Concetti Chiave
- La fase dal 1977 è segnata da tensioni politiche e trasformazioni economiche e sociali in India.
- Il conflitto in Punjab negli anni '80 vede il governo di Indira Gandhi usare la forza contro i sikh, culminando con la sua morte nel 1984.
- Rajiv Gandhi guida il Partito del Congresso verso politiche neoliberiste e si coinvolge nel conflitto civile dello Sri Lanka, che porta alla sua morte nel 1991.
- Dal 1992, il Kashmir diventa un nuovo punto di conflitto etnico, con scontri tra indù e musulmani e tensioni con il Pakistan.
- Il Biharatiya Janata Party (Bjp), fondato nel 1980, cresce grazie al nazionalismo indù, diventando un principale partito politico dal 1996.
Indice
Tensioni politiche e trasformazioni sociali
La fase che va dalla sconfitta del Partito del congresso, avvenuta nel 1977 con la vittoria della federazione politica del Janata Party, fino a oggi è stata caratterizzata, contemporaneamente da notevoli tensioni politiche e da una apprezzabile trasformazione economico e sociale. Le tensioni politiche nascono dagli attriti tra i diversi gruppi etnici presenti in India anche dopo la Partition del 1947. La prima area di tensione a porre gravi problemi è il Punjab, dove la minoranza sikh, agli inizi degli anni 80, chiede l'indipendenza.
Indira Gandhi e il conflitto sikh
Al governo, dal 1980 è tornato il Partito del congresso guidato ancora da Indira Gandhi, che decide di porre fine alle tensioni con un brutale gesto di forza: nel giugno del 1934 l'esercito indiano attacca il Tempio d'oro di Amritsar, sacro ai sikh, uccidendo oltre 1000 indipendentisti sikh che vi si sono asserragliati. L'azione vuole intimidire l'intera popolazione sikh, e in una certa misura riesce nello scopo poiché gruppi politici sikh negli anni seguenti lasciano cadere la richiesta dell'indipendenza del Punjab; è comunque un'azione che costa la vita a Indira Gandhi che viene uccisa il 31 ottobre del 1984 da una sua guardia del corpo, di confessione sikh.
Rajiv Gandhi e la politica estera
Alla guida del Partito del congresso va allora il figlio di Indira, Rajiv Gandhi (1944-91) che allontana il partito dal suo tradizionale filosocialismo, orientandola verso una politica neoliberista. Alla fine degli anni 80 il governo di Rajiv Gandhi si trova coinvolta nella guerra civile in atto nello Sri Lanka, tra il gruppo etnico cingalese di religione buddista, maggioritario nell'isola. Il movimento tamil viene appoggiato dall'etnia tamil presente in uno degli Stati meridionali dell'India. Rajiv Gandhi appoggia i tamil dello Sri Lanka anche in ragione della presenza tamil all'interno dell'India.
Nel 1987 Rajiv Gandhi decide di intervenire direttamente nel conflitto che è in corso nello Sri Lanka, siglando con il Primo Ministro cingalese un accordo di pace che prevede concessioni all'etnia tamil, Per la realizzazione degli accordi di pace, l'India invia un corpo di spedizione nello Sri Lanka, che comunque si trova coinvolto in azioni di guerra contro i gruppi Tamil estremisti che non accettano l'accordo siglato da Rajiv Gandhi e dal primo ministro cingalese. Nel 1990 l'India, alla fine, ritira le sue forze dallo Sri Lanka senza aver ottenuto alcun risultato anche perché sull'isola tamil e cingalesi continuano a combattere. Nonostante ciò i gruppi tamil considerano l'intera operazione voluta da Rajiv Gandhi come una sorta di tradimento, un giudizio che per lui vale come una condanna a morte: il 21 maggio 1991 Rajiv Gandhi viene ucciso a Madras da un terrorista tamil.
Conflitto etnico in Kashmir
Nel 1992 si apre un nuovo fronte di conflitto etnico in Kashmir. Le tensioni risalgono alle modalità della Partition del 1947, che hanno attribuito la regione, mussulmana, all'Unione Indiana, uno Stato a maggioranza indù. Nel 1992 scoppiano gravissimi scontri tra indù e musulmani che portano alla distruzione di una moschea nell'Uttar Pradesh e a una grande quantità di vittime. Negli anni seguenti continuano le azioni di guerriglia dei gruppi separatitisti musulmani del Kashmir, mentre tra il 1999 e il 2003 si sono riaccesi scontri di frontiera con le truppe del Pakistan, che vorrebbero acquisire il controllo dell'intero Kashmir.
Ascesa del Biharatiya Janata Party
Queste vicende vengono vissute da una parte dell'opinione pubblica indiana come una multiforme minaccia agli interessi della comunità indù, e sulla base di questa percezione che molti elettori si orientano verso un nuovo partito fondato nel 1980, il Biharatiya Janata Party (Bjp, Partito del popolo indiano). Si tratta di un partito conservatore la cui cifra ideologica principale è un acceso nazionalismo indù, che gli ha consentito di conquistare uno spazio politico di prim'ordine. Nel 1996 il Bjp diventa è partito di maggioranza relativa. Da allora il sistema politica indiana è caratterizzata dal confronto tra il Bjp e il Partito del Congresso che sono i maggiori partiti nazionali.
Domande da interrogazione
- Quali sono state le principali tensioni politiche in India dopo la sconfitta del Partito del congresso nel 1977?
- Come ha reagito il governo di Indira Gandhi alle richieste di indipendenza dei sikh nel Punjab?
- Qual è stato il ruolo di Rajiv Gandhi nel conflitto in Sri Lanka?
- Quali eventi hanno caratterizzato il conflitto etnico in Kashmir negli anni '90?
- Come ha influenzato il Biharatiya Janata Party (Bjp) la politica indiana?
Le tensioni politiche in India sono state principalmente causate dagli attriti tra diversi gruppi etnici, come i sikh nel Punjab e i musulmani in Kashmir, che hanno portato a richieste di indipendenza e conflitti violenti.
Il governo di Indira Gandhi ha reagito con un'azione di forza, attaccando il Tempio d'oro di Amritsar nel 1984, uccidendo oltre 1000 indipendentisti sikh, un'azione che ha portato alla sua uccisione da parte di una guardia del corpo sikh.
Rajiv Gandhi ha cercato di mediare nel conflitto in Sri Lanka, firmando un accordo di pace con il Primo Ministro cingalese e inviando truppe indiane, ma l'operazione è stata vista come un tradimento dai tamil e ha portato al suo assassinio nel 1991.
Il conflitto in Kashmir è stato caratterizzato da scontri tra indù e musulmani, la distruzione di una moschea nell'Uttar Pradesh nel 1992, e continui scontri di guerriglia e di frontiera con il Pakistan tra il 1999 e il 2003.
Il Bjp, con il suo nazionalismo indù, è diventato un partito di maggioranza relativa nel 1996, trasformando il sistema politico indiano in un confronto tra il Bjp e il Partito del Congresso, i due maggiori partiti nazionali.