Concetti Chiave
- Dopo la seconda guerra mondiale, il Giappone è sotto il controllo degli Stati Uniti, con una nuova costituzione che limita il ruolo dell'imperatore a simbolico.
- Il partito liberaldemocratico domina il sistema politico giapponese dal 1955, mentre il partito socialista e comunista hanno un'influenza limitata.
- L'economia giapponese postbellica cresce rapidamente grazie al supporto economico degli Stati Uniti e la collaborazione con le loro industrie.
- I grandi complessi industriali-finanziari, detti zaibatsu, sono al centro della crescita economica, supportati da un network di piccole e medie imprese.
- Nonostante la crescita economica, tra il 1968 e il 1969 il Giappone sperimenta conflitti sociali, in particolare con movimenti studenteschi nelle università.
Indice
Il Giappone post-guerra e la nuova costituzione
Dalla fine della seconda guerra mondiale il Giappone è sotto il controllo degli Stati Uniti. Il generale MacArthur che era il responsabile dell'amministrazione ha imposto nel 1946 una nuova costituzione che prevedeva un parlamento rappresentativo: l'imperatore Hirohito conserva il suo ruolo, sebbene debba dichiarare pubblicamente la natura non divina del suo potere; inoltre la nuova costituzione non gli riconosce che un ruolo simbolico e nessun potere politico effettivo. I massimi dirigenti politici e militari del regime precedente sono stati processati, sette di essi vengono giustiziati. Gran parte dei generali e degli ufficiali dell'esercito viene epurata, cioè sono allontanati dall'incarico per aver intrattenuto rapporti con il regime precedente o per essersi macchiati di crimini di guerra. Su queste nuove basi il Giappone può intraprendere una nuova vita politica basata su regole democratiche e sul pluralismo cioè sulla compresenza di diversi partiti in competizione tra loro per ottenere il consenso da parte degli elettori.
Il sistema politico giapponese e le sue dinamiche
Sin dagli anni 50 il sistema politico è dominato dal partito liberaldemocratico, che era nato nel 1955 dalla fusione di due partiti pre-esistenti, mentre il partito socialista è relegato all'opposizione e il partito comunista ha una presenza poco più che simbolica. Un quadro politico di questo genere è il futuro della collocazione geopolitica del Giappone ovvero la vicinanza di potenze comuniste di dimensioni e di forza notevole (Urss, Cina, Corea del Nord) preoccupa una buona parte dell'opinione pubblica giapponese, specie le classi imprenditoriali e le classi medie che traggono particolari benefici da uno sviluppo economico tanto positivo.
La crescita economica del Giappone e il ruolo degli Stati Uniti
Un fattore essenziale per il decollo economico del Giappone postbellico è lo stretto rapporto che instaura con gli Stati Uniti, alle cui industrie l'economia giapponese fornisce macchine, componenti, manufatti vari. È essenziale anche la scelta politico-economica compiuta dal governo statunitense che decide di non chiedere al Giappone il pagamento dei danni di guerra ma di avviare un programma di sostegno economico e finanziario che favorisca la ripresa produttiva del paese. Il livello di crescita economica giapponese si rivela straordinaria, molto più rapido del ritmo di crescita che in questi stessi anni caratterizza i principali paesi dell'Occidente europeo. Un simile ritmo di crescita fa sì che il Giappone torni ben presto a essere una delle massime potenze economiche mondiali. La crescita postbellica si basa sulla presenza di pochi grandissimi zaibatsu, ovvero complessi industriali-finanziari attivi in vari settori produttivi e in varie attività di intermediazione bancaria e finanziaria, intorno ai quali si forma una articolata costellazione o agglomerato di piccole e medie aziende collegate a uno di questi grandi complessi.
Conflittualità sociale e movimenti studenteschi
Tuttavia nonostante i dati economici siano così positivi anche in Giappone la conflittualità sociale non è del tutto assente. Fra il 1968 e il 1969 il Giappone vede diffondersi nelle università un movimento studentesco piuttosto agguerrito strutturate in un'associazione vicina al Partito comunista, lo Zengakuren e in un'altra associazione non comunista, lo Zenkyoto.
Domande da interrogazione
- Quali cambiamenti politici sono stati introdotti in Giappone dopo la seconda guerra mondiale?
- Qual è stato il ruolo degli Stati Uniti nella ripresa economica del Giappone postbellico?
- Come si è sviluppato il sistema politico giapponese negli anni '50?
- Quali sfide sociali ha affrontato il Giappone nonostante la crescita economica?
Dopo la guerra, il Giappone ha adottato una nuova costituzione nel 1946 sotto la supervisione del generale MacArthur, che ha istituito un parlamento rappresentativo e ridotto il ruolo dell'imperatore a una figura simbolica senza potere politico effettivo.
Gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo cruciale nella ripresa economica del Giappone, non richiedendo il pagamento dei danni di guerra e avviando un programma di sostegno economico e finanziario che ha favorito la ripresa produttiva del paese.
Negli anni '50, il sistema politico giapponese è stato dominato dal partito liberaldemocratico, nato nel 1955 dalla fusione di due partiti pre-esistenti, mentre il partito socialista è rimasto all'opposizione e il partito comunista ha avuto una presenza marginale.
Nonostante la crescita economica, il Giappone ha affrontato conflittualità sociale, evidenziata tra il 1968 e il 1969 dalla diffusione di un movimento studentesco nelle università, associato a gruppi come lo Zengakuren e lo Zenkyoto.