Concetti Chiave
- La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca è caratterizzata da una luce dorata che avvolge la scena, evidenziando l'influenza della pittura fiamminga.
- L'opera presenta un ambiente domestico e reale, con una composizione che rompe la simmetria perfetta tipica di Piero, offrendo un senso di concretezza pacata e solenne.
- Il Bambino tenuto in braccio dalla Madonna indossa una collana di corallo, simbolo di fortuna e allusione alla Passione di Cristo.
- I due angeli ai lati della Madonna hanno le mani incrociate sul petto in segno di adorazione, contribuendo all'atmosfera rispettosa della scena.
- Alcuni studiosi identificano nel volto della Madonna le sembianze di Battista Sforza e nel Bambino il figlio Guidubaldo, suggerendo un ritratto familiare.
La madonna di Senigallia
Grazie alla luce e all'inserimento entro uno spazio reale, quasi domestico, che i personaggi della piccola Madonna di Senigallia appaiono solidi, seppure di una concretezza pacata e solenne, tipica dell'umanità di Piero: la Madonna tiene in braccio il Bambino, che ha al collo una collana di corallo, portafortuna ma anche allusione al sangue versato nella Passione; ai lati i due angeli hanno le mani incrociate al petto in atteggiamento di adorazione.
Influenze fiamminghe
Viene qui meno la perfetta simmetria e centralità delle opere di Piero, poichè lo sfondo non è regolato sui personaggi e il suo realismo rivela il forte influsso esercitato dalla pittura fiamminga sull'artista, così come dai fiamminghi deriva il raggio di luce che entra da una finestra laterale, accarezza i capelli dell'angelo a sinistra e il velo della Vergine, avvolgendo la composizione di una luminosità dorata.
Riconoscimenti nel volto della madonna
Alcuni studiosi hanno riconosciuto nel volto della Madonna le sembianze di Battista Sforza, e quindi nel Bambino la figura di Guidubaldo, unico figlio maschio ed erede.