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Concetti Chiave

  • L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando fu il pretesto per la dichiarazione di guerra da parte dell'impero austro-ungarico, in un contesto di tensioni preesistenti tra le nazioni europee.
  • Le alleanze contrapposte, Triplice Alleanza e Triplice Intesa, trasformarono rapidamente il conflitto austro-serbo in una guerra mondiale.
  • La guerra di posizione caratterizzò il conflitto, con i soldati che vivevano in condizioni disumane nelle trincee, mentre i fronti si estendevano principalmente tra Francia e Germania e tra Russia e l'Impero Austro-Ungarico.
  • L'entrata in guerra degli Stati Uniti e l'uscita della Russia furono eventi chiave che influenzarono l'andamento del conflitto a favore della Triplice Intesa.
  • Il Trattato di Versailles del 1919 ridisegnò la mappa europea, disgregando l'impero Austro-Ungarico e creando nuovi Stati, pur innescando tensioni future a causa delle decisioni geografiche prese.

Indice

  1. L'inizio della prima guerra mondiale
  2. Le alleanze e l'espansione del conflitto
  3. La guerra di posizione e i fronti principali
  4. L'entrata in guerra dell'Italia
  5. Gli eventi chiave del 1917
  6. La fine della guerra e la conferenza di pace
  7. Le conseguenze della conferenza di Versailles
  8. Il programma di pace americano e la Società delle Nazioni
  9. L'epidemia di Spagnola

L'inizio della prima guerra mondiale

Il 28 luglio 1914, mentre l’erede al trono dell’impero Austro-Ungarico Francesco Ferdinando era in visita con sua moglie a Sarajevo, il serbo Gavrilo Princip sparò due colpi di pistola ai due. Questo omicidio fu la goccia che fece traboccare il vaso: l’imperatore dell’impero austro-ungarico, già segnato da molti lutti famigliari, il 28 luglio 1914 dichiarò guerra. Questa, però, fu solo un pretesto per cominciare la guerra in quanto vi erano già negli anni precedenti tensioni tra gli Stati. La Francia era intenta a riprendersi dalla Germania l’Alsazia e la Lorena, Russia e Austro-Ungheria si contendevano i Balcani. Si creò così il sistema delle alleanze contrapposte dove, da una parte si trovavano Germania, Austria e Italia (Triplice Alleanza), dall’altra Francia, Gran Bretagna e Russia (Triplice Intesa).

Le alleanze e l'espansione del conflitto

Queste alleanze prevedevano che, qualora uno dei membri venisse attaccato, gli altri sarebbero venuti in soccorso. Anche questa cosa aveva un aspetto negativo, infatti si correva il rischio che un conflitto tra i due Paesi divenisse mondiale. Un altro fattore che contribuì allo scoppio del conflitto mondiale fu la predisposizione alla guerra: durante il periodo dell’Imperialismo gli Stati avevano investito molto nella produzione di armi e nel rafforzamento delle flotte e degli eserciti. Questa guerra tra Austria e Serbia impiegò ben poco a diventare un conflitto mondiale; subito la Russia dichiarò guerra all’Austria e la Germania a Russia e Francia. Il 4 agosto, dopo il tentativo della Germania di entrare in Francia passando per il Belgio (che era Paese neutrale), la Gran Bretagna entrò in guerra al fianco della Francia. Successivamente si aggiunsero al conflitto anche il Giappone, dichiarando guerra alla Germania per riprendersi i possedimenti in Cina; l’impero Ottomano e la Bulgaria con l’alleanza; la Romania e il Portogallo con l’intesa.

La guerra di posizione e i fronti principali

All’inizio si è definita questa guerra “Guerra Lampo”, poiché i soldati credevano di ritornare a casa prima di Natale. Ben presto, però, il conflitto degenerò in una guerra di posizione: i soldati stavano per tantissimo tempo nelle trincee, ovvero delle fosse profonde circa 2 metri e protette da filo spinato. Qua i soldati vivevano in condizioni disumane e molto spesso ci morivano, se non uccisi per una malattia. I fronti principali erano 2; quello occidentale tra Francia e Germania e quello orientale tra la Russia e l’Impero Austro-Ungarico. Un altro luogo di fondamentale importanza nella Grande Guerra fu il mare del Nord. Qui Germania e Gran Bretagna si fronteggiarono duramente e nel 1915 la Germania affonda il transatlantico Lusitania. I morti furono oltre mille e tra questi duecento erano americani; questo mandò su tutte le furie gli Stati Uniti che minacciarono di entrare in guerra.

L'entrata in guerra dell'Italia

Nel frattempo, l’Italia si dichiarò neutrale nonostante l’alleanza poiché si trattava di un patto difensivo, mentre a dichiarare guerra era stata l’Austria; inoltre la maggior parte della popolazione non era interventista, ovvero era sfavorevole all’intervento in guerra. Contro una maggioranza sfavorevole vi era però una minoranza che era favorevole all’entrata in guerra dell’Italia. Tra questi c’erano gli interventisti democratici, i socialisti. La decisione di entrare in guerra venne presa con il patto di Londra, secondo il quale l’Italia sarebbe entrata in guerra con l’intesa. La prima cannonata venne sparata il 24 maggio 1915. Dopo l’entrata in guerra si creò un nuovo fronte che separava la penisola dall’Austria ed era lungo 700 Km. Questo nuovo fronte riuscì a indebolire le truppe austriache sul fronte orientale. Nel 1916, nei pressi di Verdun (in Francia) vi fu una battaglia sanguinosissima da cui tutte le parti uscirono vinte. Come se non bastasse, all’inizio del 1917 il generale Robert Nivelle massacrò interi reparti e si contarono oltre 870.000 morti.

