Concetti Chiave
- La Belle Époque, nonostante l'ottimismo, porta a una crisi esistenziale con riflessioni sui comportamenti tradizionali e atteggiamenti trasgressivi.
- Friedrich Nietzsche critica l'idea di progresso del Novecento, riflettendo il cambiamento culturale e artistico dell'epoca.
- Sigmund Freud introduce la psicoanalisi, esplorando la mente umana e le sue parti più oscure.
- Nel Novecento emerge una cultura basata su approcci violenti e irrazionali, influenzando la politica e alimentando nazionalismo e razzismo.
- L'intolleranza porta alla nascita del sionismo, un movimento politico volto a creare uno Stato ebraico in risposta all'antisemitismo crescente.
Crisi esistenziale della Belle Époque
In un clima di ottimismo e fiducia come quello della Belle Époque, si va incontro a una crisi esistenziale, con una riflessione sui comportamenti tradizionali e la diffusione di atteggiamenti più trasgressivi. Questo avviene perché davanti a tali simultanei cambiamenti l'individuo sembra aver perso la sua identità.
Questa crisi si manifesta in tutti i campi dell'arte e della cultura. Uno dei più importanti interpreti di tale cambiamento è Friedrich Nietzsche, che critica l'idea di progresso maturata durante il Novecento.
Nello stesso periodo Sigmund Freud introduce la psicoanalisi, una disciplina focalizzata sullo studio della mente umana e delle sue parti più perverse.
Cambiamenti culturali e politici del Novecento
Nel Novecento, quindi, emerge un nuovo tipo di cultura che ha come fondamento un approccio violento e irrazionale. Questa nuova concezione alimenta una nuova visione della politica, che inizia a basarsi sulla necessità di affermare la supremazia della propria nazione. Tutto ciò fonda la base per razzismo e nazionalismo. Inizia a diffondersi nelle diverse popolazioni l'avversità e l'odio per gli stranieri, che in alcuni Paesi come Austria e Francia diventa antisemitismo. A causa del clima di intolleranza nasce il sionismo, un partito politico che ha come scopo quello di fondare uno Stato ebraico.