Concetti Chiave
- Alla vigilia della Grande Guerra, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo condividevano una storia complessa e rivendicavano la loro neutralità.
- Il Belgio, sotto il re Alberto I, godeva di una ritrovata popolarità reale e affrontava tensioni sociali e preoccupazioni per il comportamento bellico tedesco.
- Nei Paesi Bassi, la regina Wilhelmine, con legami tedeschi, difendeva strenuamente la neutralità, mentre il paese si preparava a diventare rifugio per la nobiltà tedesca post-guerra.
- In Lussemburgo, la giovane sovrana Maria-Adelaïde mostrava simpatie pro-tedesche, portando a controversie e alla sua abdicazione post-conflitto per mantenere l'indipendenza del paese.
- Le tre monarchie erano legate da dinastie con forti origini tedesche, complicando ulteriormente le loro posizioni politiche all'approssimarsi della guerra mondiale.
Indice
Le monarchie del Benelux
A cavallo fra il XIX e il XX secolo, non si parlava ancora di BENELUX eppure il Belgio, i paesi-Bassi ed il Lussemburgo avevano in comune una lunga storia, non sempre armoniosa. Si tratta di capire quale fosse lo spirito che dominava queste tre monarchie che, in vista del primo conflitto mondiale, rivendicavano la loro neutralità.
La nuova era del Belgio
Una grande parte della popolazione belga aveva accolto con sollievo la morte di Leopoldo II, avvenuta nel 1909. Il nuovo re, Alberto I° era il nipote (di zio) del sovrano defunto. Aveva sposato Elisabetta di Baviera e la coppia aveva avuto tre figli: Leopoldo, Carlo e Maria-José, la futura regina d’Italia. Per la prima volta nella storia del regno, la famiglia reale godeva di una grande popolarità, presentando un’immagine ben diversa dagli scandali che avevano accompagnato gli ultimi anni del regno di Leopoldo II. Il nuovo sovrano rivelò anche delle preoccupazioni sociali che non avevano mai caratterizzato il regno precedente. All’inizio del XX secolo, il Belgio era fra i paesi più ricchi del mondo. Il regno doveva la sua prosperità alle risorse della colonia del Congo e alla sua attività industriale molto fiorente. Tuttavia, si stava sviluppando il partito operai belga, una nuova formazione politica I giovani sovrani si interessarono soprattutto della politica estera. Il comportamento bellico dell’impero tedesco preoccupava il Belgio e anche, e soprattutto la famiglia reale, che non poteva nascondere facilmente le sue origini tedesche. Infatti, il nonno di Alberto I° era Leopoldo I°, un principe della dinastia Saxe-Cobourg scelto re dei Belgi nel 1831. Per quanto riguarda la regina, essa risultava molto attaccata alle sue origini tedesche. Inoltre, quando la coppia reale incontrava il suo lontano cugino ed il figlio, il “Kronprinz” temeva fortemente di non poter conservare la sua neutralità.
Le sfide dei Paesi Bassi
Nei Paesi Bassi, la dinastia degli Orange osservava con attenzione l’evoluzione della situazione politica. Come in Belgio, anche nei Paesi-Bassi si respirava un’aria tedesca. Nel 1901, la regina Wilhelmine aveva sposato il principe Enrico di Mecklembiourg-Schwerin e dopo otto anni la coppia dette alla luce il loro unico figlio, la principessa Giuliana. Quindi alla vigilia della guerra, il Paesi-Bassi si presentavano con una regina metà tedesca che aveva sposato un principe tedesco e che si trovavano confrontatati con le ambizioni tedesche. La regina difendeva a spada tratta la neutralità. All’indomani della guerra, i membri della famiglia regnante tedesca saranno cacciati dai loro troni ed i Paesi-Bassi diventeranno la loro terra d’esilio.
Il Lussemburgo e Maria-Adelaïde
Nel Lussemburgo, il ramo cadetto della dinastia Nassau occupava il trono dalla morte di Guglielmo III, il re dei Paesi-Bassi che cingeva la doppia corona. Nel 1912, Guglielmo IV del Lussemburgo è sostituito da Maria-Adelaïde, una sovrana di appena 17 anni che dimostra apertamente le sue simpatie per la Germania come pure le sue tendenze conservatrici. Esse era fermamente disposta a far valere le sue idee politiche anche se il suo punto di vista era molto controverso. Essa credeva fermamente nella forza di un asse Berlino-Lussemburgo, mentre i sudditi non accettavano di buon grado che il paese potesse correre il rischio di essere occupato dalle truppe del Kaiser. Durante la prima guerra mondiale il granducato fu occupato dall'esercito tedesco e il comportamento di Maria Adelaide sembrò troppo accondiscendente verso gli occupanti. Pertanto al termine della guerra, essendo criticata nel Paese e con il rischio di annessione da parte del Belgio o della Francia, nel 1919, essa abdicò in favore della sorella minore Carlotta per poter salvare l'indipendenza del paese e la dinastia regnante.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione politica e sociale in Belgio alla vigilia della Grande Guerra?
- Come si presentava la situazione nei Paesi Bassi prima della Prima Guerra Mondiale?
- Qual era la posizione del Lussemburgo rispetto alla Germania durante la Grande Guerra?
- Quali erano le relazioni tra le monarchie del Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo?
- Quali furono le conseguenze della Prima Guerra Mondiale per le famiglie reali di questi paesi?
Alla vigilia della Grande Guerra, il Belgio era un paese prospero grazie alle risorse del Congo e all'industria fiorente. La famiglia reale, guidata da Alberto I, godeva di grande popolarità e mostrava preoccupazioni sociali. Tuttavia, il comportamento bellico della Germania destava preoccupazione, soprattutto per le origini tedesche della famiglia reale.
Nei Paesi Bassi, la regina Wilhelmine, di origini tedesche, sposò un principe tedesco, Enrico di Mecklembourg-Schwerin. La nazione, con una forte influenza tedesca, difendeva la neutralità, ma si trovava a confrontarsi con le ambizioni tedesche.
Il Lussemburgo, sotto la giovane sovrana Maria-Adelaïde, mostrava simpatie per la Germania e tendenze conservatrici. Durante la guerra, il paese fu occupato dai tedeschi e Maria-Adelaïde fu criticata per la sua accondiscendenza, portandola ad abdicare nel 1919 per salvare l'indipendenza del paese.
Le tre monarchie condividevano una storia complessa e non sempre armoniosa. Alla vigilia della guerra, tutte rivendicavano la neutralità, ma erano influenzate dalle loro connessioni e origini tedesche, che complicavano le loro posizioni politiche.
Dopo la guerra, i membri della famiglia reale tedesca furono esiliati nei Paesi Bassi. In Lussemburgo, Maria-Adelaïde abdicò a causa delle critiche per la sua vicinanza alla Germania, mentre in Belgio e nei Paesi Bassi, le famiglie reali continuarono a difendere la neutralità e a gestire le conseguenze del conflitto.