Gli eventi chiave del 1917

In quest’anno accaddero, inoltre, due eventi chiave nella guerra: la Russia uscì dalla guerra a causa di una rivoluzione interna che portò lo Zar ad abdicare e gli Stati Uniti entrarono a fianco dell’intesa. Con la ritirata della Russia, gli imperi centrali poterono ritirare le truppe dal fronte orientale e concentrarle sugli altri. In particolare, il 24 ottobre 1917 gli austro-tedeschi irruppero in Italia da Caporetto, lungo il fronte italiano e le truppe, esasperate dalle decisioni del generale Cadorna, si ritirarono lasciando l’artiglieria al nemico. La vittoria sembrava quindi destinata agli imperi centrali perché, dopo l’invasione a Caporetto e la ritirata della Russia, la Germania poteva concentrare tutte le sue forze in un attacco sul fronte occidentale. Così fece e scatenò un’ultima imponente offensiva che fece arretrare Francia e Inghilterra, ma con l’aiuto degli Stati Uniti, l’intesa passò al contrattacco e rimandarono indietro i tedeschi.

La fine della guerra e la conferenza di pace

Nel frattempo anche l’Italia contrattaccò e il 24 ottobre varcarono il Piave e ottennero la vittoria decisiva a Vittorio Veneto contro l’Austria che in quel momento dava già segni di voler abbandonare la guerra. Dopo poco tempo l’Italia ottenne Trento e Trieste. Il 3 novembre, a Padova l’impero Austro-Ungarico firma l’armistizio con l’Italia e anche la Germania si arrese e firmò l’armistizio con l’Intesa.

Le conseguenze della conferenza di Versailles

A Versailles, nel 1919 si tenne la conferenza di pace a cui però parteciparono solo i Paesi vincitori e le decisioni geografiche prese in questo congresso avranno conseguenze pesanti per l’Europa. Le riforme attuate in questo congresso furono molte: l’impero Austro-Ungarico si disgregò in 4 diversi Stati quali Austria, Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia che univa; la Polonia divenne uno Stato indipendente; all’Italia venne rifiutata la Dalmazia (promessa con il patto di Londra); infine vennero sottratti all’impero Ottomano numerosissimi territori come l’Iraq, la Palestina, la Transgiordania e la Siria.

Il programma di pace americano e la Società delle Nazioni

Nel frattempo, in America, l’allora presidente presentò il suo programma di pace al Congresso americano; questo comprendeva i “Quattordici punti”. Uno di questi prevedeva l’autodeterminazione dei popoli, ovvero ogni Stato avrebbe avuto un suo territorio indipendente e avrebbe deciso la propria forma di governo. Questo punto venne applicato solo in parte perché tra i territori presi dall’Italia e dalla Cecoslovacchia vi erano territori a forte presenza austriaca. Tra gli altri punti c’era anche la creazione di un corpo internazionale: la Società delle Nazioni. Questa avrebbe dovuto impedire ulteriori conflittim ma già quando venne creata (1919), si mostrò debole poiché non vi aderirono gli Stati che più parteciparono al conflitto.

L'epidemia di Spagnola

Un'altra tragedia che si aggiunse alla guerra fu una terribile epidemia chiamata “Spagnola” e in soli due anni causò più di 20 milioni di morti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento scatenante della Prima Guerra Mondiale?
  2. L'evento scatenante è stato l'assassinio dell'erede al trono austro-ungarico Francesco Ferdinando a Sarajevo da parte del serbo Gavrilo Princip il 28 luglio 1914.

  3. Quali erano le principali alleanze durante la Prima Guerra Mondiale?
  4. Le principali alleanze erano la Triplice Alleanza (Germania, Austria, Italia) e la Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia).

  5. Perché l'Italia inizialmente si dichiarò neutrale?
  6. L'Italia si dichiarò neutrale perché il patto con la Triplice Alleanza era difensivo e l'Austria aveva dichiarato guerra, inoltre la maggior parte della popolazione era contraria all'intervento.

  7. Quali furono gli esiti della Conferenza di Pace di Versailles del 1919?
  8. La Conferenza di Pace di Versailles portò alla disgregazione dell'impero Austro-Ungarico in nuovi Stati, all'indipendenza della Polonia, e alla sottrazione di territori all'impero Ottomano. L'Italia non ottenne la Dalmazia.

  9. Quali furono le conseguenze della guerra in termini di salute pubblica?
  10. Una terribile epidemia chiamata "Spagnola" si aggiunse alla guerra, causando più di 20 milioni di morti in soli due anni.

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