Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La terza guerra per l'indipendenza evidenziò l'impreparazione dell'esercito italiano rispetto a quello prussiano, che sconfisse rapidamente gli Austriaci a Sadowa.
  • Nonostante la sconfitta a Custoza, l'esercito italiano attese inutilmente una vittoria navale nell'Adriatico, subendo invece una grave sconfitta a Lissa.
  • I volontari di Garibaldi ottennero successi nel Trentino, ma non riuscirono a evitare umiliazioni diplomatiche inflitte da Prussia e Austria all'Italia.
  • Il Veneto, rifiutato dall'Italia prima della guerra per lealtà verso la Prussia, fu infine ceduto dall'Austria a Napoleone III, che lo consegnò all'Italia.
  • Bismarck manipolò abilmente le tensioni con la Francia per unire i tedeschi contro un nemico comune, favorendo l'unificazione della Germania del Nord.

Indice

  1. La debolezza dell'esercito italiano
  2. Il ruolo di Garibaldi e le umiliazioni italiane
  3. La pace e la Confederazione della Germania del Nord
  4. Bismarck e la guerra contro la Francia

La debolezza dell'esercito italiano

Questa guerra rivelò, con il suo disgraziato andamento, come il nuovo esercito italiano fosse ancora lontano dall’essere preparato, efficiente, capace; e quanto fosse invece pronto e organizzato l’esercito prussiano. Infatti, mentre i Prussiani battevano rapidamente gli Austriaci a Sadowa, imponendo un armistizio, il nostro esercito sconfitto non gravemente a Custoza non seppe riprendere la lotta, attendendo una vittoria navale nell’Adriatico.

Ma anche la flotta, come l’esercito, non era preparata e nelle acque di Lissa subì una grave sconfitta.

Il ruolo di Garibaldi e le umiliazioni italiane

Solo i volontari di Garibaldi, vittoriosi nel Trentino, salvarono l’onore delle armi italiane, ma non poterono impedire le umiliazioni inflitte allo Stato italiano dalla Prussia e dall’Austria. Infatti la Prussia trattò la pace senza consultare l’alleato, e l’Austria non trattò con l’Italia la cessione del Veneto, che pure le aveva offerto prima della guerra in cambio della neutralità, e che l’Italia aveva lealmente rifiutato per non venir meno ai doveri dell’alleanza con la Prussia. Il Veneto fu ceduto invece a Napoleone III, che poi lo consegnò all’Italia.

La pace e la Confederazione della Germania del Nord

Le condizioni di pace consentirono la costituzione di una Confederazione della Germania del Nord, sotto la presidenza della Prussia.

Bismarck e la guerra contro la Francia

Realizzata l’unità della Germania del Nord, Bismarck mirava ad unire nella Confederazione anche gli Stati del sud; per vincere la resistenza antiprussiana di questi ultimi egli provocò una guerra che unisse tutti i tedeschi nella lotta contro un nemico comune. questo nemico fu la Francia di Napoleone III, astutamente giocato dal Bismarck che riusc a fare apparire come un’offesa ai tedeschi un passo diplomatico dei Francesi e quindi a provocare la guerra.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali debolezze dell'esercito italiano durante la guerra?
  2. La guerra evidenziò che il nuovo esercito italiano era impreparato e inefficiente, a differenza dell'esercito prussiano ben organizzato. L'esercito italiano non riuscì a riprendere la lotta dopo la sconfitta a Custoza e subì una grave sconfitta navale a Lissa.

  3. Quale fu il ruolo di Garibaldi e come influenzò l'onore italiano?
  4. I volontari di Garibaldi, vittoriosi nel Trentino, salvarono l'onore delle armi italiane, ma non poterono evitare le umiliazioni inflitte dall'Austria e dalla Prussia, che trattarono la pace senza consultare l'Italia.

  5. Come Bismarck riuscì a unire gli Stati tedeschi contro la Francia?
  6. Bismarck provocò una guerra contro la Francia di Napoleone III, facendo apparire un passo diplomatico francese come un'offesa ai tedeschi, unendo così tutti i tedeschi nella lotta contro un nemico comune.

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