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Concetti Chiave

  • I trattati di pace post-bellici ridisegnarono i confini europei, creando Stati con numerose minoranze etniche che alimentarono l'instabilità politica.
  • La Prima Guerra Mondiale ebbe un impatto devastante sull'Europa, con milioni di vittime e una significativa riduzione del potenziale industriale e agricolo.
  • L'economia europea subì gravi perdite, inclusi debiti crescenti, inflazione e perdita di mercati, mentre i Paesi neutrali ne beneficiarono.
  • Le trattative di pace non soddisfecero né vincitori né vinti, alimentando sentimenti nazionalistici e tensioni interne nei vari Paesi.
  • Il conflitto ridimensionò il ruolo dell'Europa a livello globale, portando gli Stati Uniti e il Giappone a emergere come nuove potenze mondiali.

Indice

  1. Trattati di pace e minoranze etniche
  2. Conseguenze economiche della guerra
  3. Cambiamenti sociali e vantaggi dei neutrali
  4. Insoddisfazione post-bellica e nuovi equilibri

Trattati di pace e minoranze etniche

A Neuilly (27 dicembre 1919) fu firmato il trattato con la Bulgaria che dovette cedere parte dei suoi territori alle nazioni confinanti (Romania, Grecia, Jugoslavia). Al Trianon (4 giugno 1920) si ebbe il trattato con l’Ungheria sempre con cessioni territoriali; a Sèvres con la Turchia (11 agosto).

Tutti questi trattati che favorirono gli alleati delle nazioni vincitrici, crearono Stati con numerose “minoranze” etniche (cioè di lingua e razza diverse) che, nonostante si fosse cercato di tutelarle, furono vittime della politica accentratrice dei governi, e contribuirono con il loro malcontento alla instabilità della pace.

Conseguenze economiche della guerra

Il bilancio della guerra non è favorevole all’Europa belligerante, come dimostrano i dati che seguono. La guerra costò all’Europa circa 8 milioni di morti e 20 milioni di invalidi; il costo della guerra fu elevatissimo; il potenziale industriale e quello agricolo europei furono ridotti del 40 e 30 per cento rispettivamente, l’Europa perdette parte dei suoi mercati, accrebbe i suoi debiti, subì l’inflazione monetaria.

Cambiamenti sociali e vantaggi dei neutrali

Inoltre si ebbero rivolgimenti nelle classi sociali (nuovi ricchi e nuovi poveri), emancipazione femminile e giovanile a cui si deve aggiungere il disagio e il malcontento della generazione che aveva combattuto. Solo i Paesi europei rimasti neutrali ebbero vantaggi dalla guerra, aumentando le riserve auree e sviluppando la loro industria e il loro commercio.

Insoddisfazione post-bellica e nuovi equilibri

Né i vincitori né i vinti furono soddisfatti dell’esito delle trattative di pace; il nazionalismo spinse a rafforzare le frontiere, ad erigere blocchi doganali e reclamare l’annessione delle “minoranze”. Anche le lotte politiche interne furono molto vive. Fuori dell’Europa, gli Stati Uniti divennero la prima potenza mondiale e il Giappone si affermò nel Pacifico. Con le sue lotte intestine l’Europa aveva perduto il predominio mondiale.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze dei trattati di pace sulle minoranze etniche?
  2. I trattati di pace crearono Stati con numerose minoranze etniche che, nonostante le tutele, furono vittime della politica accentratrice dei governi, contribuendo all'instabilità della pace.

  3. Quali furono le principali conseguenze economiche della guerra per l'Europa?
  4. La guerra causò circa 8 milioni di morti, 20 milioni di invalidi, una riduzione del potenziale industriale e agricolo, perdita di mercati, aumento dei debiti e inflazione monetaria.

  5. Come cambiarono le dinamiche sociali e quali vantaggi ottennero i Paesi neutrali?
  6. Ci furono rivolgimenti nelle classi sociali, emancipazione femminile e giovanile, mentre i Paesi neutrali aumentarono le riserve auree e svilupparono industria e commercio.

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