Concetti Chiave
- La Francia puntava al disarmo e alla sicurezza collettiva, concentrandosi sul pagamento dei debiti dei paesi sconfitti come la Germania.
- Il piano Dawes del 1924 vide Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania collaborare per stabilizzare l'economia europea.
- La crisi economica del '29-'30 mise in evidenza un sistema finanziario interdipendente, ostacolato dal protezionismo commerciale.
- L'aggressione giapponese in Manciuria e l'Italia in Etiopia sancirono l'alleanza Roma-Berlino e segnarono l'avvicinamento alla guerra.
- La politica di appeasement delle potenze occidentali sottovalutò la minaccia nazista, ignorando l'espansionismo della Germania di Hitler.
Indice
Obiettivi di pace e interessi nazionali
L’obbiettivo di mantenere la pace venne perseguito dalle varie potenze alla luce dei propri interessi politici, territoriali ed economici; la Francia mirava al disarmo, sicurezza collettiva, pagamento dei debiti dei paesi sconfitti(Germania).
Trattati e tensioni in Europa
Le zone nevralgiche per la conservazione della pace in Europa, erano l’area centro-orientale e quella danubiano-balcanica, dove i trattati avevano imposto radicali cambiamenti. Un nodo da sciogliere riguardava la ripresa economica e la stabilità e durata del sistema dell’economia di mercato. Nel ’23 il cancelliere tedesco Strasemann, annunciò la fine della ‘resistenza passiva’, all’occupazione francese della Ruhr, mostrandosi disponibile a ricontrattare il pagamento dei debiti e allentando la tensione europea. Nel ’24 gli Stati uniti attuarono il loro isolamento d’accordo con Gran Bretagna, Francia, Germania,(piano Dawes). Nel ’25 il trattato di Locarno confermò l’intangibilità delle frontiere tra Germania, Francia e Belgio e la smilitarizzazione della Renania(garanti furono l’Italia e Gran Bretagna).
Crisi economica e protezionismo
Una svolta negativa si ebbe nel ’29-’30 la crisi economica evidenziò un sistema finanziario interdipendente, che favorì la diffusione mondiale, non coesistendo con il protezionismo commerciale, impedendo la circolazione delle merci.
Conferenza di Ginevra e tensioni
La conferenza sul disarmo di Ginevra nel ’32 registrò l’apertura di un conflitto tra le potenze vincitrici, sulle tematiche revisionistiche.(nel ’33 la Germania si ritira dalla conferenza e abbandona la Società delle Nazioni).
Aggressioni e alleanze pre-belliche
L’avvicinamento alla guerra fu segnato dall’aggressione giapponese alla Cina in Manciuria, e dall’aggressione dell’Italia all’Etiopia, che decretò l’alleanza tra Italia e Germania(asse Roma-Berlino nel ’36 per la preminenza degli interessi tedeschi a Est, di quelli nel Mediterraneo per l’Italia). la causa decisiva per il conflitto fu la determinazione di Hitler a rompere con la forza gli equilibri europei,uscita dalla Società delle Nazioni, la Germania nazista infranse le clausole dei trattati di pace, nel ’36 vi fu l’ingresso delle truppe tedesche nella Renania smilitarizzata. Le potenze occidentali consideravano l’Urss come una minaccia; la politica dell’ appeasement sottovalutò la vocazione bellicistica, la natura del nazionalsocialismo,che unita al pregiudizio sovietico, impedì la possibilità di contrastarlo con efficacia.
Domande da interrogazione
- Quali erano gli obiettivi principali delle potenze europee per mantenere la pace dopo la Prima Guerra Mondiale?
- Quali eventi hanno contribuito all'avvicinamento alla Seconda Guerra Mondiale?
- Come hanno reagito le potenze occidentali alla crescente minaccia della Germania nazista?
Le potenze europee miravano a mantenere la pace perseguendo i propri interessi politici, territoriali ed economici. La Francia, ad esempio, puntava al disarmo, alla sicurezza collettiva e al pagamento dei debiti da parte dei paesi sconfitti, come la Germania.
L'aggressione giapponese alla Cina in Manciuria e l'aggressione italiana all'Etiopia, insieme all'alleanza tra Italia e Germania, furono eventi chiave. Inoltre, la determinazione di Hitler a rompere gli equilibri europei e l'uscita della Germania dalla Società delle Nazioni hanno contribuito all'avvicinamento al conflitto.
Le potenze occidentali, considerando l'Urss una minaccia, adottarono una politica di appeasement che sottovalutò la natura bellicistica del nazionalsocialismo. Questo, unito al pregiudizio sovietico, impedì di contrastare efficacemente la Germania nazista.