Concetti Chiave
- Negli anni '90, gli Stati Uniti emergono come superpotenza dominante, influenzando le tensioni in Palestina.
- Il presidente Bush sr avvia trattative tra Israele, palestinesi e Stati arabi, favoriti dalla vittoria del Partito laburista in Israele nel 1992.
- Nel 1993, Rabin e Arafat siglano l'accordo di Oslo, prefigurando un possibile Stato palestinese indipendente.
- L'autorità palestinese si insedia lentamente nei territori, con resistenza dai coloni israeliani e dall'esercito.
- La nuova Intifada nel 2000 vede Hamas guadagnare seguito, con numerosi attentati contro civili e militari israeliani.
Indice
Il contesto internazionale degli anni Novanta
Durante gli anni Novanta del Novecento, il successo conseguito contro l'Iraq, e il mutamento della situazione internazionale, dettata dalla crisi dei regimi comunisti sovietici, sembra fare degli Stati Uniti la superpotenza dominante sulla scena mondiale.
Iniziative di pace in Medio Oriente
Il presidente Bush sr decide di sfruttare la situazione per tentare di ricomporre le tensioni che hanno martoriato fino ad allora la Palestina. Mentre a Gaza e in Cisgiordania ancora è in corso l'intifada, Bush sr si impegna affinché si aprano delle trattative tra esponenti del governo israeliano, esponenti palestinesi e rappresentanti degli Stati arabi che circondano Israele. L'iniziativa è favorita dall'esito delle elezioni israeliane, che nel 1992 vedono la vittoria del Partito laburista tornato al governo dopo vent'anni di predominio del partito nazionalista di destra (il Likud). Il nuovo Primo ministro israeliano, il laburista Itzhak Rabin (1922 -1995) prende una decisione impegnativa che gli sembra un ottimo presupposto per un accordo permanente con i palestinesi: blocca i nuovi insediamenti di coloni israeliani nei territori occupati (Gaza e Cisgiordania).
Accordi di Oslo e conseguenze
Nel 1993 a Bush sr succede Clinton, che prosegue nella linea tracciata dal suo predecessore e si adopera affinché Rabin si incontri con i leader dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, Arafat. Dopo laboriose trattative nell'agosto del 1993 Rabin e Arafat siglano a Oslo un accordo che pone le premesse per la costituzione di una serie di aree che in Cisgiordania e a Gaza dovrebbero essere affidate a un'Autorità nazionale palestinese (Anp): si tratta di un modo cauto per prefigurare la nascita di un possibile Stato palestinese indipendente. Questo gesto di distensione, costa peraltro la vita a Rabin, ucciso il 4 novembre 1995 da un estremista israeliano, contrario al riconoscimento dell'autonomia palestinese.
Tensioni e conflitti persistenti
D'altro canto il processo di insediamento dell'autorità palestinese )che si era costituita nel 1994) nelle zone occupate procede a rilento. I coloni israeliani non abbandonano gli insediamenti che hanno creato in Cisgiordania e a Gaza. L'esercito israeliano non abbandona le sue postazioni. Negli anni seguenti la situazione non trovare una soluzione, anzi scoprire nuovi conflitti è una nuova Intifada (nel settembre 2000). Tra i palestinesi si conquista notevole seguito Hamas (entusiasmo), un'organizzazione radicale che non riconosce l'autorità dell'Anp perché non vuole riconoscere la legittimità dello Stato di Israele: sono opera di militanti di Hamas numerosi attentati che fanno un grandissimo numero di vittime tra la popolazione civile israeliano così come tra i soldati dell'esercito israeliano.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo degli Stati Uniti nel tentativo di risolvere le tensioni in Palestina negli anni Novanta?
- Quali furono le conseguenze dell'accordo di Oslo del 1993?
- Qual è stato l'impatto di Hamas nel conflitto israelo-palestinese?
Gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Bush sr e poi di Clinton, hanno cercato di mediare tra israeliani e palestinesi per risolvere le tensioni, promuovendo trattative che hanno portato all'accordo di Oslo nel 1993.
L'accordo di Oslo ha posto le basi per la creazione di un'Autorità nazionale palestinese in alcune aree di Cisgiordania e Gaza, ma ha anche portato all'assassinio di Itzhak Rabin da parte di un estremista israeliano contrario all'autonomia palestinese.
Hamas, un'organizzazione radicale che non riconosce l'autorità dell'Anp né la legittimità dello Stato di Israele, ha guadagnato seguito tra i palestinesi e ha condotto numerosi attentati contro civili e soldati israeliani, contribuendo a intensificare il conflitto.