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Concetti Chiave

  • La seconda guerra mondiale si concluse con la resa della Germania e del Giappone nel 1945, dopo l'uso delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
  • Il processo di Norimberga giudicò 24 dirigenti nazisti per crimini di guerra e contro l'umanità, portando a condanne significative, tra cui 12 pene capitali.
  • Il conflitto causò enormi perdite umane ed economiche, con milioni di morti e una devastazione infrastrutturale che lasciò l'Europa in povertà.
  • I trattati di pace ridisegnarono i confini europei, provocando migrazioni forzate di milioni di persone, soprattutto tedeschi dai territori perduti.
  • L'Europa fu divisa in sfere di influenza tra USA e URSS, con la creazione di alleanze militari come la NATO e il Patto di Varsavia, segnando l'inizio della Guerra Fredda.

Indice

  1. La resa della Germania e del Giappone
  2. L'uso della bomba atomica
  3. I processi di Norimberga e Tokyo
  4. Le conseguenze economiche della guerra
  5. La povertà post-bellica in Europa
  6. I trattati di pace e le migrazioni forzate
  7. La divisione dell'Europa e la guerra fredda
  8. La nascita della NATO e del Patto di Varsavia

La resa della Germania e del Giappone

Nel 1945, poiché il governo tedesco rifiutava la resa, le truppe anglo-americane attaccarono da ovest e quelle sovietiche da est, occupando tutto il territorio tedesco e la stessa Berlino: la Germania fu costretta ad arrendersi. Sul fronte del Pacifico l’avanzata anglo-americana continuò, ma la resistenza giapponese fu molto accanita ed uno sbarco in Giappone sarebbe certamente costato gravi perdite all’esercito.

L'uso della bomba atomica

Perciò gli Stati Uniti cercarono di costringere il Giappone alla resa con intensi bombardamenti delle città. Nel 1945 un gruppo di scienziati che lavoravano per il governo degli USA (progetto Manhattan) mise a punto una bomba particolarmente potente, che si basava sulla reazione atomica, cioè sulla disintegrazione dell’atomo di uranio. Gli alti comandi statunitensi decisero di utilizzare la bomba atomica contro il Giappone: il 6 agosto 1945 un aereo statunitense ne sgancio una su Hiroshima, provocando circa 100 000 morti, ed il 9 agosto un’altra venne sganciata su Nagasaki (circa 40 000 morti). Il 2 settembre il Giappone si arrese.

I processi di Norimberga e Tokyo

Dopo la guerra vennero messi sotto processo 24 dirigenti nazisti che erano stati catturati vivi: molti altri si erano uccisi o erano riusciti a fuggire. Venne creato un tribunale internazionale ed il processo si tenne a Berlino ed a Norimberga (1945-46). I dirigenti nazisti vennero messi sotto processo per crimini di guerra commessi in tutti i paesi, avendo violato le convenzioni internazionali che la Germania aveva firmato, e per i crimini contro l’umanità, in particolare la persecuzione contro diverse popolazioni ed il genocidio degli ebrei. Il processo di Norimberga si concluse con la condanna a morte di dodici imputati ed a varie pene detentive di altri sette. Un processo analogo si tenne in Giappone e si concluse con sette condanne a morte e diciotto condanne a pene detentive, in prevalenza l’ergastolo. Uno di questi ufficiali era Hermann Goring.

Le conseguenze economiche della guerra

La guerra che si concludeva era costata circa 40 milioni di morti in Europa e 15 in Asia, più di metà dei quali civili; 35 milioni di feriti; tre milioni di dispersi, probabilmente anch’essi da contare tra i morti. Essa aveva inoltre provocato il crollo dell’economia europea: i bombardamenti avevano distrutto o danneggiato una parte consistente delle abitazioni (in Germania il 40%), per cui molti non avevano una casa; anche i sistemi di trasporto, in particolare le linee ferroviarie e la flotta mercantile, erano stati devastati dalla guerra, per cui non arrivavano i rifornimenti necessari; le industrie subito pesanti danni e mancavano energia e materie prime.

La povertà post-bellica in Europa

Gli uomini tornati dal fronte si trovavano senza lavoro ed in tutti i paesi europei la popolazione viveva in grande povertà. A causa della mancanza di beni, la domanda di prodotti era di gran lunga superiore all’offerta e questo favorì una rapida inflazione, che pivò di valore molte valute. Ancora nell’inverno 1946-47 la scarsità di cibo e di carburanti fu tanto grave da provocare la morte per fame e per freddo di molti europei.

La seconda guerra mondiale provocò anche un crollo generale dell'economia: si verifico una situazione di sottosviluppo o crisi nel mondo finanziario. I paesi sconfitti (in particolare la Germania) persero molti territori, mentre l'URSS si ingrandì. A causa di questi cambiamenti di confine, milioni di tedeschi furono costretti a lasciare le loro case ed a trasferirsi nei territori rimasti alla Germania. La Germania e l'Austria rimasero sotto occupazione sovietica ed anglo-americana.

