Concetti Chiave
- La crisi del 1929 iniziò negli Stati Uniti, influenzati da debiti post-Prima guerra mondiale e da una crescita economica insostenibile basata su disuguaglianze sociali.
- La sovrapproduzione agricola e la riduzione delle esportazioni europee portarono a un indebitamento agricolo, causando fallimenti bancari e un crollo dell'economia.
- Il crollo di Wall Street nel 1929 fu provocato da una vendita massiccia di azioni, seguita da un grave crollo economico con disoccupazione e povertà diffuse.
- La crisi non fu limitata agli Stati Uniti, ma si diffuse globalmente, influenzando l'economia di paesi come la Polonia e il Giappone.
- Il New Deal di Roosevelt (1933-1937) propose interventi statali per stimolare l'economia, ridurre la disoccupazione e implementare politiche di sicurezza sociale.
Indice
L'inizio della crisi del 1929
La crisi del 29 parte dall’America. L’America durante la Prima guerra mondiale aveva rifornito tutte le potenze alleate e quindi tutti quanti si trovano in una condizione di debito. Dopo il primo conflitto in America c’era stato un cambio politico, da Wilson che era un democratico, nelle elezioni del 1919 erano saliti al potere i repubblicani. Fra il 19 e il 29, gli Stati Uniti conoscono una crescita che nessun altro paese conoscerà, del 64% quindi si sviluppa anche la grande industria.
Crescita e disuguaglianze negli Stati Uniti
Tutta questa ricchezza però si costruisce su sacche di povertà grandissime perché la ricchezza dei bianchi non si pone il problema delle categorie che vengono sfruttate e che in qualche modo garantiscono questa crescita velocissima di ricchezza. Il liberismo non pone limiti alla libera iniziativa ma non pone neanche limiti dal punto di vista sociale. Dopo tanti anni di crescita, conosceranno una battuta di arresto soprattutto nella campagne perché li agricoltori americani, che avevano spinto molto sulla produzione di cereale, avevano comprato nuovi macchinari per aumentare la produzione, si erano indebitati con le banche. Il problema è che l’Europa iniziò a sollevarsi e ad importare meno e anche il mercato interno americano si satura. Proprio per questo dall’inizio del 1928 gli agricoltori faticano a pagare i debiti contratti con le banche e questo fenomeno si diffonde sempre di più finché le banche non iniziano a fallire. L’agricoltura entra in crisi perché c’è una contrazione del mercato estero ma c’è anche una contrazione del mercato interno, si produce più di quel che si consuma. Pian piano questa crisi si sposta dalle campagne.
all’industria.
Il crollo di Wall Street
Gli Stati Uniti ormi sono in questo processo in cui tutti investono in borsa, in cui tutti pensano di potersi arricchire per cui le azioni non le comprano solo i grandi uomini d’affari, li comprano tutti al punto che la borsa di Wall Street il 24 ottobre 1929 crolla all’improvviso. La sera prima, i brokers si erano fatti prendere dal panico perché avevano capito quello che stava succedendo e il giorno dopo mettono in vendita talmente tante azioni che provocano il crollo della borsa di New York.
La grande depressione e le sue conseguenze
Già dal lunedì successivo le casse delle banche erano vuote e iniziano subito le file agli istituti di beneficenza che offrivano pasti ecc. A questo evento segue la grande depressione ovvero crollo della produzione, crollo dei salari, crollo dei prezzi e disoccupazione . Negli anni ’30 la disoccupazione è intorno al 28% quindi una famiglia su quattro. Questa tragedia però non rimase nascosta perché il mondo era globalizzato, gli americani avevano rapporti economici con tutto il mondo quindi a cascata questa crisi ebbe un effetto domino anche in Europa . Ad esempio, la Polonia non aveva più chi comprava il suo legname, il Giappone si trova in una crisi di sovrapproduzione.
Il new deal di Roosevelt
Nel 1933 gli americani vanno a votare ed eleggono un presidente democratico Franklin Delano Roosevelt . Elaborò un piano “new deal” (1933-1937) cioè nuovo corso che tirerà fuori gli stati uniti dalla crisi:
- lo stato debba entrare nell’economia nazionale con organismi di controllo
- deve ridare fiducia al suo popolo
- il problema della disoccupazione e per abbatterla inizia a promuovere delle opere pubbliche finanziate con denaro statale, poi suddivide la giornata lavorativa in 3 turni da 8 ore
- nelle campagne chiede agli agricoltori di ridurre la produzione e per questo lo stato da degli incentivi per coprire quel dislivello
- attua delle politiche di sicurezza sociale ovvero assicura la pensione di vecchiaia ai lavoratori, l’assistenza ai bisognosi
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi del 1929 negli Stati Uniti?
- Come si manifestò la crisi economica negli Stati Uniti dopo il crollo della borsa?
- Quali furono le conseguenze globali della crisi del 1929?
- Quali misure furono adottate da Franklin Delano Roosevelt per affrontare la crisi?
- In che modo il "New Deal" mirava a ridurre la disoccupazione?
La crisi del 1929 fu causata da un eccesso di produzione agricola, debiti degli agricoltori, saturazione del mercato interno, eccessivo investimento in borsa e il crollo improvviso della borsa di Wall Street.
La crisi si manifestò con il crollo della produzione, dei salari, dei prezzi e un alto tasso di disoccupazione, con una famiglia su quattro colpita negli anni '30.
La crisi ebbe un effetto domino a livello globale, colpendo l'Europa e altri paesi come la Polonia e il Giappone, che affrontarono problemi economici simili.
Roosevelt introdusse il "New Deal", che includeva interventi statali nell'economia, promozione di opere pubbliche, riduzione della produzione agricola con incentivi statali e politiche di sicurezza sociale.
Il "New Deal" mirava a ridurre la disoccupazione promuovendo opere pubbliche finanziate dallo stato e suddividendo la giornata lavorativa in tre turni da otto ore.