Concetti Chiave
- Nel 1848, un'ondata rivoluzionaria attraversa l'Europa, risparmiando solo Inghilterra e Russia, nota come la "primavera dei popoli".
- La crisi economica tra il 1845 e il 1847, con cattivi raccolti e difficoltà nei settori industriale e commerciale, ha alimentato il malcontento.
- In Francia, il malcontento cresce contro la monarchia di Luigi Filippo I, sostenuta dall'alta borghesia, mentre il popolo chiede maggiore partecipazione.
- I repubblicani e i socialisti francesi spingono per l'allargamento del suffragio, ma il re resiste, portando all'insurrezione del 22 febbraio 1848.
- Dopo l'insurrezione, la repubblica viene proclamata il 24 febbraio 1848, introducendo riforme come la libertà di stampa e il suffragio universale maschile.
Indice
L'ondata rivoluzionaria del 1848
In tutta Europa nel ’48 c’è un ondata rivoluzionaria, tranne in Inghilterra e in Russia. Si parla di “primavera dei popoli” anche perché avviene in questa stagione.
La crisi economica e sociale
Il contesto in Europa è caratterizzato da una crisi economica situata tra il 1845 e il 1847 che colpisce il settore agricolo (pessimi raccolti), il settore industriale e il settore commerciale e da una crisi finanziaria (caduta dei titoli azionari, fallimento delle imprese, aumento della disoccupazione, stagnazione dell’economia)
La rivoluzione in Francia
- i moti partono dalla Francia in cui si cerca una maggiore partecipazione da parte dei cittadini
- la monarchia di Luigi Filippo I va verso gli interessi dell’alta borghesia (banchieri, industriali, grandi proprietari) che provoca malcontento nella popolazione francese
- contrari al re sono gli aristocratici, i piccoli e i medi borghesi e con l’avanzo della crisi finanziaria anche la grande borghesia
- i repubblicani e i socialisti chiedono un allargamento del suffragio elettorale ma il sovrano rifiuta
Le riforme della nuova repubblica
- il 22 febbraio 1848 scoppia l’insurrezione del popolo parigino che si conclude con la fuga del sovrano e con la proclamazione della repubblica (24 febbraio) con un governo promissorio e con riforme in cui si concede:
-- la libertà di stampa e di associazione
-- il suffragio universale maschile
-- le misure fiscali contro i ricchi
-- l’imposta progressiva sul reddito
-- la riduzione della giornata lavorativa
- viene poi eletto Luigi Napoleone Bonaparte che ottiene il 75% dei voti