I trattati di pace e le migrazioni forzate

I trattati di pace, imposti dalle potenze vincitrici a Germania, Italia, Giappone ed i loro alleati prevedevano grandi mutamenti di confine, a vantaggio soprattutto dell’URSS ed a danno della Germania: l’URSS recuperò i territori persi dalla Russia nella prima guerra mondiale, inglobando le tre repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) ed altre regioni (Polonia orientale; regioni della Romania, della Cecoslovacchia e della Finlandia); la Germania perse tutte le regioni orientali, che andarono prevalentemente alla Polonia.

I cambiamenti di confine furono accompagnati da grandi migrazioni forzate: circa 10 milioni di tedeschi furono costretti a lasciare le loro case nei territori ceduti alla Polonia o all’URSS, senza nessun indennizzo, senza poter portare con sé quasi nulla ed affrontando un viaggio in condizioni tanto difficili che parecchi morirono.

Furono scacciati dalle loro terre anche i tedeschi rimasti in Cecoslovacchia ed in altri Stati, da cui molti erano già fuggiti all’arrivo delle truppe sovietiche. In quegli stessi anni due milioni di polacchi dovettero lasciare i territori della Polonia orientale, assegnati all’URSS, e trasferiti nei territori che la Germania aveva perso e che erano passati alla Polonia.

La divisione dell'Europa e la guerra fredda

Già prima della fine della guerra i governi degli USA, dell’Inghilterra e dell’URSS avevano deciso la futura sistemazione dell’Europa, ponendo le basi di un nuovo ordine mondiale (conferenza di Jalta e di Potsdam, 1945).

In base agli accordi, al termine della guerra l’Europa orientale, liberata dalle truppe sovietiche, passò sotto il controllo dell’URSS; quella occidentale, liberata dagli anglo-americani, rimase legata agli USA, che vi favorirono la formazione di governi anticomunisti.

La Germania e l’Austria vennero divise in tre zone di occupazione, poi diventate quattro, sotto il controllo dell’URSS, degli USA, dell’Inghilterra e poi della Francia. Berlino, che si trovava nella zona sovietica, venne a sua volta divisa in quattro settori, ognuno sotto una delle potenze occupanti. L’occupazione militare durò dieci anni ed ebbe fine solo nel 1955.

La guerra modificò profondamente gli equilibri mondiali: gli Stati europei persero definitivamente il loro ruolo di primo piano nella politica internazionale, mentre gli USA e l’URSS si affermarono come le due uniche grandi potenze.

La nascita della NATO e del Patto di Varsavia

Nel 1949 gli Stati Uniti e molti stati dell'Europa occidentale (tra cui Italia, Francia, Gran Bretagna) crearono un'alleanza militare difensiva, la NATO (North Atlantic Treaty Organization: Organizzazione del patto del Nord Atlantico): essa mirava a scoraggiare un eventuale intervento dell'URSS nell'Europa occidentale, in quanto un attacco nei confronti di uno Stato dell'alleanza avrebbe provocato l'immediato intervento degli altri Stati. Un'altra alleanza anticomunista fu creata dagli USA nel Pacifico (ANZUS: Australia, Nuova Zelanda e USA,1945).

Nel 1955 l'URSS diede vita ad un'organizzazione opposta, il Patto di Varsavia, che riuniva i paesi comunisti dell'Europa orientale, Iugoslavia e Albania escluse.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze immediate della fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa?
  2. La guerra causò circa 40 milioni di morti in Europa, un crollo economico, distruzione di infrastrutture e abitazioni, e una grave scarsità di beni essenziali, portando a inflazione e povertà diffusa.

  3. Come si concluse il conflitto nel Pacifico e quale fu il ruolo degli Stati Uniti?
  4. Gli Stati Uniti costrinsero il Giappone alla resa con bombardamenti intensi e l'uso di bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, portando alla resa giapponese il 2 settembre 1945.

  5. Cosa fu il processo di Norimberga e quali furono i suoi esiti?
  6. Il processo di Norimberga fu un tribunale internazionale che giudicò 24 dirigenti nazisti per crimini di guerra e contro l'umanità, concludendosi con 12 condanne a morte e varie pene detentive.

  7. Quali furono i principali cambiamenti territoriali in Europa dopo la guerra?
  8. I trattati di pace ridisegnarono i confini a vantaggio dell'URSS, con la Germania che perse territori orientali e l'URSS che inglobò le repubbliche baltiche e altre regioni.

  9. Quali furono le nuove alleanze militari formate dopo la guerra?
  10. Gli Stati Uniti e l'Europa occidentale formarono la NATO nel 1949 per difendersi dall'URSS, mentre l'URSS creò il Patto di Varsavia nel 1955 con i paesi comunisti dell'Europa orientale.

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