sviluppare alcun sistema bancario.
Antisemitismo e prestito di denaro
Le leggi vietavano agli ebrei moltissime professioni e quella di prestatori di denaro era fra le poche loro consentite. Da qui derivò l’identificazione, divenuta proverbiale, fra usurai ed ebrei, che attirò rancore e disprezzo verso un gruppo già guardato con ostilità e contribuì non poco alla crescita dell’ antisemitismo.
Il credito è l’attività economica consistente nel prestito di denaro dietro la corresponsione di un interesse. Si ha usura quando il tasso di interesse e le condizioni del prestito, per esempio i tempi di restituzione, sono eccessivi e vanno oltre i criteri fissati dalla legge. Si intende per antisemitismo l’atteggiamento di ostilità e discriminazione nei confronti degli ebrei in quanto gruppo etnico e religioso.
Domande da interrogazione
- Quali erano le vie di comunicazione utilizzate per il trasporto di merci nel Medioevo?
- Quali erano i valichi alpini più importanti per il commercio nel Medioevo?
- Chi attraversava i valichi alpini nel Medioevo?
- Cosa ha stimolato la circolazione monetaria nel Medioevo?
- Perché il prestito di denaro a interesse era considerato un sacrilegio nel Medioevo?
Le vie di comunicazione utilizzate nel Medioevo erano strade e valichi alpini.
I valichi alpini più importanti per il commercio nel Medioevo erano Monginevro, Piccolo e Gran San Bernardo, Spluga, Brennero e Tarvisio.
Nel Medioevo, i valichi alpini venivano attraversati da merci, mercanti, eserciti e pellegrini diretti a Roma.
La presenza del nuovo ceto mercantile e la sua attività di scambio hanno stimolato la circolazione monetaria nel Medioevo.
Nel Medioevo, il prestito di denaro a interesse era considerato un sacrilegio perché era condannato dalla Chiesa.