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Concetti Chiave

  • L'Italia, pur vincitrice della Prima guerra mondiale, esprime insoddisfazione per il Trattato di Saint Germain, che non rispetta appieno il Patto di Londra.
  • Il principio di autodeterminazione dei popoli di Wilson porta alla cessione della Dalmazia agli slavi, nonostante le rivendicazioni italiane.
  • Orlando e Sonnino chiedono l'annessione di Fiume, a maggioranza italiana, ma incontrano l'opposizione degli alleati.
  • La protesta italiana porta al temporaneo abbandono delle trattative di Versailles, ma l'Italia è costretta a tornare e accettare compromessi.
  • La delusione per i risultati delle trattative alimenta il sentimento nazionalista, con critiche da Salvemini e D'Annunzio sulla "vittoria mutilata".

Indice

  1. L'Italia e il trattato di Saint Germain
  2. Richieste di annessione e opposizioni
  3. Dimissioni e delusione nazionale

L'Italia e il trattato di Saint Germain

L’Italia era uscita dalla guerra come vincitrice ma era scontenta come se l’avesse persa a causa dell’impostazione del Trattato di Saint Germain (10-09-1919) riguardante l’ impero austro-ungarico. Nel patto di Londra, infatti, era stato promesso all’Italia : città di Trento e Trieste che sono state date, l’Alto Adige fino al Brennero che è stato dato, la Dalmazia, l’Istria e le coste Dalmate crearono problemi. Questi territori anche se erano sotto il controllo della Repubblica di Venezia era a maggioranza etnica slava e da loro erano rivendicati. Durante le trattative si utilizzò il principio di autodeterminazione dei popoli elaborato da Wilson (Principio in base al quale i popoli hanno diritto di scegliere liberamente il proprio sistema di governo e di essere liberi da ogni dominazione esterna, in particolare dal dominio coloniale) e quindi la Dalmazia andò agli slavi.

Richieste di annessione e opposizioni

A questo punto Orlando e Sonnino chiesero l’annessione della città di Fiume al territorio italiano secondo il principio di nazionalità dal momento che era abitata in maggioranza da italiani.

Tale richiesta incontrò l’opposizione degli alleati in particolare degli Stati Uniti e per questo come segno di protesta Sonnino e Orlando lasciarono Versailles e ritornarono in Italia accolti da manifestazioni patriottiche ma un mese dopo dovettero ritornare e scendere a compromessi per la firma del trattato e Fiume venne dichiarata una città internazionale.

Dimissioni e delusione nazionale

Successivamente a ciò Orlando si dimette perché non era riuscito a fare ciò che voleva e un senso di delusione si diffonde tra gli italiani nazionalisti: secondo Salvemini la Francia e l’Inghilterra avevano tradito l’Italia mentre D’Annunzio definisce la situazione italiana “una felicissima vittoria mutilata”. Per pochi mesi sarà primo ministro Francesco Saverio Nitti.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali insoddisfazioni dell'Italia riguardo al Trattato di Saint Germain?
  2. L'Italia era insoddisfatta perché, nonostante fosse uscita dalla guerra come vincitrice, non ottenne tutti i territori promessi nel patto di Londra, come la Dalmazia, che fu assegnata agli slavi secondo il principio di autodeterminazione dei popoli.

  3. Quali furono le conseguenze delle richieste di annessione della città di Fiume?
  4. Le richieste di annessione di Fiume incontrarono l'opposizione degli alleati, specialmente degli Stati Uniti, portando Orlando e Sonnino a lasciare Versailles in segno di protesta. Alla fine, Fiume fu dichiarata città internazionale.

  5. Quali furono le reazioni in Italia dopo la firma del trattato?
  6. Dopo la firma del trattato, Orlando si dimise per non aver raggiunto i suoi obiettivi, e tra i nazionalisti italiani si diffuse un senso di delusione, con figure come Salvemini e D'Annunzio che criticarono duramente la situazione.

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