Concetti Chiave
- La Carta Atlantica del 1941 sancì la cooperazione tra Stati Uniti e Gran Bretagna, promuovendo principi come l'autodeterminazione dei popoli e il disarmo.
- Le conferenze di Teheran (1943) e Yalta (1945) furono cruciali per delineare i piani post-bellici, inclusa la divisione della Germania in zone di occupazione.
- A Yalta, l'URSS si impegnò a entrare in guerra contro il Giappone, contribuendo alla spartizione dell'Europa in sfere di influenza occidentale e orientale.
- La conferenza di Potsdam (1945) evidenziò il crescente disaccordo tra Stati Uniti e Unione Sovietica, portando a tensioni che avrebbero alimentato la Guerra Fredda.
- Nonostante le divergenze, a Potsdam fu deciso di non smembrare la Germania, mantenendo un fragile equilibrio tra le potenze alleate.
Indice
Accordi di pace post-bellica
La guerra mondiale richiedeva progetti di pace “mondiali”. Quindi le potenze alleate raggiunsero l’accordo che avrebbe poi caratterizzato le soluzioni post-belliche.
Carta Atlantica e autodeterminazione
Il primo passo fu la firma da parte di Roosvelt e Churchill della Carta Atlantica, firmata nell’agosto 1941, che sanciva la solidarietà ideale e politica tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Il presidente degli Stati Uniti e il Primo ministro della Gran Bretagna enunciarono in 8 punti alcuni principi di ordine generale, come il diritto dei popoli alla autodeterminazione, l’auspicio di un disarmo generalizzato, ec.
Gli Stati Uniti quindi si mostravano intenzionati a svolgere un ruolo internazionale allo scopo di raggiungere e mantenere la pace e il 26 gennaio 1942, 26 paesi si proclamavano “Nazioni Unite”.
Conferenze di Teheran e Yalta
Nel novembre-dicembre 1943 si svolse a Teheran un incontro a cui parteciparono Churchill, Roosvelt e Stalin. I tre “grandi” manifestarono i loro programmi per il futuro.
Nel 1945 si incontrarono anche a Yalta, in Crimea; in questa occasione l’URSS si impegno a entrare in guerra contro il Giappone (il che avvenne nell’agosto del 1945).
Divisione della Germania e denazificazione
La Germania, inoltre, venne divisa in quattro zone di occupazione controllate dagli Stati Uniti, dall’Unione Sovietica, dalla Gran Bretagna e dalla Francia.
Inoltre, vennero prese importanti decisioni riguardanti la Germania: lo scioglimento dell’esercito tedesco e la “denazificazione” dell’intero paese, il perseguimento dei criminali nazisti, il pagamento dei danni di guerra.
Venne anche dichiarato il principio “atlantico” del diritto per i paesi liberati di determinare autonomamente il proprio futuro politico.
Conferenza di Yalta e spartizione
La conferenza di Yalta è inoltre divenuta il simbolo della spartizione dell’Europa in due aree di influenza: quella occidentale sotto il controllo americano e quella orientale sotto il controllo sovietico.
Conferenza di Potsdam e inizio Guerra Fredda
Il presidente americano Roosvelt a Yalta si mostro comprensivo nei confronti di Stalin.
Il suo successore, Harry Truman, al contrario, assunse un atteggiamento più rigido nella Conferenza di Potsdam, vicino Berlino, tenuta nel luglio-agosto 1945.
In questa circostanza, il disaccordo tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica causò uno stallo nelle trattative, anche se venne comunque deciso di non procedere allo smembramento della Germania.
La solidarietà tra USA e URSS stava però rovinandosi, e quindi cominciava ad esplodere quella rivalità internazionale che avrebbe portato le due super-potenze ad intraprendere appunto la “Guerra Fredda”.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il significato della Carta Atlantica firmata nel 1941?
- Quali furono le decisioni principali prese durante la Conferenza di Yalta del 1945?
- Come si è evoluto il rapporto tra Stati Uniti e Unione Sovietica durante la Conferenza di Potsdam?
La Carta Atlantica, firmata da Roosvelt e Churchill nell'agosto 1941, sanciva la solidarietà ideale e politica tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, enunciando principi come il diritto all'autodeterminazione dei popoli e l'auspicio di un disarmo generalizzato.
Durante la Conferenza di Yalta, l'URSS si impegnò a entrare in guerra contro il Giappone, la Germania fu divisa in quattro zone di occupazione, e furono prese decisioni riguardanti la "denazificazione" della Germania e il diritto dei paesi liberati di determinare autonomamente il proprio futuro politico.
Alla Conferenza di Potsdam, il presidente americano Truman assunse un atteggiamento più rigido rispetto a Roosvelt, causando disaccordi con l'Unione Sovietica e contribuendo al deterioramento della solidarietà tra le due nazioni, preludio alla "Guerra Fredda".