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Sintesi

Pantheon – Descrizione e storia


Il Pantheon è un edificio dedicato al culto delle divinità tradizionali dell’impero Romano, che venne fatto edificare a cavallo tra i principati degli imperatori Traiano e Adriano, quindi all'incirca tra il 110 e il 125 d.C., dall’architetto prediletto del primo, ossia Apollodoro di Damasco.
Vi si accede attraverso una stretta piazza porticata e, tenendo a mente che nell’antichità l’accesso era consentito solo a coloro che presentavano compiti di natura religiosa come i sacerdoti, una volta entrato l’odierno visitatore si sente infinitamente piccolo rispetto all’edificio stesso.

Infatti, a differenza di molti altri edifici i Romani lo fecero costruire privilegiando l'aspetto interno rispetto a quello esteriore; nei secoli scorsi, inoltre, avremmo potuto ritrovarvi coperture e altorilievi in bronzo, che però vennero fatti strappare dal papa Urbano VIII per poi essere impiegati nella costruzione del “Baldacchino di San Pietro” del Bernini in epoca barocca.

Al suo interno, nel pronao, troviamo in tutto 16 colonne corinzie non scanalate, di granito grigio oppure di granito rosa provenienti da Assuan, in Egitto.
Il pavimento è ricoperto da marmi preziosi provenienti da tutte le parti del Mediterraneo, ma l’aspetto più affascinante del Pantheon è rappresentato dalla sua cupola.
Nonostante l’ingente peso di svariate tonnellate da cui è caratterizzata, non precipita verso il suolo sia grazie ai pilastri in calcestruzzo su cui poggia (materiale estremamente resistente alla compressione), sia grazie alla sua struttura, in quanto si compone di materiali sempre più leggeri man mano che si procede verso l’alto: si inizia con il calcestruzzo, poi si passa al travertino e a pezzi di tufo, fino ad arrivare alla pomice sulla sommità.

Al centro della cupola stessa è bene tenere conto della presenza di un'apertura circolare che permette l'entrata della luce, ma al tempo stesso lascia entrare anche l'acqua piovana.
Inoltre presenta un diametro massimo che si aggira attorno ai 43,21 m, che rappresenta anche la massima altezza che raggiunge l'edificio stesso: ciò significa che al suo interno si può inscrivere idealmente una sfera - il solido perfetto per eccellenza - ma al tempo stesso rende l'acustica perfetta.
La cupola, sulla sommità, è anche divisa in 5 anelli concentrici di raggio man mano maggiore, ognuno dei quali presenta 28 cassettoni (o lacunari), ossia delle cavità disposte regolarmente a scacchiera; la scelta di questo numeri non è affatto casuale, in quanto i matematici del tempo consideravano il 28 come il numero perfetto.

Pertanto, considerando il numero dei cassettoni, la sfera idealmente inscritta e la sensazione di essere infinitamente piccoli rispetto all'intero edificio rappresentano una chiara allusione alle divinità.

Infine, nella cupola stessa sono scavate alcune nicchie dove erano poste le statue delle divinità; un fatto curioso riguardo il Pantheon è che non venne mai distrutto a seguito del regno di Teodosio (chiusura di tutti i templi pagani) poiché consacrato alla Vergine nel 610 d.C.
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