Concetti Chiave
- La Pace di Lunéville del 1801 consolida i confini italiani e riconosce le Repubbliche sorelle, con l'Austria che cede territori ecclesiastici.
- La Pace di Amiens nel 1802 segna la fine della Seconda Coalizione e il riconoscimento della Repubblica da parte del Regno Unito.
- Napoleone rafforza il potere del Senato, permettendogli di legiferare tramite senato-consulti, diminuendo il potere di Tribunato e Corpo legislativo.
- Il Senato viene ampliato a 120 membri, con il Primo console che ha un'influenza decisiva nella designazione dei candidati.
- Napoleone diventa Console a vita, trasformando la Repubblica in una forma di governo autocratica, mantenendo solo formalmente il nome di Repubblica.
Indice
La pace di Lunéville e Amines
Nel 1801 la Pace di Lunéville con il Sacro Romano Impero, chiedendo di rispettare quanto pattuito nel Trattato di Campoformio. Il confine in Italia arriva ora fino al nuovo Regno d’Etruria, con l’Austria che riconosce le Repubbliche sorelle. In cambio la secolarizzazione e l’annessione dei principati ecclesiastici di Trento e Bressanone. Nel 1802 si ha la Pace di Amines con il Regno Unito, che riconosce la Repubblica, e si ha la fine della Seconda Coalizione.
Riforme costituzionali di Napoleone
Dal 1802 la situazione è quindi alquanto favorevole a Napoleone, che decide di far approvare al Senato una modifica della Costituzione che rafforza le prerogative del Senato stesso. Esso ha facoltà di legiferare, espropriando così il potere legislativo di Tribunato e Corpo legislativo. Può agire tramite atti aventi forza di legge detti senato-consulti, riguardanti tutto ciò che non è previsto dalla Costituzione. In caso di sua modifica invece si avranno senato-consulti organici. I suoi membri vengono portati a 120, con il Primo console che ora colui che deve designare i tre candidati dalla lista degli eleggibili. Ma anche altri, indipendenti da essa.
Consolidamento del potere di Napoleone
Grazie alla forza coercitiva del Primo console, è soltanto il Senato che vota questa modifica della Carta. Si vuole però salvare l’apparenza, e il popolo viene chiamato in un referendum confermativo, che si rivela un plebiscito con 3,6milioni di si e 6mila no. Napoleone inizia a distribuire grandissime proprietà terriere ai senatori, una sorta di investitura signore-vassallo. Senatori che diventano super-prefetti, con rendita annua molto consistente oltre l’indennità senatoriale. Napoleone viene posto come Console a vita, in una Repubblica che ora è tale solo di nome.