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Concetti Chiave

  • Paolo Uccello, nato a Firenze nel 1397, si è formato nella bottega di Ghilberti, adottando uno stile tardo gotico influenzato dal gotico internazionale.
  • Nel 1430, Uccello tornò a Firenze e si avvicinò allo stile rinascimentale, approfondendo studi prospettici che portarono a risultati innovativi nell'illuminazione e nell'uso del colore.
  • Nel 1436, Uccello ricevette la commissione di un affresco dedicato a Giovanni Acuto, un capitano di ventura inglese, per la cattedrale di Santa Maria del Fiore.
  • L'affresco simula un monumento equestre con un doppio punto di vista: uno scorcio dal basso per il basamento e una visione frontale per cavallo e cavaliere.
  • L'opera si distingue per il monocromo della terra verde e l'effetto volumetrico del chiaroscuro, ed è considerata fonte di ispirazione per Donatello.

Indice

  1. La vita di Paolo uccello
  2. L'affresco di Giovanni acuto
  3. Tecniche artistiche innovative

La vita di Paolo uccello

Paolo di Dono, detto Paolo uccello, nacque a Firenze il 1397 e vi morì nel 1475. L’artista si formò nella bottega di Ghilberti, ricavandone così l’impostazione tardo gotica che rafforzò gli esiti del gotico internazionale. Egli visse un breve periodo della sua vita a Venezia, ma nel 1430 ritornò a Firenze dove si avvicinò ad uno stile rinascimentale. In questo periodo egli approfondì gli studi prospettici, giungendo a risultati originali per quanto riguarda l’illuminazione e l’uso del colore.

L'affresco di Giovanni acuto

Nel 1436 Gli operai Del Duomo commissionarono a Paolo uccello l’affresco dedicato a Giovanni acuto. Quest’ultimo era un capitano di ventura inglese che era stato al servizio di Firenze e che era stato onorato della città stessa con una tomba nella cattedrale di Santa Maria del fiore. Che condottiero era presentato entro un dipinto che simula un monumento equestre che poggia su un alto piedistallo.

Tecniche artistiche innovative

In quest’opera l’artista ha adottato due punti di vista differenti. In Uno c’è uno scorcio dal basso per il basamento e una visione frontale per il cavallo e il suo cavaliere, il primo viene rappresentato molto in basso mentre il secondo è posto allo stesso livello dello sguardo dello spettatore. Il doppio punto di vista Aveva un obiettivo fondamentale ovvero di non schiacciare cavallo e cavaliere sul piedistallo. L’esito fu quello di far apparire il dipinto un vero e proprio monumento equestre, e si pensa infatti che quest’opera fu fonte di ispirazione per lo stesso Donatello. Nell’opera si contraddistinguono due elementi di rilevante importanza, ovvero il monocromo della terra verde e l’effetto volumetrico del chiaroscuro.

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