Concetti Chiave
- Tanzio da Varallo, noto per il realismo degli affreschi nei Sacri Monti di Orta, si ispira al naturalismo di Caravaggio.
- Formazione a Roma influenzò il suo stile, coniugando il naturalismo caravaggesco con la drammaticità lombarda.
- Nel dipinto "David con la testa di Golia", il giovane David è rappresentato con un'espressività contrastante tra volto e gesto.
- L'opera mette in risalto il contrasto tra il pallore del volto di David e la sicurezza del suo gesto con la spada sguainata.
- La composizione in primo piano e l'uso di luci e colori vivaci rivelano una reinterpretazione lombarda del soggetto caravaggesco.
Il piemontese Antonio d’Enrico, detto Tanzio da Varallo, è conosciuto soprattutto per il realismo degli affreschi che realizzò nei Sacri Monti di Orta.
Influenze artistiche e stile
Formatosi in Italia centrale e soprattutto a Roma, Tanzio rimase fortemente colpito dalla visione diretta del naturalismo delle opere di Caravaggio e, una volta, tornato in patria, riuscì a coniugare tali caratteri con la drammaticità e con la spiritualità tipica della pittura lombarda.
Nel David con la testa di Golia (1616-17), il giovane eroe biblico è colto nell’istante in cui regge con veemenza la testa appena mozzata del gigante Golia. Il volto pallido incarnato e lo sguardo quasi assente del giovane protagonista creano un contrasto fortemente espressivo con la sicurezza del gesto con cui, la spada ancora sguainata, mostra il macabro trofeo. La scelta di collocare i personaggi in primissimo piano su uno sfondo cupo, la gamma cromatica resa squillante dall’incidenza della luce e l’attenzione ad alcuni dettagli dell’abbigliamento di David rivelano, in chiave lombarda, la rielaborazione dell’analogo soggetto dipinto da Caravaggio.