silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • La riforma di Depretis mirava a raggiungere l'equilibrio economico, migliorare il sistema scolastico, riformare il sistema elettorale e tributario, e affrontare la questione meridionale.
  • Il trasformismo politico di Depretis cercava di unire destra e sinistra, formando una maggioranza basata sulla fedeltà alle istituzioni e rinunciando a drastici cambiamenti riformistici.
  • Le opposizioni principali erano la sinistra radicale e i cattolici, quest'ultimi seguivano il "non expedit" del Papa, rimanendo fuori dalla vita politica statale.
  • La legge scolastica Coppino del 1876 cercava di migliorare l'istruzione elementare, ma i cambiamenti furono minimi rispetto alla legge Casati.
  • La riforma elettorale del 1882 ampliò il diritto di voto ai cittadini maschi con alcuni requisiti, portando il numero degli elettori da 600.000 a 2 milioni, favorendo l'elezione di rappresentanti popolari.

Indice

  1. Obiettivi della riforma
  2. Il governo della sinistra
  3. Quadro politico del periodo
  4. Il trasformismo di Depretis
  5. Le opposizioni politiche
  6. Politica interna e scolastica
  7. Riforma elettorale del 1882

Obiettivi della riforma

Obiettivi della riforma:

Equilibrio economico

Scolastica

Elettorale

Tributaria

questione meridionale

Il governo della sinistra

Il governo della sinistra:

Alla caduta della destra c'era una forza politica eterogenea guidata da Depretis 1878 e il 1879-81 eccetto questi due governi risiedute da Cairoli, fu presidente del consiglio fino alla morte 1887.

Quadro politico del periodo

Quadro politico

1878 muore Vittorio Emanuele II gli succede il figlio Umberto I

1872 muore Mazzini

Mille Ottocento 82 muore Garibaldi

Distinzione tra moderati e democratici era ormai quasi priva di significato.

Il trasformismo di Depretis

Il trasformismo:

Depretis si adoperò per cancellare ogni separazione tra questi gruppi politici, e quindi tra destra e sinistra, attraverso il rimescolamento delle forze politiche.

Eliminati i programmi.

Costruzione di una maggioranza, il suo governo, su di una coalizione assai disparata di forze, con il comune dominatore della fedeltà alle istituzioni, perché la miglior difesa dei propri interessi. Depretis contrattò i voti non solo con la sinistra ma anche con la destra. Nessuna definizione di un preciso partito di governo nè uno di opposizione.

La stabilità politica così ottenuta aveva come prezzo quello di evitare cambiamenti troppo drastici.

Ma le riforme in Italia erano urgenti e richiedevano un cambiamento anche drastico perché avrebbero dovuto abbattere antichi privilegi, il trasformismo di Depretis fu una formula conservatrice, rinuncia ad una vera politica di riforme.

Le opposizioni politiche

Le opposizioni: sinistra radicale e cattolici

La politica di Depretis aveva quasi risolto le opposizione e si erano ridotte a:

sinistra radicale, tendenzialmente democratica (Bertani), differenti gruppi eredi della tradizione democratica (Cavallotti).

Cattolici: fedeli alla divieto del Papa 1874 il "non expedit", di partecipare alle elezioni politiche, estranei alla vita dello Stato.

1874 "opera dei congressi" Per raccogliere questa parte del mondo cattolico in un'organizzazione nazionale.

Dal 1876 al 1887 furono comunque prese decisioni importanti sulla politica interna, politica economica, politica estera.

Politica interna e scolastica

Politica interna: all'inizio della politica interna e Depretis c'erano pochi mutamenti.

1876 approvato un provvedimento di politica scolastica, legge Coppino per correggere i difetti della legge Casati per la scuola elementare, situazione rimase presso he invariata.

Se l'analfabetismo diminuì si dovette alle scuole già istituite dalla legge Casati.

Riforma elettorale del 1882

Riforma elettorale 1882

Legata alla politica scolastica: il criterio era legato al sesso, istruzione e voto:

Elettori tutti i cittadini maschi

21 anni di età

Superata la seconda elementare o saper leggere e scrivere

Requisito del censo mantenuto solo in alternativa a quello dell'istruzione a 20 lire.

Numero degli elettori passano da 600000 a 2 milioni.

La riforma apriva la strada all'elezione di rappresentanti dei ceti popolari come vittoria primo deputato socialista A. Costa, nelle prime elezioni a suffragio allargato.

1884 esteso il provvedimento

Domande da interrogazione

  1. Quali erano gli obiettivi principali delle riforme durante il governo di Depretis?
  2. Gli obiettivi principali delle riforme includevano l'equilibrio economico, la riforma scolastica, elettorale, tributaria e la questione meridionale.

  3. Come Depretis ha cercato di gestire le divisioni politiche tra destra e sinistra?
  4. Depretis ha cercato di cancellare le separazioni tra i gruppi politici attraverso il trasformismo, creando una coalizione disparata basata sulla fedeltà alle istituzioni, evitando cambiamenti drastici.

  5. Quali furono le principali opposizioni al governo di Depretis?
  6. Le principali opposizioni erano la sinistra radicale, tendenzialmente democratica, e i cattolici, che seguivano il "non expedit" del Papa, rimanendo estranei alla vita dello Stato.

  7. Quali cambiamenti ha portato la riforma elettorale del 1882?
  8. La riforma elettorale del 1882 ha ampliato il diritto di voto a tutti i cittadini maschi di almeno 21 anni che avessero superato la seconda elementare o sapessero leggere e scrivere, aumentando il numero degli elettori da 600.000 a 2 milioni.

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