DarioA06
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Concetti Chiave

  • L'Unione Europea è nata per assicurare pace, democrazia e benessere superando le rivalità nazionali tra i paesi europei.
  • L'UE è passata da sei stati fondatori nel 1951 a un'organizzazione di 28 stati, con un significativo allargamento verso est dopo la caduta del regime socialista.
  • L'euro è la moneta comune di 19 stati membri, mentre alcuni paesi hanno mantenuto valute nazionali; Montenegro e Kosovo usano l'euro senza far parte dell'UE.
  • L'area Schengen permette la libera circolazione delle persone in 22 stati UE e quattro non-UE, eliminando i controlli alle frontiere interne.
  • I fondi strutturali dell'UE, come il FESR e il FSE, finanziano progetti per lo sviluppo economico e l'occupazione, concentrandosi su regioni in difficoltà e paesi in fase di preadesione.

Indice

  1. Il progetto di un'Europa unita
  2. Espansione e sfide dell'Unione europea
  3. Stati fondatori e allargamenti
  4. Brexit e l'euro
  5. Area Schengen e importanza economica
  6. Diritti fondamentali e nuovi diritti
  7. Politica di coesione e fondi strutturali
  8. Fondi europei per lo sviluppo

Il progetto di un'Europa unita

Alla metà del secolo scorso, dopo i drammi del secondo conflitto mondiale, prese avvio il grande progetto di un'Europa unita, un'organizzazione sovranazionale che legando gli stati europei - originariamente i paesi fondatori furono sei - - potesse assicurare al nostro continente pace, democrazia e benessere superando le rivalità nazionali.

Espansione e sfide dell'Unione europea

In oltre sessant'anni di vita l'Unione europea si è allargata, si è dotata di istituzioni, ha saputo ridurre i divari fra le sue regioni, si è imposta al mondo come grande area economica; ma ha conosciuto anche duri momenti di difficoltà, e anche oggi le perplessità, le critiche e le resistenze da parte dei cittadini restano forti.

Stati fondatori e allargamenti

Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia, Italia, Germania occidentale furono gli stati fondatori della Ceca (1951) e della CEE (1957), le prime organizzazioni sovranazionali comunitarie.

La CEE, poi Ce dal 1992, con successive adesioni si è ampliata da 6 a 28 stati.

L'allargamento a Est dell'Ue è avvenuto con l'adesione di stati che nel 1989-91 hanno abbandonato il regime socialista adottando istituzioni democratiche e passando a un'economia di mercato. Attualmente sono 11 ed è previsto l'ingresso di altri stati della regione balcanica: Montenegro, Serbia, Albania, Macedonia.

Brexit e l'euro

Il Regno Unito, membro della Ue dal 1973, nel 2016 ha deciso a seguito di un referendum (la cosiddetta "Brexit") di uscire dall'organizzazione. Le trattative per definire i termini dell'uscita sono ancora in corso; è il primo caso di abbandono.

Dal 2002 l'euro è la moneta utilizzata da molti stati della Ue: attualmente sono 19; hanno conservato la moneta nazionale Danimarca, Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Croazia, Bulgaria, Romania.

Il Montenegro e il Kosovo non appartengono all'Ue, ma hanno adottato l'euro, avendo stipulato un accordo bilaterale con l'Unione.

Area Schengen e importanza economica

Ventidue stati della Ue e quattro non-Ue fanno parte dell'area Schengen e hanno affidato i controlli alle frontiere esterne; all'interno non esistono più frontiere e vige la libera circolazione delle persone.

Diritti fondamentali e nuovi diritti

L'Unione europea (per la storia della sua nascita e l'analisi delle sue istituzioni vedi Temi di cittadinanza 7-8) è un'organizzazione sovranazionale di primaria importanza nel panorama economico mondiale, forte della presenza di alcune delle maggiori potenze industriali e finanziarie, come la Germania, la Francia e l'Italia. Essa ha saputo perseguire l'obiettivo dello sviluppo economico e al tempo stesso riservare grande attenzione ai bisogni sociali e culturali della popolazione. Questi sono enunciati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che indica i diritti inalienabili dei suoi cittadini: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia. A questi sono stati associati i cosiddetti nuovi diritti, come per esempio quelli relativi all'ambiente e ai consumatori.

Politica di coesione e fondi strutturali

Nonostante i progressi e gli investimenti finora effettuati, i divari interni all'Unione europea permangono. Per dare concretezza alla politica di sviluppo delineata nel 2000 dal Consiglio europeo di Lisbona, nel 2005 l'Ue ha ridefinito la propria politica di coesione, indicando tre obiettivi prioritari:

1. favorire lo sviluppo degli stati membri e delle regioni attardate con investimenti in capitale fisico, risorse umane, ricerca e innovazione (obiettivo convergenza);

2. rafforzare la competitività, l'occupazione, la capacità delle regioni di attrarre investimenti (obiettivo competitività);

3. incrementare la cooperazione regionale e transnazionale (obiettivo cooperazione).

Per la realizzazione degli interventi economici e sociali la Ue si avvale dei fondi strutturali, ai quali assegna ogni anno oltre il 30% delle entrate, in buona parte destinati ai paesi di recente ingresso e a quelli in fase di preadesione che devono raggiungere standard minimi di sviluppo.

Fondi europei per lo sviluppo

Il più importante è il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che finanzia i progetti presentati dalle regioni in fase di riconversione economica o con difficoltà strutturali, come, per esempio, le nostre regioni del Sud.

Agli interventi del Fesr si affiancano quelli del Fondo sociale europeo (Fes), che interviene nell'ambito delle strategie comunitarie per l'occupazione, agevolando l'inserimento lavorativo dei disoccupati e delle categorie meno favorite e finanziando corsi di qualificazione e riqualificazione professionale.

Il Fondo di coesione, infine, contribuisce alla realizzazione di interventi nei settori dell'ambiente e delle reti di trasporto transeuropee.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'obiettivo principale della creazione dell'Unione Europea?
  2. L'obiettivo principale della creazione dell'Unione Europea era assicurare pace, democrazia e benessere al continente europeo, superando le rivalità nazionali.

  3. Quali sono stati i paesi fondatori della Ceca e della CEE?
  4. I paesi fondatori della Ceca e della CEE sono stati Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia, Italia e Germania occidentale.

  5. Quali sono gli obiettivi prioritari della politica di coesione dell'Ue ridefinita nel 2005?
  6. Gli obiettivi prioritari sono favorire lo sviluppo degli stati membri e delle regioni attardate, rafforzare la competitività e l'occupazione, e incrementare la cooperazione regionale e transnazionale.

  7. Quali fondi utilizza l'Ue per realizzare interventi economici e sociali?
  8. L'Ue utilizza i fondi strutturali, tra cui il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fes) e il Fondo di coesione.

  9. Qual è la situazione attuale dell'euro come moneta nell'Ue?
  10. Attualmente, l'euro è utilizzato da 19 stati membri dell'Ue, mentre altri paesi come Danimarca, Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Croazia, Bulgaria e Romania hanno conservato la loro moneta nazionale.

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