Concetti Chiave
- Il nuovo Stato Italiano postunitario era una Monarchia Costituzionale con un Parlamento nazionale, inizialmente riunito a Torino nel 1861.
- La Destra Storica, al governo dopo la morte di Cavour, favoriva l'accentramento amministrativo e decisionale, limitando le autonomie locali.
- Furono potenziate le infrastrutture e organizzate le amministrazioni locali, imponendo l'obbligatorietà dei primi due anni di scuola elementare.
- Per coprire le spese statali, furono introdotte imposte severe, tra cui la tassa sul Macinato, che causò disordini popolari.
- La Destra Storica introdusse politiche di laicizzazione, come il matrimonio civile, mentre la Sinistra Liberale promuoveva l'ampliamento del suffragio.
Indice
La nascita del parlamento italiano
Il nuovo Stato Italiano era una Monarchia Costituzionale, dotata di un Parlamento, dove erano rappresentati tutti i territori nazionali.
Il primo Parlamento del Regno d’Italia si riunì a Torino, capitale del Regno d’Italia, il 18 Febbraio 1861.
Le politiche della destra storica
Morto Cavour nel Giugno 1861, a capo del Governo va la Destra Storica, un raggruppamento politico d’ispirazione liberal-monarchica, che continuò il processo di costituzione degli assetti normativi e istituzionali del Regno.
La Destra Storica voleva che la vita politica fosse riservata solo agli uomini più ricchi e colti, che erano solo il 2% della popolazione.
Erano inoltre favorevoli all’Accentramento amministrativo, ritenevano quindi che la maggior parte delle decisioni debba essere presa dagli organi centrali (Parlamento e Governo), mentre gli Enti Locali devono solo avere limitate autonomie e dovevano essere controllati da funzionari statali dipendenti direttamente dal governo, i Prefetti.
Riforme e infrastrutture
Oltre a ciò, i Governo della destra erano favorevoli ad una Politica Doganale liberista e iniziarono la costruzione di una Rete Ferroviaria e l’ampliamento delle strade e dei porti.
Oltre a potenziare le Infrastrutture (ferrovie, strade, porti), furono organizzare anche le Amministrazioni Locali (Provincie e Comuni) e l’Esercito.
Venne anche decretata l’obbligatorietà dei primi due anni di scuola elementare.
Venne effettuato un Catasto completo, in modo da essere a conoscenza del numero e della valutazione delle proprietà terriere e degli immobili.
Vennero ammodernate e riorganizzate le aree degradate delle grandi città.
Misure fiscali e tensioni sociali
Tutte queste attività richiesero grandi sforzi finanziari; quindi il Governo attuò misure fiscali severe verso il popolo, aggiungendo diverse imposte dirette, riguardo i redditi dei lavoratori o il valore delle proprietà terriere, o indirette, come quelle sul tabacco o su alcuni generi alimentari; una di queste tasse era quella sul Macinato, che causò un aumento del prezzo del pane, cosa che fece scoppiare tumulti in buona parte d’Italia, i cosiddetti ‘moti del macinato’.
Altra fonte per sanare il bilancio statale era stata la vendita all’asta dei beni sottratti agli enti ecclesiastici contemplativi.
Nonostante alcuni contrasti con la popolazione causati dalle varie sovrattasse, la Destra Storica nel 1875 riuscì a raggiungere il pareggio di bilancio.
Laicizzazione e gruppi parlamentari
La Desta aveva attuato anche una Politica di Laicizzazione delle strutture statali.
Venne introdotto il Matrimonio Civile, quindi un Matrimonio per avere valore difronte allo Stato doveva essere effettuato davanti a funzionari statali e registrata nei registri di un comune.
Oltre alla Destra Storica esisteva anche la Sinistra Liberale, composta da ex-repubblicani, garibaldini e mazziniani; ritenevano necessario un ampliamento del suffragio e un maggior potenziamento del sistema scolastico.
Destra Storica e Sinistra Liberale non sono da intendersi come Partiti Politici, ma come Gruppi di Parlamentari, guidati da uno o più capi.
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura politica del nuovo Stato Italiano nei primi anni postunitari?
- Quali erano le principali politiche della Destra Storica?
- Quali misure fiscali furono adottate dal governo della Destra Storica?
- Quali erano le differenze tra la Destra Storica e la Sinistra Liberale?
Il nuovo Stato Italiano era una Monarchia Costituzionale con un Parlamento che rappresentava tutti i territori nazionali.
La Destra Storica promuoveva l'accentramento amministrativo, una politica doganale liberista, e investimenti in infrastrutture come ferrovie, strade e porti.
Furono introdotte imposte dirette e indirette, come la tassa sul Macinato, che causò tumulti noti come 'moti del macinato'.
La Destra Storica era favorevole a un governo centralizzato e restrizioni sul suffragio, mentre la Sinistra Liberale voleva ampliare il suffragio e potenziare il sistema scolastico.