silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • Il Regno d'Italia nutriva sentimenti filo-francesi, dovuti alla gratitudine verso Napoleone III per il suo supporto alla causa italiana.
  • I rapporti tra il nuovo Stato italiano e la Chiesa erano tesi, con l'Italia che si era formata a spese dello Stato Pontificio, alimentando un conflitto territoriale.
  • La legislazione italiana, ispirata alle Leggi Siccardi, mirava a ridurre i privilegi ecclesiastici, creando tensioni con la Chiesa e problemi di governo.
  • Le azioni di Garibaldi e i suoi volontari riflettevano il desiderio di liberare Roma, culminando in scontri come quello di Aspromonte e Mentana.
  • Il ritiro delle truppe francesi e la presa di Roma da parte italiana nel settembre 1870 segnarono la fine del potere temporale della Chiesa.

Indice

  1. Il ruolo del Regno d'Italia
  2. Tensioni tra Stato e Chiesa
  3. Garibaldi e la difesa di Roma
  4. La convenzione di settembre 1864
  5. L'intransigenza della Chiesa
  6. La breccia di Porta Pia

Il ruolo del Regno d'Italia

Tra gli Stati che avrebbero potuto complicare il disegno politico di BISMARK intervenendo a favore della Francia c'era il Regno d'Italia, sentimenti filo francesi, per tradizioni politiche della Francia

Per gratitudine nei confronti di Napoleone IOI per interventi a favore della causa Italia, sentimenti diffusi soprattutto negli ambienti della destra condiviso da molti uomini di governo e dal re.

Tensioni tra Stato e Chiesa

23.1.1871 I volontari di Garibaldi a fianco dei francesi: dal 1861 i rapporti del nuovo Stato e della Chiesa assai tesi

1) questione territoriale: Regno d'Italia si era formato a spese dello Stato e la Chiesa (Lazio, Roma) continuava a ritenere di aver subito sopruso.

- ma l'Unitá d'Italia non conclusa finché non ammessi:

- Il nuovo Stato (come tradizione precedente piemontese) dalle Leggi Siccardi: impronta liberale, Stato e Chiesa separati, alla linea politica di Cavour "libera Chiesa in libero Stato"

- legislazione che metteva fine ai poi vistosi privilegi ecclesiastici, soppresse molte congregazioni, più incameramento dei beni immobiliari, condanna autorità ecclesiastiche

- gravi problemi di governo e opposizione cattolica, la cui intransigenza pericolosa per l'influenza che il clero continuava a esercitare, specialmente su buona parte delle popolazioni rurali.

- libertà di liberare Roma forte nel Partito d'Azione e suo interprete Garibaldi

- difesa di Roma e del residuo Stato della Chiesa assunta dalla Francia con presidio.

Garibaldi e la difesa di Roma

Agosto 1862 Garibaldi tra Sicilia e Calabria contingente di volontari "Roma o morte" si proponevano di marciare verso i confini del Dazio.

- governo italiano guidato da Rattazzi confida tolleranza Napoleone IIII ma di fronte alla minaccia del governo Rattazzi dovette inviare le truppe per fermare Garibaldi.

29.8.1862 scontro in Aspromonte.

La convenzione di settembre 1864

La convenzione di settembre 1864, Firenze capitale 1865:

Truppe francesi gradualmente ritirate da Toma e governo italiano in segno di rinuncia avrebbe trasferì to la capitale da Torino a Roma. Approfittando del ritiro delle truppe di Garibaldi spedizione per Roma.

21.10.1867 fallito tentativo, scontri a Viola Glori presso ponte Milvio

3 novembre residue forze garibaldine si scontravano a Mentana, sconfitta.

L'intransigenza della Chiesa

L intransigenze della Chiesa: l'ostinata difesa francese del potere temporale, anacronistica in quanto in quegli anni la Chiesa condanna nei confronti le conquiste civili del pensiero moderno, codificata in documenti ufficiali..

1864: Il Sillabo documento pubblicato in appendice alla enciclica "QUANTA CURA" . Conteneva: catalogo con 80 proposizioni dove venivano elencati e condannati come errori i principi liberali.

8 dicembre 1869: Pio IX preparazione del Concilio Vaticano I, confermati presenti errori moderni, dogma dell'infallibilità del pontefice, in queste circostanze la crisi della guerra Franco-prussiana, viene eliminato dalla scena Napoleone IIII, la curia romana privata della protezione.

La breccia di Porta Pia

Agosto 1870, il presidio francese viene ritirato

12 settembre: le truppe italiane con il comando generale Cadorna entravano nel territorio pontificio senza resistenza

20 settembre 1870 "breccia di Porta Pia": reparto di fanteria e bersaglieri a occupavano Roma.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo del Regno d'Italia nei confronti della Francia durante il periodo di Bismarck?
  2. Il Regno d'Italia avrebbe potuto complicare il disegno politico di Bismarck intervenendo a favore della Francia, a causa dei sentimenti filo-francesi diffusi per tradizioni politiche e gratitudine verso Napoleone III per il suo supporto alla causa italiana.

  3. Quali erano le tensioni tra il nuovo Stato italiano e la Chiesa?
  4. Le tensioni erano legate alla questione territoriale, poiché il Regno d'Italia si era formato a spese dello Stato della Chiesa. Inoltre, la legislazione liberale italiana, che sopprimeva privilegi ecclesiastici e incamerava beni immobiliari, creava gravi problemi di governo e opposizione cattolica.

  5. Cosa accadde durante la spedizione di Garibaldi verso Roma?
  6. Garibaldi, con un contingente di volontari, tentò di marciare verso Roma con l'obiettivo "Roma o morte". Tuttavia, il governo italiano, guidato da Rattazzi, dovette inviare truppe per fermarlo, portando allo scontro di Aspromonte il 29 agosto 1862.

  7. Quali furono le conseguenze del ritiro delle truppe francesi da Roma nel 1870?
  8. Dopo il ritiro delle truppe francesi, le truppe italiane comandate da Cadorna entrarono nel territorio pontificio senza resistenza, culminando con la "breccia di Porta Pia" il 20 settembre 1870, quando Roma fu occupata da reparti di fanteria e bersaglieri.

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