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Habilis
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Concetti Chiave

  • L'imperialismo è definito come "colonialismo moderno", emergendo alla fine del XIX secolo, sostituendo il colonialismo tradizionale.
  • La Conferenza di Berlino del 1884 segnò la spartizione globale tra potenze europee, USA e Giappone, con l'obiettivo di creare mercati per l'esportazione di capitali.
  • Motivazioni politiche, sociali e culturali spinsero la spartizione, inclusi prestigio internazionale, riduzione del malcontento e la missione civilizzatrice europea.
  • I colonizzatori controllavano le economie delle colonie, imponendo le loro monete e sfruttando le risorse naturali, impoverendo i territori occupati.
  • Le idee di superiorità razziale e culturale giustificarono la colonizzazione come un dovere di civilizzazione verso i popoli considerati "selvaggi".

Indice

  1. L'imperialismo e il colonialismo moderno
  2. Conferenza di Berlino e spartizione globale
  3. Ragioni politiche, sociali e culturali

L'imperialismo e il colonialismo moderno

L’imperialismo è il fenomeno che si sostituisce al colonialismo dalla fine del XIX secolo agli inizi del XX secolo ed è spesso definito “colonialismo moderno”.

Con il colonialismo, infatti, si conquistavano nuovi territori da sfruttare economicamente (sfruttamento economico delle materie prime).

Conferenza di Berlino e spartizione globale

Dopo la Conferenza di Berlino del 1884, le potenze europee, Europa, USA e Giappone, si spartirono i territori del globo per un nuovo scopo: esse, infatti, avevano la volontà di affermare la propria potenza, trasformando le colonie in veri e propri mercati dove poter esportare i capitali.

Ragioni politiche, sociali e culturali

Tuttavia, ci sono altre ragioni che portarono alla spartizione del mondo:

- ragioni politiche: il prestigio internazionale era commisurato alla quantità dell’estensione del proprio territorio;

- ragioni sociali: le conquiste coloniali, promettendo gloria e ricchezza, servivano anche a ridurre il malcontento popolare che si diffondeva nei Paesi europei;

- ragioni culturali: si diffusero le idee della superiorità della razza, della cultura e della religione dei bianchi e della convinzione che l’Europa avesse il dovere di “civilizzare i barbari e i selvaggi” (missione civilizzatrice dell’uomo bianco).

I Paesi colonizzatori imponevano la propria moneta e controllavano le materie prime delle colonie: di conseguenza, i Paesi colonizzati si impoverirono.

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