Concetti Chiave
- La resa di Compiègne portò alla divisione della Francia in due parti: la zona occupata a nord e la zona libera con capitale Vichy a sud, quest'ultima soggetta al controllo nazista.
- Il regime di Vichy era autoritario e antisemita, mentre la resistenza francese era guidata dal generale Charles de Gaulle, esiliato a Londra.
- Mussolini, inizialmente riluttante a entrare in guerra, decise di partecipare dopo la capitolazione francese, convinto che il conflitto sarebbe stato breve.
- Il 10 giugno 1940, Mussolini annunciò l'entrata in guerra dell'Italia, sostenuto dal re, dagli industriali e dall'opinione pubblica.
- Le ambizioni di Mussolini di espandere l'Italia furono frenate da insuccessi militari, come l'offensiva contro la Francia e l'attacco agli inglesi in Egitto.
Divisione della Francia
Con la resa di Compiègne, la Francia venne divisa in due parti:
1) nord, cioè la zona occupata, che comprendeva Parigi e il fronte tedesco;
2) centro-sud, cioè la zona libera con capitale Vichy. Nei fatti, però, il regime di Vichy era autoritario e antisemita, completamente assoggettato a Hitler. La resistenza francese era nelle sole mani del generale Charles de Gaul, esule a Londra.
Mussolini e l'entrata in guerra
Nel frattempo in Italia Mussolini, che aveva evitato di entrare in guerra per la mancanza di preparazione del Paese a sostenere un conflitto di lunga durata, di fronte alla capitolazione francese cambiò idea, assolutamente certo che il conflitto sarebbe durato poco e, soprattutto, ansioso di racimolare qualche briciola della gloria tedesca.
Il duce riuscì a convincere il re, gli industriali, la classe dirigente e l’opinione pubblica. Il 10 giugno del 1940 Mussolini annunciò a una folla acclamante l’entrata in guerra dell’Italia.
Ambizioni e fallimenti di Mussolini
Mentre Hitler realizzava la grande Germania, Mussolini accarezzava il sogno, quantomai ambizioso, di una grande Italia che si estendesse sul mediterraneo, sui Balcani e in Africa. Ma il duce non sembrava aver fatto bene i conti. L’offensiva contro la Francia si concluse con minime rettifiche di confine; l’attacco agli inglesi in Egitto si arenò per l’inadeguatezza dei mezzi corazzati. Come se non bastasse, Mussolini respinse orgogliosamente la proposta di aiuto da parte di Hitler, ma la realtà dei fatti spense presto i suoi ardori.