Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il sanfedismo era un movimento politico antirivoluzionario nato in Italia nel 1799 come reazione al dominio francese e alla difesa dei valori sociali e religiosi.
  • Le rivolte sanfediste si verificarono in diverse regioni italiane, tra cui Piemonte, Toscana, Umbria e Marche, con la più significativa nel sud Italia guidata dal cardinale Bagnara di Ruffo.
  • L'Armata cristiana e reale, formata da contadini, borghesi, ufficiali e preti, riuscì a sconfiggere la Repubblica partenopea e a restaurare il dominio dei Borboni.
  • Il sanfedismo riemerse durante la Restaurazione nello Stato Pontificio come società segreta per contrastare i movimenti liberali, come la Carboneria.
  • Nel contesto europeo, il sanfedismo era parte dei movimenti controrivoluzionari del XVIII secolo, simile alle insurrezioni della Vandea in Francia.

Indice

  1. Origini del sanfedismo
  2. Rivolte in Piemonte e Toscana
  3. La rivolta nell'Italia meridionale
  4. La fine della Repubblica partenopea
  5. Sanfedismo e giacobismo napoletano
  6. Sanfedismo nello Stato Pontificio

Origini del sanfedismo

Il sanfedismo è stato un movimento politico antirivoluzionario che si è sviluppato in Italia nel 1799, come reazione al dominio rivoluzionario francese. I protagonisti furono i ceti popolari sia delle campagne che delle città che avevano patito requisizioni e violenze oltre all’aumento del costo della vita e delle carestie che avevano fatto seguito all’occupazione straniera. In pratica, la rivolta antifrancese e anti giacobina acquistò il carattere di difesa dei valori sociali e religiosi in nome della “santa fede”, da cui è derivano il termine “sanfedismo”.

Rivolte in Piemonte e Toscana

La prima rivolta si ebbe in Piemonte nel 1799 quando reparti francesi in ritirata furono attaccati da un gruppo di insorti, chiamato”massa cristiana”, comandata da un capopopolo. Il fatto non ebbe seguito perché il gruppo di insorti fu individuato dagli Asburgo e disarmato.

Un’altra rivolta ebbe luogo in Toscana: qui una banda di contadini delle campagne di Arezzo fecero strage in città,, uccisero sia giacobini che ebrei fino ad occupare Siena e Firenze. Rivolte sanfediste si ebbero anche in Umbria e soprattutto nelle Marche.

La rivolta nell'Italia meridionale

Tuttavia la rivolta antifrancese più significativa si manifestò soprattutto nell’Italia meridionale; inizialmente essa ebbe un carattere anarchico, ma in seguito, con l’intervento del cardinale Bagnara di Ruffo, le diverse bande riuscirono a essere unificate e con il nome di Armata cristiana e reale abbatterono la Repubblica partenopea. Decine di migliaia di volontari accorsero da ogni parte del Regno. Il nucleo armato era composto da contadini, borghesi, ufficiali, e perfino da preti, pronti ad abbandonare famiglia, lavoro, case, chiese, per difendere la monarchia e la santa cattolica dalle truppe francesi rivoluzionarie. All'esercito si unirono anche banditi e recidivi nella speranza di vedere perdonati i propri reati. Questi ultimi si distinsero spesso per gli episodi di crudeltà gratuita.

La fine della Repubblica partenopea

Alla fine, la Repubblica partenopea fu abbattuta e i Borboni ritornarono sul trono. La resa fu firmata dal cardinale, dal comandante delle milizie russe e dal capitano della flotta inglese. Fra l’altro, il cardinale Ruffo era il sostenitore di una proposta di pacificazione generale, cercando così di attenuare le sofferenze nei confronti dei giacobini napoletani, concedendo loro di andarsene, imbarcandosi con le guarnigioni francesi che avrebbero lasciato il paese. Tuttavia gli accordi furono violati da Nelson che, ritenendo la proposta del cardinale “infame”, dopo essere giunto a Napoli il giorno successivo agli accordi, acquisito il parere favorevole del re e della regina, impose che l’espatrio fosse concesso solo ai Francesi e che i patrioti sanfedisti fossero giustiziati. Fu così che furono massacrati più di 100 patrioti repubblicani.

Sanfedismo e giacobismo napoletano

Il fenomeno del sanfedismo pose il problema dei limiti del giacobismo napoletano che non aveva adottato misure sociali a favore del ceto contadino e per questo andò incontro al fallimento.

Sanfedismo nello Stato Pontificio

Il sanfedismo ricomparve nello Stato Pontificio, durante la Restaurazione, sotto forma di una società segreta, chiamata “dei sanfedisti” per opporsi alle varie sette liberali e soprattutto alla Carboneria.

Negli anni 1830-1831, i sanfedisti costituirono una milizia irregolare che il governo papale cercò di utilizzare nella repressione dei patrioti come “volontari pontifici”.

Il movimento sanfedista si inserisce nel quadro dei movimenti europei controrivoluzionari della fine del XVIII secolo, come quello sorto durante le guerre di Vandea, nell'omonima regione francese, i cui abitanti furono decimati e massacrati dalle forze rivoluzionarie

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "sanfedismo"?
  2. Il termine "sanfedismo" deriva dalla difesa dei valori sociali e religiosi in nome della "santa fede" durante le rivolte antifrancesi e anti giacobine in Italia nel 1799.

  3. Quali furono le principali aree geografiche coinvolte nel movimento sanfedista?
  4. Le principali aree coinvolte furono il Piemonte, la Toscana, l'Umbria, le Marche e soprattutto l'Italia meridionale.

  5. Chi erano i partecipanti principali del movimento sanfedista?
  6. I partecipanti principali erano contadini, borghesi, ufficiali, preti, banditi e recidivi, tutti uniti per difendere la monarchia e la fede cattolica contro le truppe francesi rivoluzionarie.

  7. Quale fu il ruolo del cardinale Bagnara di Ruffo nel movimento sanfedista?
  8. Il cardinale Bagnara di Ruffo unificò le diverse bande sotto il nome di Armata cristiana e reale, contribuendo a rovesciare la Repubblica partenopea e sostenendo una proposta di pacificazione generale.

  9. Come si manifestò il sanfedismo durante la Restaurazione?
  10. Durante la Restaurazione, il sanfedismo riapparve nello Stato Pontificio come una società segreta chiamata "dei sanfedisti", opponendosi alle sette liberali e alla Carboneria, e costituendo una milizia irregolare per la repressione dei patrioti.

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