Concetti Chiave
- Tra il 1915 e il 1917, il conflitto mondiale si espande con l'ingresso di Portogallo, Romania e Grecia a fianco dell'Intesa.
- Gli eserciti combattono lungo trincee fortificate, con attacchi frequenti che portano a grandi perdite umane ma pochi successi militari.
- Il fronte italiano vede offensive costose e infruttuose contro gli austro-ungarici, culminando con la Strafexpedition del 1916.
- La battaglia di Verdun nel 1916 è una delle più sanguinose, mentre l'offensiva della Somme non porta risultati decisivi.
- Sul fronte orientale, i tedeschi avanzano in Polonia e i franco-inglesi falliscono il tentativo di sbarcare a Gallipoli contro le truppe ottomane.
Indice
Espansione del conflitto mondiale
Tra il 1915 e il 1917 il quadro del conflitto o guerra mondiale si amplia ulteriormente con l'ingresso in guerra del Portogallo, della Romania e della Grecia (tutte a fianco dell'intesa).
Trincee e offensive fallimentari
La dinamica degli scontri però non cambia di molto, gli eserciti sono attestati su fronti di molte centinaia di chilometri lungo i quali sono state scavate trincee fortificate.
Ciascuno degli eserciti prova, di tanto in tanto, lo sfondamento delle trincee con scarsi successi militari e con risultati catastrofici per quanto concerne il costo in vite umane.Fronte italiano e Strafexpedition
Sul fronte che si era aperto con l'ingresso dell'Italia, gli austro-ungarici si dispongono lungo la linea che segue il corso dell'Isonzo e del Carso. Nel 1915 gli italiani li attaccano con ben quattro offensive che costano 250.000 morti e nessun apprezzabile risultato. Nel 1916 sono gli austro-ungarici a tentare una controffensiva dal Trentino (la cosiddetta Strafexpedition, cioè spedizione punitiva, così chiamata perché si vuole infliggere una punizione agli italiani, rei di non aver rispettato gli impegni presi con la Triplice alleanza). L'esercito italiano è costretto ad arretrare pur riuscendo a bloccare l'attacco.
Offensive su Verdun e Somme
Sul fronte francese la situazione è analoga, particolarmente terribile l'offensiva scatenata dai tedeschi contro la piazzaforte di Verdun nel 1916: l'operazione causa un'altro terribile massacro e nessun risultato decisivo. Gli inglesi e i francesi tentano un contrattacco sulla Somme, un fiume che scorre più a nord: questa offensiva non dà risultati strategicamente apprezzabili e il costo è ugualmente terribile specie per gli inglesi che nell'attacco ripetuto alle trincee nemiche perdono quasi 60.000 uomini.
Movimenti sul fronte orientale
Sul fronte orientale ci sono movimenti più significativi, nel corso del 1915 i tedeschi riescono a sconfiggere i russi occupando la Polonia mentre l'esercito austro-ungarico occupa definitivamente la Serbia. Nell'area sud-orientale un corpo di spedizione franco-inglese (composto soprattutto da soldati australiani e neozelandesi) cerca di sbarcare in Turchia, Gallipoli, all'imbocco dello Stretto dei Dardanelli, per bloccare i rifornimenti e possibilità di movimento delle truppe dell'Impero ottomano, alleato degli Imperi centrali. Strategicamente parlando l'idea sarebbe buona ma si rivela di impossibile realizzazione, infatti le truppe attaccanti sbarcano su spiagge sovrastate da colline, sulle quali sono appostate le truppe ottomane che per molti mesi, tra il 1915 e il 1916, riescono a resistere brillantemente in un susseguirsi di sanguinosissimi scontri fino a che le truppe franco-inglesi sono costrette a evacuare l'area nel 1916.
Domande da interrogazione
- Quali paesi si unirono alla guerra tra il 1915 e il 1917 e da quale parte combatterono?
- Quali furono le conseguenze delle offensive italiane contro gli austro-ungarici nel 1915?
- Qual è stato l'esito della campagna di Gallipoli condotta dalle truppe franco-inglesi?
Tra il 1915 e il 1917, il Portogallo, la Romania e la Grecia entrarono in guerra a fianco dell'Intesa.
Le offensive italiane del 1915 contro gli austro-ungarici costarono 250.000 morti senza ottenere risultati apprezzabili.
La campagna di Gallipoli si rivelò impossibile da realizzare e le truppe franco-inglesi furono costrette a evacuare l'area nel 1916 dopo sanguinosi scontri.