Rosabianca 88
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • La "primavera europea" si concluse rapidamente con il ripristino dei sovrani e la scomparsa delle conquiste popolari.
  • In Francia, le elezioni del 1848 videro la vittoria della corrente borghese e conservatrice, spegnendo le aspirazioni rivoluzionarie di Parigi.
  • L'esercito austriaco represse le rivoluzioni in Boemia, Italia e Vienna, portando all'abdicazione dell'imperatore in favore di Francesco Giuseppe.
  • L'Ungheria e Venezia resistettero, ma furono sconfitte rispettivamente dall'esercito russo e dalla fame e dal colera.
  • A Roma, i volontari italiani difesero la repubblica proclamata da Mazzini, con figure eroiche come Luciano Manara e Goffredo Mameli.

Indice

  1. La fine della primavera europea
  2. La rivolta parigina e Luigi Bonaparte
  3. La repressione nell'impero austriaco
  4. La resistenza italiana e i suoi eroi

La fine della primavera europea

La “primavera europea” non durò a lungo; dovunque i sovrani si ripresero e le conquiste popolari scomparvero.

La rivolta parigina e Luigi Bonaparte

Già nell’aprile del ’48 le elezioni tenute in Francia per nominare i deputati all’assemblea costituente videro la vittoria della corrente borghese e conservatrice delle province, sulla corrente popolare e socialista di Parigi, la vera protagonista della rivoluzione di febbraio.

Una rivolta degli operai parigini contro un decreto dell’assemblea fu repressa nel sangue; le elezioni per la presidenza della nuova repubblica francese portarono a capo dello Stato un nipote di Napoleone: Luigi Bonaparte, candidato dei borghesi, dei moderati, dei monarchici.

La repressione nell'impero austriaco

Nell’impero austriaco l’esercito rimasto fedele alla monarchia stroncò nell’estate la rivoluzione in Boemia e in Italia, costrinse il Piemonte a chiedere l’armistizio, nell’ottobre espugnò Vienna, e in seguito indusse l’imperatore ad abdicare in favore del nipote Francesco Giuseppe. Rimanevano indipendenti l’Ungheria e Venezia, la prima fu vinta nel 1849 con l’aiuto dell’esercito russo, la seconda, fu piegata dalla fame e dal colera.

La resistenza italiana e i suoi eroi

Un lampante esempio si ha con La difesa di Villa Spada a Roma. I volontari italiani accorsi a difendere la repubblica romana, proclamata dal Mazzini e difesa da Garibaldi, combatterono con particolare accanimento e valore a Villa Corsini, al Vascello e a Villa Spada. In questi combattimenti trovarono la morte Luciano Manara, il patriota lombardo già segnalatosi nelle 5 giornate di Milano e GoffRedo Mameli, l’autore dell’inno “Fratelli d’Italia”. Il cippo innalzato presso Ravenna in memoria di Anita Garibaldi, la valorosa compagna dell’eroe, morta durante la tragica ritirata, dopo la caduta di Roma.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Rosabianca 88 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Rosabianca 88 di Lud_

domandina

Rosabianca 88 di Samantha Petrosino