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Concetti Chiave

  • Le piccole aziende italiane si concentravano sulla produzione di seta, lana e cotone, con metodi prevalentemente artigianali e un mercato orientato all'esportazione.
  • L'industria metalmeccanica era dominata da piccole officine, ad eccezione dei cantieri navali di Sampierdarena e Napoli, mentre la siderurgia era notevolmente arretrata rispetto al Regno Unito.
  • L'Italia aveva un utilizzo limitato delle macchine a vapore, con una produzione di cavalli vapore significativamente inferiore rispetto ad altre nazioni europee come l'Inghilterra e la Francia.
  • Fattori come un mercato interno povero, barriere doganali, carenza di infrastrutture, assenza di una borghesia imprenditoriale e un sistema bancario inadeguato, ostacolavano lo sviluppo industriale.
  • La situazione politica frammentata e la mancanza di libertà nei regimi influenzavano negativamente l'economia, con tentativi di riforma come la proposta di una Lega doganale nel 1847.

Indice

  1. Industria tessile e metalmeccanica
  2. Ritardo tecnologico e cause
  3. Ostacoli economici e politici

Industria tessile e metalmeccanica

Nelle campagne dell'Italia settentrionale, specializzate nella coltura del baco da seta, si erano costituite piccole aziende per la trattura, ma la seta greggia e i filati erano poi in prevalenza esportati. L'industria della lana era diffusa nella provincia di Biella, nel Veneto e nella zona di Prato, ma i metodi di lavorazione erano rimasti artigianali nei laboratori cittadini e ancora più arretrati nelle campagne, dove prevaleva il lavoro a domicilio. Tecnologicamente più avanzata, ma lontana dai livelli inglesi, era l'industria del cotone, concentrata principalmente in Lombardia.

Ritardo tecnologico e cause

I settori in più grave ritardo erano quelli di maggiore importanza nelle aree avanzate dell'Europa. Nel settore metalmeccanico prevaleva ancora la piccola officina artigianale, con un paio di importanti eccezioni costituite dai cantieri navali di Sampierdarena (Genova) e di Napoli.

L'industria siderurgica italiana nel 1861 produceva non più di 26000 tonnellate di ghisa, contro i 3772000 di quella inglese.

In grave ritardo anche l'impiego delle macchine a vapore. Nel 1850 le macchine italiane considerate nel loro complesso riuscivano a produrre circa 10000 cavalli vapore, mentre l'Inghilterra ne produceva 1290000, la Germania 260000 e la Francia 270000.

Ostacoli economici e politici

Le cause dell'arretratezza italiana in confronto con le aree europee industrializzate erano:

- il mercato interno era troppo povero: il ritardo generale dello sviluppo, anche e soprattutto nelle campagne, faceva sì che la gran parte della popolazione fosse troppo povera per sostenere, con i consumi individuali e familiari, un mercato interno di prodotti industriali;

- le barriere doganali: la divisione della penisola in parecchi stati creava barriere che bloccavano il commercio. Nel passaggio tra uno stato all'altro il prezzo delle merci aumentava a causa dei dazi doganali;

- mancavano moderne vie di comunicazione: nel 1850, la rete ferroviaria raggiungeva la cifra di 620 km di binari, contro i 3000 km della Francia e i 7000 km dell'Inghilterra;

- non esisteva una borghesia con una mentalità aperta al rischio delle iniziative imprenditoriali;

- mancava un sistema bancario in grado di erogare prestiti a chi voleva investire in attività industriali.

Inoltre, il ritardo economico e la situazione politica erano collegati. La divisione in piccoli stati, la presenza di regimi privi di libertà, la dipendenza di parti del territorio dell'Austria furono viste come fattori che impedivano lo sviluppo dell'economia.

Nel 1847 il Granducato di Toscana, lo Stato pontificio, il Regno delle Due Sicilie e il Regno di Sardegna avviarono trattative per creare una Lega doganale.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le principali cause dell'arretratezza industriale dell'Italia rispetto ad altre aree europee?
  2. Le cause principali includevano un mercato interno povero, barriere doganali tra i vari stati italiani, la mancanza di moderne vie di comunicazione, l'assenza di una borghesia imprenditoriale e un sistema bancario inadeguato.

  3. Quali settori industriali erano più sviluppati in Italia nel XIX secolo?
  4. L'industria del cotone era tecnologicamente più avanzata, concentrata principalmente in Lombardia, mentre l'industria della lana era diffusa a Biella, nel Veneto e a Prato, sebbene con metodi artigianali.

  5. Quali iniziative furono intraprese per migliorare la situazione economica e commerciale in Italia?
  6. Nel 1847, il Granducato di Toscana, lo Stato pontificio, il Regno delle Due Sicilie e il Regno di Sardegna avviarono trattative per creare una Lega doganale, cercando di superare le barriere commerciali interne.

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